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Avvelenamento
15 maggio 2017
Per avvelenamento si intende il danno provocato da una sostanza nociva introdotta nel nostro organismo.
In base alla via di penetrazione possiamo distinguere:
• Ingestione: per introduzione di detersivi, caustici, farmaci, etc. nell'apparato gastrointestinale attraverso la bocca;
• Inalazione: per passaggio di gas tossici attraverso la respirazione;
• Contatto: per penetrazione di sostanze velenose attraverso la pelle o le mucose degli occhi.
COME FARE PREVENZIONE?
Prima di tutto è fondamentale che le sostanze nocive non siano accessibili al bambino. Detersivi, farmaci, prodotti per la casa, devono essere chiusi a chiave o riposti in alto, dove i bambini non possono arrivare. I farmaci non devono essere chiamati "caramelle". I prodotti tossici non devono mai essere travasati nelle bottiglie dell'acqua. Piante, potenzialmente tossiche se ingerite o toccate, non vanno tenute in casa o sui balconi.
COSA NON FARE:
In caso di INGESTIONE:
• Indurre il vomito;
• somministrare qualsiasi tipo di sostanza (es. latte) pensando di annullare la tossicità della sostanza ingerita.
In caso di INALAZIONE:
• Utilizzare l'elettricità (luci, campanello…) o accendere fiamme, per rischio di possibili esplosioni.
In caso di CONTATTO CON CUTE E OCCHI:
• Detergere con sostanze diverse dall'acqua.
COSA FARE?
Contattare il Centro Antiveleni (CAV - +39 06.6859.3726 CAV Ospedale pediatrico Bambino Gesù), del quale si deve avere il numero salvato sul cellulare, e saper comunicare: le condizioni generali del bambino (È sveglio o privo di coscienza? Respira bene o con difficoltà? Di che colore è la cute? Ha altri sintomi?), l'intervallo di tempo trascorso dall'avvelenamento e specifiche informazioni in relazione alla modalità di assunzione della sostanza tossica. Bisognerà, dunque, saper indicare:
In caso di INGESTIONE:
• il nome, la composizione, la concentrazione e la quantità della sostanza assunta;
• se si tratta di una pianta di cui non si conosce la natura, raccoglierne un campione e portarlo da un fioraio/vivaio per farlo visionare;
• se la bocca del bambino è arrossata o lesionata, o se sono presenti altri sintomi quali nausea o vomito.
In caso di INALAZIONE:
• se si avverte un particolare odore nell'aria.
In caso di CONTATTO:
• la sostanza con cui si è entrati a contatto;
• se ci sono sintomi irritativi quali gonfiore o arrossamento.
Il CAV, in base al tipo di avvelenamento e alle condizioni del bambino, potrà fornire questo tipo di indicazioni:
• se il prodotto non ha effetti collaterali e le condizioni generali sono buone: il bambino non deve fare alcun accertamento o terapia;
• se il prodotto è tossico ma le condizioni del bambino non sono compromesse: si deve condurre il paziente in Pronto Soccorso in tempi brevi, portando sempre con sé un campione della sostanza in questione;
• se il prodotto è altamente tossico e/o le condizioni generali del bambino sono gravi: chiamare il 118 per un rapido intervento.
Leggi online lo speciale di "A scuola di salute" dedicato ai principali incidenti che possono capitare ai bambini: