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Come scegliere giochi e storie per i bambini
Qualche regola per essere sicuri di selezionare sempre il gioco migliore
21 gennaio 2019
Proporre un gioco o una lettura ai nostri figli significa trasmettere loro un messaggio, un'idea, un modello. E allora, come scegliere il gioco giusto?
Innanzitutto, il gioco deve essere adatto all'età del bambino. Il bambino, durante il gioco, deve sentirsi capace e quindi adeguato, altrimenti si troverà a sperimentare inutili frustrazioni. È superfluo comprare una costruzione costosa e troppo complessa da montare per l'età del bambino, oppure un gioco fragile quando ama ancora manipolare con energia i suoi giochi.
LARGO ALLA FANTASIA...
La fantasia è il principale strumento di gioco per un bambino: più un gioco è semplice e neutro, più il bambino sarà stimolato ad utilizzare la sua creatività. Con un giocattolo semplice, il bambino potrà mettere in scena liberamente le sue idee, le sue emozioni, i suoi desideri. Un semplice pupazzo di pezza può diventare - e fare - qualsiasi cosa.
Invece, un bambolotto che fa la pipì può indurre il bambino a ripetere solo il gioco del cambio del pannolino.
...E AL DIVERTIMENTO!
Spesso i genitori sono indotti a proporre ai propri figli dei giochi in base al loro sesso. D'altra parte, i cataloghi dei giochi e le pubblicità sono sempre differenziati in base al sesso del bambino a cui il gioco è destinato. In altre parole, attraverso il gioco si tende a trasmettere degli stereotipi legati al sesso del bambino, cioè una definizione rigida di cosa è adatto a un maschio e cosa a una femmina. I giocattoli tradizionalmente considerati maschili sono spesso associati a temi come la lotta e l'aggressione (soldatini, pistole, supereroi, ecc.) mentre i giocattoli considerati femminili sono spesso collegati all'apparenza (accessori, trucco, gioielli, Barbie, ecc.).
Tramite questo tipo di proposte, si suggerisce ai bambini e alle bambine quali parti della loro personalità è bene mostrare e quali invece reprimere, e i bambini imparano a pensare che sia giusto fare o non fare un gioco a seconda del proprio sesso. Tutto questo limita enormemente la possibilità di gioco e di esplorazione. Ma non solo: alcune ricerche mostrano come la trasmissione di questi stereotipi attraverso i giochi possa limitare, per esempio, le scelte di studio e le scelte professionali.
Invece, permettere ai bambini di confrontarsi liberamente con diversi materiali di gioco, indipendentemente dal loro sesso, vuol dire permettere loro di esplorare i propri interessi e di scoprire le proprie passioni. Un bambino che ama giocare con le pentoline potrebbe voler diventare un grande cuoco, una bambina che ama montare e smontare macchinine potrebbe sviluppare degli interessi che la porteranno a studiare per diventare ingegnere meccanico.
Non limitare il campo di esplorazione di un bambino in base a stereotipi di genere vuol dire crescere le donne e gli uomini di domani liberi e rispettosi delle reciproche differenze.
Approfondimento tratto dall'uscita di "A scuola di salute" dedicata al tema del gioco: