Sono ormai 70 anni che i cortisonici, o corticosteroidi, fanno parte del bagaglio terapeutico. Fin dagli inizi, una delle applicazioni di maggior efficacia del cortisone furono le malattie allergiche. Il cortisone e i suoi derivati vennero usati per molti anni per curare l'asma, l'orticaria, l'anafilassi e la dermatite atopica.
Ben presto se ne scoprirono però anche gli effetti collaterali. I cortisonici sono antinfiammatori steroidei, farmaci derivati dai corticosteroidi prodotti dal surrene nel nostro organismo.
Come i corticosteroidi, inibiscono l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene e causano:
- Pressione alta;
- Rallentamento della velocità di crescita in statura (ma non modificano la statura finale da adulto);
- Alterazioni del metabolismo osseo e della glicemia;
- Turbe psichiche.
I cortisonici topici, che agiscono localmente, sono nati con l'obiettivo di ridurre drasticamente gli effetti collaterali.
I cortisonici topici sono farmaci che non devono essere presi per bocca né iniettati, ma possono essere:
- Spalmati sulla pelle infiammata dei bambini con dermatite atopica;
- Applicati attraverso appositi dispositivi al naso e ai bronchi dei bambini con rinite allergica o con asma allergica.
Di conseguenza, i cortisonici topici non debbono entrare nel sangue per raggiungere la pelle, il naso o i bronchi e possiamo così evitare il rischio di danni a organi, come il fegato, o le ossa. Negli anni, inoltre, ci si è sempre più allontanati dal Beclometasone, il primo cortisonico topico ad essere utilizzato, sviluppando cortisonici per uso topico sempre più sicuri ed efficaci.
Oggi, per molte malattie allergiche, i cortisonici topici fanno parte della terapia fin dai primi stadi e non sono più riservati ai casi più gravi. È possibile quindi che il medico prescriva spray nasali cortisonici al bambino che soffre di rinite allergica, una cura con aerosol o con spray e distanziatori quando ha l'asma, una pomata cortisonica in caso di dermatite.
Anche se, nel lungo periodo, l'uso di questi farmaci è ragionevolmente sicuro, il rischio degli effetti collaterali dei cortisonici è però sempre dietro l'angolo. Va quindi prestata grande attenzione ad evitare un uso spropositato dei cortisonici nelle malattie più gravi, ma anche nelle malattie meno gravi.
Ancora oggi, ad esempio, assistiamo ad alcune abitudini che non hanno alcun fondamento scientifico. Tipico il caso dei bambini che hanno già sofferto di gravi reazioni allergiche all'ingestione di un alimento e che portano con sé il cortisone. Sappiamo bene che soltanto l'adrenalina, che agisce immediatamente, può evitare la temibile reazione allergica che, nel caso di uno shock anafilattico, può essere molto grave.
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