>

Cutis Laxa

Caratterizzata da zone di cute cadente, comprende forme lievi e forme molto gravi. Ha spesso origine genetica. Non possediamo ad oggi una terapia specifica e risolutiva 

Per Cutis Laxa si intende un gruppo di malattie che sono caratterizzate da cute ridondante, rugosa, cadente e anelastica che conferisce alla pelle un aspetto vecchieggiante. Possono essere colpiti, in maniera differente, il viso, le mani, i piedi, le articolazioni, il torace e il dorso. Queste caratteristiche sono quasi sempre causate dalla perdita, frammentazione o grave disorganizzazione delle fibre elastiche del derma, lo strato della pelle che sta subito sotto l'epidermide.

La Cutis Laxa è un sintomo che può essere riscontrato in numerose malattie genetiche. Il rischio che questa condizione si ripeta in gravidanze successive dei genitori è dunque variabile e dipende dalla causa della malattia.

Si tratta nella maggior parte dei casi di condizioni genetiche causate da alterazioni (mutazioni) di singoli geni che vengono trasmesse secondo diversa modalità a seconda del gene coinvolto. La Cutis Laxa genetica può essere ereditata come carattere autosomico recessivo, dominante o X-recessivo.
Secondo la modalità di trasmissione autosomica recessiva (Figura 1) il bambino affetto ha mutazioni sia del gene ereditato dalla madre che del gene ereditato dal padre. La mutazione viene quindi trasmessa da genitori portatori di un singolo gene mutato, quindi sani. Questi genitori, ogni volta che concepiscono hanno un rischio:

  • Del 25% di avere un figlio malato, indipendentemente dal sesso del nascituro;
  • Del 50% di avere un figlio portatore sano (senza sintomi, come la madre e il padre);
  • Del 25% di avere un figlio sano (con entrambe le copie del gene senza mutazioni).

La forma di Cutis Laxa autosomica recessiva è la forma più grave. Esistono forme lievi e forme più importanti che possono essere causate dalle mutazioni di diversi geni.
Ad oggi, sono stati identificati almeno 8 geni che, se mutati  possono causare una forma di Cutis Laxa autosomica recessiva: ALDH18A1, ATP6V0A2, ATP6V1A, ATP6V1E1, FBLN4, FBLN5, LTBP4 e PYCR1. Nelle forme autosomico recessive, possono essere presenti ritardo dello sviluppo, disabilità intellettiva, epilessia e disturbi del movimento che possono peggiorare con il tempo.

Cutis Laxa


Figura 1 - Trasmissione autosomica recessiva.

Nei bambini con Cutis Laxa a trasmissione autosomica dominante (Figura 2) è presente una copia normale del gene mentre l'altra copia è mutata.

Il termine "dominante" significa che l'alterazione di una sola delle due coppie di geni è sufficiente per provocare la malattia. Il gene alterato "domina" su quello normale. Di conseguenza, un genitore che porta una copia mutata di uno dei geni è lui stesso malato e ad ogni gravidanza ha un rischio del 50% (una possibilità su due) di avere un figlio malato, indipendentemente dal sesso del nascituro. Se i genitori non sono malati e il bambino è l'unico caso in famiglia, la malattia è sporadica e si è verificata per una mutazione al momento del concepimento: non ci sono rischi che venga concepito un altro bambino con la stessa malattia.

La Cutis Laxa autosomica dominante di solito si manifesta in maniera più lieve ma in alcuni casi sono state descritte manifestazioni a carico di vari organi e apparati come ernie, anomalie delle valvole cardiache, sintomi cardiovascolari, diverticoli gastrointestinali ed enfisema polmonare. I geni ad oggi noti implicati nelle forme autosomico dominanti sono ELN e FBLN5.

Cutis Laxa


Figura 2 - Trasmissione autosomica dominante.

Nei casi di Cutis Laxa a trasmissione X-recessiva (Figura 3) la malattia si manifesta nei maschi mentre le femmine sono portatrici sane (o con sintomi lievi).

In queste forme, ad ogni gravidanza di una donna portatrice sana, è presente un rischio del 50% di trasmettere l'anomalia genetica sia ai figli maschi che alle figlie femmine. I maschi che ereditano la mutazione saranno sicuramente affetti, mentre i maschi che non la ereditano non avranno la malattia e non saranno a rischio di trasmetterla alla prole.

Questa forma di Cutis Laxa è denominata "sindrome del Corno Occipitale" ed è una forma lieve di sindrome di Menkes, una condizione che altera i livelli di rame nel corpo. Oltre a presentare una cute anelastica, la sindrome del corno occipitale si manifesta con depositi di calcio nell'osso occipitale (che si trova alla base del cranio), capelli crespi e grossolani e lassità delle articolazioni. La sindrome del corno occipitale è dovuta a mutazioni del gene ATP7A (situato sul cromosoma X), che codifica per una proteina di trasporto del rame.

Cutis Laxa


Figura 3 -  Trasmissione x-linked recessiva.

Esistono poi delle forme acquisite di Cutis Laxa che non sono quindi trasmesse geneticamente e che sono generalmente precedute malattie febbrili, da orticaria, angioedema, malattie infiammatorie cutanee locali o generalizzate o reazioni di ipersensibilità ai farmaci.

La Cutis Laxa può presentarsi come sintomo isolato o associarsi ad una serie di manifestazioni di diversi organi e apparati a seconda del meccanismo di trasmissione (autosomico dominante, autosomico recessivo o recessivo legato al cromosoma X) e del gene coinvolto.
Altri sintomi comprendono:

  • Ritardo dello sviluppo psicomotorio;
  • Ritardo del linguaggio;
  • Disabilità intellettiva di entità variabile, più frequente nelle forme a trasmissione autosomica recessiva;
  • Epilessia;
  • Regressione neurologica.

Altri sintomi che possono presentarsi in una percentuale variabile di casi sono:

  • Malformazioni cerebrali visibili alla risonanza magnetica;
  • Anomalie oculari (opacità corneali, cataratta, miopia);
  • Ritardo di accrescimento pre e/o postnatale;
  • Problematiche ossee (dislocazione congenita dell'anca, osteoporosi, scoliosi);
  • Disturbi polmonari (enfisema);
  • Disturbi cardiaci (stenosi o tortuosità delle arterie, difetti del setto);
  • Ernia iatale e/o inguinale;
  • Diverticoli gastrointestinali e della vescica.

Durante la visita, il medico specialista, in particolare il genetista/dermatologo, effettuerà/verificherà:

  • Un'accurata raccolta della storia clinica del bambino per escludere le cause ambientali di Cutis Laxa quali malattie febbrili, orticaria, angioedema, malattia infiammatoria cutanea locale o generalizzata o reazioni di ipersensibilità ai farmaci;
  • La raccolta della storia familiare per scoprire se il bambino è un caso sporadico e quindi l'unico in famiglia o se ci sono altri membri affetti della famiglia, anche con salti generazionali;
  • La valutazione della lunghezza, del peso e della circonferenza cranica (parametri auxologici) alla nascita e al momento della visita;
  • L'eventuale storia di consanguineità (che può aumentare i rischi delle forme a trasmissione autosomica recessiva);
  • L'andamento progressivo o statico della condizione;
  • Le tappe dello sviluppo psicomotorio;
  • L'eventuale presenza di epilessia;
  • La valutazione di eventuali anomalie malformative;
  • Lo studio dello scheletro;
  • L'ecografia renale;
  • Le indagini oculari, cardiache e polmonari;
  • I test di funzionalità epatica e le analisi biochimiche.  

Non è disponibile una terapia specifica per la Cutis Laxa e la terapia è puramente sintomatica. La chirurgia plastica non è di solito indicata per i sintomi cutanei delle forme genetiche. È sicuramente molto importante un'assistenza multidisciplinare del paziente in base alle sue necessità cliniche.

Nel caso di ritardo psicomotorio e disabilità intellettiva, si può intervenire con terapie riabilitative basate sulla psicomotricità, sulla logopedia e sulla terapia occupazionale. Queste terapie si sono dimostrate efficaci per l'acquisizione di alcune abilità utili nella vita quotidiana e per migliorare l'autonomia della persona.

Nel caso ci fossero fenomeni di tipo convulsivo è indicata la valutazione da parte del neurologo per l'impostazione di una terapia antiepilettica.
Se insieme alla Cutis Laxa fossero presenti altri sintomi o malformazioni organiche, il paziente andrà valutato dallo specialista di riferimento per la cura del rispettivo sintomo.

La prognosi della Cutis Laxa è variabile a seconda della causa e delle caratteristiche cliniche che sono molto variabili, da forme molto lievi fino a forme gravi purtroppo anche fatali in età infantile come nel caso di alcune forme autosomico recessive.
In genere, però, la prognosi migliora nel tempo. Se il trattamento è adeguato, la prognosi delle forme lievi della malattia è favorevole e le aspettative di vita sono sovrapponibili a quelle della popolazione generale.

Cutis Laxa: Codice RN0500

Cutis Laxa

Iscriviti alla newsletter per ricevere i consigli degli specialisti del Bambino Gesù.


  • A cura di: Maria Lisa Dentici
    Unità Operativa di Malattie rare e Genetica Medica
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 05 maggio 2022


 
 

COME POSSIAMO AIUTARTI?

 

CENTRALINO

  (+39) 06 6859 1

PRENOTAZIONI (CUP)

 (+39) 06 6818 1
Lunedì - Venerdì, 8.00 - 16.00
Sabato, 8.00 - 12.45

PRENOTAZIONI ONLINE


URP

Informazioni, segnalazioni e reclami  (+39) 06 6859 4888
Lunedì - Venerdì, 8.00 - 16.00
  urp@opbg.net


UFFICIO STAMPA

 (+39) 06 6859 2612   ufficiostampa@opbg.net

REDAZIONE ONLINE

  redazione@opbg.net

DONAZIONI

  (+39) 06 6859 2946   info.fond@opbg.net

LAVORA CON NOI

  lavoraconnoi@opbg.net

VIGILANZA

  (+39) 06 6859 2460
Tutti i giorni, 24 ore su 24

  vigilanza@opbg.net