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Deficit di Lipoproteina Lipasi

Malattia rara. Interessa un enzima chiave nel metabolismo dei grassi alimentari, la lipoproteina lipasi 

Il Deficit di lipoproteina lipasi (nota anche come Chilomicronemia Familiare) è una malattia rara (1:1.000.000). Il meccanismo con cui si sviluppa questa malattia rara coinvolge la lipoproteina lipasi, un enzima chiave nel metabolismo dei grassi alimentari.

I grassi non sono solubili, perciò una volta assorbiti dall’intestino vengono legati alle lipoproteine e circolano così nel sangue.

Le grandi molecole (macromolecole) che si formano dalla combinazione di una proteina con sostanze grasse come i trigliceridi assorbiti dagli alimenti, prendono il nome di chilomicroni. I chilomicroni compaiono nel sangue subito dopo un pasto e normalmente vengono rimossi dalla lipoproteina lipasi in poche ore.

Quando però, come accade in questa malattia, la lipoproteina lipasi è poco o per nulla efficiente, i trigliceridi si accumulano nel sangue in quantità elevatissime, tanto che il siero del sangue (ciò che rimane del sangue dopo averlo lasciato coagulare e aver eliminato globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) può assumere un aspetto tipicamente lattescente. 

Sono stati identificati una serie di geni che sono responsabili del deficit di lipoproteina lipasi: inizialmente è stato identificato il gene LPL (che contiene le informazioni necessarie per produrre l’enzima lipoproteina lipasi) e in seguito alcuni altri geni coinvolti nel complesso meccanismo di digestione dei grassi (APOC2, APOA5, LMF1, GPIHBP1, GPD1).

In tutti i casi, si tratta di una malattia trasmessa con modalità autosomica recessiva: queste malattie si verificano soltanto nei bambini che hanno ereditato due copie alterate (mutate) di un gene. Sono mutate sia la copia ereditata dalla mamma sia la copia ereditata dal papà.

Il termine "recessivo" significa che l'alterazione di una sola delle due copie di geni non è sufficiente per provocare la malattia. Per causare la malattia, entrambe le copie dei geni debbono essere mutate.

I genitori sono portatori di una copia sola del gene alterato (laltra copia è normale) quindi non sono malati: sono portatori sani anche se qualche volta possono avere valori di trigliceridi un po’ più elevati della norma. 

Due portatori sani che vogliono avere figli hanno, a ogni concepimento, una probabilità su quattro di avere un figlio malato. La probabilità è indipendente dal sesso del nascituro.

Il quadro clinico del deficit di lipoproteina lipasi può variare molto, in base principalmente alla funzionalità residua della lipoproteina lipasi e al conseguente valore di trigliceridi nel sangue.

In generale, le forme meno gravi possono essere scoperte occasionalmente, durante analisi del sangue effettuate per altri motivi. Le forme più gravi possono manifestarsi con:

  • Dolore addominale molto grave fino a vere coliche addominali;
  • Pancreatite, una grave infiammazione del pancreas;

Questi sintomi sono conseguenza della difficoltà di circolo del sangue che diventa estremamente vischioso e può causare carente afflusso di sangue a un’area dell'organismo, con conseguente sofferenza dei tessuti (ischemia) oppure emorragie negli organi con la circolazione più ramificata, per esempio il pancreas.

Con lo stesso meccanismo, i grassi possono anche depositarsi nella pelle (xantomatosi eruttiva) o nella retina (lipemia retinalis). Con il passare del tempo il cuore, costretto a pompare in circolo il sangue così vischioso, può risentire di questo eccesso di lavoro ma non è ancora ben chiaro quanto questo affaticamento contribuisca ad aumentare il rischio di malattia cardiovascolare. 

Il deficit di lipoproteina lipasi viene spesso diagnosticato in età pediatrica. La diagnosi si basa sul dosaggio dei trigliceridi su un campione di sangue prelevato a digiuno. Se il valore supera il migliaio, i grassi si depositano spesso in maniera visibile sul fondo della provetta (figura 1). 

Deficit di Lipoproteina Lipasi
La presenza di ulteriori sintomi (pancreatite, xantomatosi cutanea, lipemia retinalis, etc.) e la ricerca delle mutazioni specifiche confermano la diagnosi di deficit di lipoproteina lipasi. 

La prima terapia da attuare, appena si riscontra una ipertrigliceridemia, è ridurre drasticamente la quota di grassi introdotta con la dieta fino a quantità definite in base all’età e al sesso.

Esistono latti di formula con quantitativi controllati di grassi che possono essere utilizzati nei neonati e nei lattanti, e farmaci che abbassano i livelli di trigliceridi nel sangue (fibrati, omega 3, acidi grassi a media catena) da considerare nei bambini più grandi.

Le forme più gravi di deficit di lipoproteina lipasi sono a rischio di complicanze anche fatali e pertanto vanno trattate con urgenza. Può essere indicato il lavaggio immediato del sangue (aferesi).

Sono in studio nuovi farmaci mirati a interferire direttamente con i meccanismi molecolari che causano la ipertrigliceridemia. 

Le complicanze metaboliche del deficit di lipoproteina lipasi possono essere prevenute riducendo i valori di trigliceridemia nel sangue e mantenendo livelli adeguati nel tempo.

La prognosi del deficit di lipoproteina lipasi dipende direttamente dalla capacità di mantenere nel tempo livelli adeguati di trigliceridi.

Il rischio di pancreatite è concreto per valori di trigliceridemia che superano il migliaio, pertanto va sempre ricercata in questi bambini, in caso di dolore addominale significativo.

In età adolescenziale può essere difficile per il paziente seguire la dieta, per questo va controllata con attenzione. 

Deficit di Lipoproteina Lipasi: Codice RCG070

 

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  • A cura di: Paola Sabrina Buonuomo
    Unità Operativa di Malattie Rare e Genetica Medica
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 27  Marzo 2023 


 
 

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