>

Puntura accidentale con ago di siringa abbandonata

Evenienza che preoccupa molto ma che raramente è davvero pericolosa. Vanno comunque adottate tutte le procedure efficaci per ridurre il rischio di infezione 

La puntura accidentale di un bambino con ago di siringa abbandonata rappresenta una causa di forte preoccupazione per i genitori, perché percepita come rischio di infezione da virus che si trasmettono con il sangue, in particolare: AIDS, epatite B ed epatite C.

Questa ansia, pur comprensibile, fortunatamente non è suffragata da un rischio davvero elevato di contrarre queste infezioni.
Contrarre infezioni in seguito a una puntura d'ago è molto improbabile, principalmente perché la puntura non si verifica quasi mai immediatamente dopo l'utilizzo dell'ago: solo molto di rado è presente sangue fresco.

In realtà la maggior parte dei virus sopravvive solo per poco tempo a temperatura ambiente e le ferite da puntura d'ago sono spesso solo superficiali.

Il virus dell'HIV rappresenta la maggiore preoccupazione per i genitori. In realtà si tratta di un virus molto fragile che va rapidamente incontro a essicazione nell'ambiente, raggiungendo livelli non dosabili già dopo un'ora.
Ad oggi non sono stati dimostrati casi d'infezione da HIV causati da questa modalità di trasmissione e, pertanto, la profilassi post esposizione è indicata solo nei rari casi ad alto rischio (vedi oltre).

Il virus dell'epatite B è il più stabile tra i virus che si trasmettono con il sangue in quanto può essere trasmesso anche da una piccola quantità di sangue e può resistere a temperatura ambiente fino a 7 giorni.
Il rischio di trasmissione si è molto ridotto in seguito all'introduzione dello specifico vaccino, la cui prima dose deve essere somministrata già nel terzo mese di vita (con il vaccino esavalente), mentre l'intero ciclo vaccinale viene completato entro il primo anno di vita.
In ogni caso la profilassi post-esposizione – dopo la puntura d'ago – nei pazienti non immunizzati è efficace se iniziata prontamente.

Il virus dell'epatite C è un virus fragile, sopravvive nell'ambiente 16-23 ore quindi il rischio di trasmissione mediante questa modalità è molto basso.

Il batterio del tetano produce spore che possono penetrare nell'organismo umano attraverso le ferite. Purtroppo queste spore sopravvivono nell'ambiente anche per anni e contaminano spesso polvere e terra.
Qualora si verifichi una ferita da ago, il rischio di contrarre questa grave malattia deve sempre essere preso in considerazione anche se le ferite appaiono pulite e superficiali.

In caso di puntura con ago è necessario eseguire un'accurata detersione con acqua e sapone e successiva disinfezione della ferita con un prodotto antisettico.
Il bambino dovrà poi essere condotto a un pronto soccorso per una valutazione pediatrica.

Non dimenticate di portare con voi il libretto vaccinale del bambino ((la cosa più pratica è avere sempre con sé una foto nel cellulare con tutte le vaccinazioni eseguite).

Il medico di pronto soccorso raccoglierà tutte le informazioni relative all'accaduto e valuterà lo stato d'immunizzazione del bambino per il tetano e per l'epatite B dopo avere preso visione del libretto vaccinale.

In Pronto Soccorso verrà eseguito un prelievo di sangue per valutare se il bambino è già immunizzato contro il virus epatite B (grazie alla vaccinazione) e se si è già infettato con il virus epatite C o con l'HIV.
Nel caso sia nota la persona che ha utilizzato l'ago, andrà studiato lo stato di immunizzazione di quest'ultima.

Test su aghi e siringhe non sono indicati in quanto è probabile che risultino negativi, ma un risultato negativo non esclude con certezza la possibilità di trasmissione di un'infezione.

Ecco le misure raccomandate per prevenire le infezioni:

HIV
In caso di puntura con ago abbandonato, la profilassi post esposizione per HIV non è di norma raccomandata. Infatti, come precedentemente detto, si tratta di un virus molto fragile che, nell'ambiente esterno muore rapidamente. Deve essere comunque attentamente valutato ed esaminato ogni singolo caso.
I bambini a basso rischio sono quelli che si pungono con un ago senza tracce visibili di sangue e quando la ferita è superficiale. Questi pazienti non necessitano di alcun trattamento.
I bambini ad alto rischio sono invece quelli che si pungono con un ago il cui utilizzatore è conosciuto e probabilmente affetto da HIV oppure nei casi in cui la lesione sia profonda o se vi è la possibilità che del sangue sia stato iniettato, in quanto visibilmente presente sull'ago o sulla siringa.
In questo caso è raccomandata la profilassi con farmaci antiretrovirali che devono essere somministrati entro 1-4 ore, e comunque non oltre le 72 ore. La durata del trattamento è di 28 giorni.

Epatite B
I bambini che hanno completato il ciclo vaccinale non necessitano di alcun trattamento.
In caso in cui il bambino non sia stato vaccinato o non abbia completato il ciclo vaccinale, deve essere effettuata la profilassi, che risulta molto efficace con:

  • La somministrazione di immunoglobuline specifiche per epatite B;
  • La simultanea somministrazione della prima dose di vaccino o di quella mancante.

La profilassi deve essere effettuata il prima possibile e comunque entro 48 ore dall'esposizione.

Epatite C
Non esiste, al momento, una profilassi post-esposizione efficace per l'epatite C, ma il bambino dovrà essere attentamente seguito per poter intervenire precocemente con un trattamento efficace nel caso si presentino i primi sintomi dell'infezione.

Tetano
Per la profilassi del tetano sarà necessario valutare lo stato vaccinale del bambino.
In caso non risulti vaccinato o abbia eseguito meno di tre dosi di vaccino o che siano trascorsi più di 10 anni dall'ultima somministrazione, dovrà essere effettuata la profilassi con vaccino entro 72 ore dall'evento.
Solo in casi selezionati, come in presenza di ferite sporche o profonde, il medico di Pronto Soccorso valuterà l'opportunità di somministrare anche le immunoglobuline specifiche antitetaniche.

È importante che nei mesi successivi il bambino venga seguito presso un centro di Infettivologia Pediatrica, anche in considerazione dell'assenza di informazioni sullo stato infettivologico della persona che ha abbandonato l'ago.

Nei controlli, oltre alla visita, verranno ripetuti esami del sangue per valutare eventuali alterazioni della funzionalità epatica e, se dopo un periodo di latenza che può durare anche mesi, il bambino si sia positivizzato per una delle infezioni citate.

È importante che i genitori siano informati sui potenziali pericoli legati alla manipolazione di aghi e siringhe. Nella prevenzione bisognerà cercare di non far giocare i bambini nelle siepi o sui prati non curati, dove possono nascondersi siringhe abbandonate.
Anche i bambini devono essere educati ad evitare il contatto con queste possibili fonti di infezioni.

 

Iscriviti alla newsletter per ricevere i consigli degli specialisti del Bambino Gesù.


  • A cura di: Antonino Reale
    Unità Operativa di Pediatria dell'Emergenza
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 26  Settembre 2022 


 
 

COME POSSIAMO AIUTARTI?

 

CENTRALINO

  (+39) 06 6859 1

PRENOTAZIONI (CUP)

 (+39) 06 6818 1
Lunedì - Venerdì, 8.00 - 16.00
Sabato, 8.00 - 12.45

PRENOTAZIONI ONLINE


URP

Informazioni, segnalazioni e reclami  (+39) 06 6859 4888
Lunedì - Venerdì, 8.00 - 16.00
  urp@opbg.net


UFFICIO STAMPA

 (+39) 06 6859 2612   ufficiostampa@opbg.net

REDAZIONE ONLINE

  redazione@opbg.net

DONAZIONI

  (+39) 06 6859 2946   info.fond@opbg.net

LAVORA CON NOI

  lavoraconnoi@opbg.net

VIGILANZA

  (+39) 06 6859 2460
Tutti i giorni, 24 ore su 24

  vigilanza@opbg.net