La stenosi sottoglottica consiste in un restringimento delle vie respiratorie, precisamente nel tratto subito al di sotto delle corde vocali.
Le stenosi sottoglottiche congenite sono causate da uno sviluppo anomalo durante le fasi embrionali.
Le stenosi sottoglottiche acquisite sono dovute a traumi della laringe e della trachea, intubazione orotracheale (inserimento di un tubo attraverso le corde vocali per permettere la respirazione) o inalazione di sostanze caustiche.
Il sintomo principale della stenosi sottoglottica è lo stridore che, a seconda dell'entità e dell'estensione del restringimento, si associa spesso a difficoltà nella respirazione (dispnea), tosse abbaiante, episodi di cianosi, apnee, disfonia, disfagia e ritardo nella crescita.
L'esame di prima scelta è l'endoscopia delle vie aeree, che si compone di due fasi:
- Una prima fase, che avviene mentre il bambino è sveglio, ha lo scopo di valutare il movimento della laringe;
- Una seconda fase, che avviene in anestesia generale, dà una completa panoramica della forma della laringe, della trachea e dei bronchi principali, con la possibilità di diagnosticare la stenosi sottoglottica, conoscerne la tipologia, la posizione e l'estensione.
La valutazione della funzionalità respiratoria con la spirometria (un esame che serve a misurare l'aria che entra ed esce dai polmoni e che serve a scoprire malattie dell'apparato respiratorio) e lo studio del sonno permettono di comprendere l'impatto della malattia sulla respirazione del bambino.
La cura delle stenosi sottoglottiche prevede l'ampliamento dell'area al di sotto delle corde vocali al fine di incrementare il flusso dell'aria, riducendo l'ostruzione. La cura dipende dalla gravità e dal grado di restringimento.
I pazienti con stenosi lieve possono essere tenuti sotto stretta osservazione ripetendo i controlli endoscopici nel tempo. L'intervento chirurgico si avvale di procedure endoscopiche con dilatazione mediante palloni di diametro progressivo. In casi selezionati, può essere effettuato un intervento di chirurgia ricostruttiva a cielo aperto. A volte, è necessaria la tracheotomia temporanea per consentire al bambino di respirare fino al completamento della terapia.
La prognosi risulta favorevole nel 90% dei casi, poiché la cura permette di ottenere una respirazione e una voce soddisfacenti. Sono spesso necessari più interventi nel tempo a causa dell'alta tendenza del problema a ripresentarsi.
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