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Malattie croniche, cosa cambia con i nuovi Lea

Rivisto l'elenco delle patologie esenti e i criteri per l'accesso alle cure l'intervista ad Andrea Bartuli

L'aggiornamento dei Lea, i livelli essenziali di assistenza, ha apportato importanti cambiamenti nell'ambito delle malattie croniche. In generale, il decreto ha stabilito nuovi criteri che hanno l'obiettivo di migliorare l'accesso dei pazienti a cure qualificate. Abbiamo approfondito la questione con il dottor Andrea Bartuli, responsabile dell'Unità Operativa Complessa di Malattie Rare e Genetica Medica del Bambino Gesù.

Dottor Bartuli, quali sono i cambiamenti più rilevanti, introdotti dai nuovi Livelli essenziali di assistenza?

I Lea aggiornati prevedono l'introduzione di sei nuove patologie esenti: Broncopneumopatia Cronico Ostruttiva medio/grave, Rene policistico autosomico dominante, Osteomielite cronica, Malattie renali croniche, Sindrome da talidomide, Endometriosi medio/grave. Altre novità importanti sono la revisione delle prestazioni esenti per le patologie individuate, alla luce delle evidenze scientifiche e delle Linee guida e a seguito dell'aggiornamento del nomenclatore della specialistica ambulatoriale; e l'introduzione, ove possibile, della cadenza temporale di esecuzione delle prestazioni (es. max. 1 volta anno).

Nei Lea aggiornati ci sono anche novità per quanto riguarda le prestazioni fruibili in esenzione, cosa cambia nello specifico?

Si, l'elenco delle malattie croniche esenti dalla partecipazione al costo delle prestazioni è stato ridefinito e aggiornato. Per la maggior parte delle malattie vengono individuate una serie di specifiche prestazioni fruibili in esenzione (pacchetto prestazionale), incluse nel nomenclatore della specialistica ambulatoriale, che rispondono ai criteri di appropriatezza ai fini del monitoraggio dell'evoluzione della malattia e delle sue complicanze e di efficacia per la prevenzione degli ulteriori aggravamenti. Il medico sceglierà tra queste quali prescrivere nel rispetto dei criteri di appropriatezza e di efficacia, in relazione alle condizioni cliniche e alle esigenze assistenziali del singolo paziente. Per alcune particolari malattie e condizioni le prestazioni non sono identificate puntualmente perché le necessità assistenziali dei soggetti affetti sono estese e variabili. In questi casi, a garanzia di una migliore tutela del paziente e di una maggiore flessibilità assistenziale, il prescrittore le individuerà di volta in volta, sempre secondo criteri di appropriatezza ed efficacia, in relazione alle necessità cliniche. Non sono erogabili in esenzione le prestazioni di specialistica ambulatoriale necessarie per la diagnosi, né l'assistenza farmaceutica e protesica, anche se la maggior parte delle Regioni, nella determinazione dei ticket regionali sui farmaci, ha già previsto una partecipazione ridotta per i soggetti esenti per patologia.

Anche per quanto riguarda i trapianti ci sono state modifiche per l'esenzione del ticket, quali? 

La condizione "Soggetti sottoposti a trapianto (rene, cuore, polmone, fegato, pancreas, midollo, intestino - codice esenzione 052) comprende anche i trapiantati di intestino, prima esclusi. Tra le nuove condizioni esenti viene inserita quella di "Soggetti donatori di organo" (codice esenzione 058), che consentirà a questi ultimi di usufruire in regime di esenzione di tutte le prestazioni sanitarie appropriate per valutare la funzionalità dell'organo residuo. Infine, il nuovo elenco prevede che l'esenzione per "ipertensione arteriosa" venga suddivisa in due codici: 0A31 – Ipertensione arteriosa (senza danno d'organo) 0031 Ipertensione arteriosa con danno d'organo.

C'è qualche aspetto rilevante non affrontato nei nuovi Lea relativo a queste patologie croniche?

Resta senz'altro da delineare il ruolo e i bisogni di coloro che, definiti care giver, si fanno carico quotidianamente del malato.




 
 

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