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Nuovo Coronavirus: come affrontare la giornata in casa con i bambini

Il ritmo di queste nuove giornate e la strana atmosfera che si è creata possono confondere i bambini e causare loro ansia e stress. Ecco alcuni utili consigli 

L'epidemia da nuovo Coronavirus sta cambiando radicalmente la nostra quotidianità, e quella dei nostri figli. Si passa l'intera giornata a casa, tutti i giorni.
Non si possono vedere altre famiglie, i bambini non possono condividere i momenti di svago con altri bambini. A meno che non si abbia un giardino non si può avere lo sfogo dell'attività all'aperto, se non per piccole passeggiate.


Inoltre, i bambini ascoltano le nostre conversazioni e percepiscono la nostra comunicazione non-verbale, ci sentono preoccupati, a volte tesi e sotto pressione.
Il ritmo di queste nuove giornate, insieme alla strana atmosfera che respirano, possono confondere i bambini, ed essere causa per loro di ansia e stress. Può capitare di vederli arrabbiati, o anche di notare delle crisi di irrequietezza e nervosismo apparentemente inspiegabili.
Ecco alcuni consigli per aiutare a gestire le giornate con i bambini:

  • Questo periodo fuori dall'ordinario non deve prendere la forma di un eterno fine settimana. È importante mantenere la differenza tra i giorni lavorativi, in cui i ritmi sono più organizzati e le attività più strutturate, e il fine settimana, durante il quale invece le giornate sono meno organizzate e si può godere di più libertà.
     
  • Durante le giornate lavorative, è importante mantenere gli orari e le abitudini importanti della quotidianità. La mattina ci si sveglia presto e si fa colazione, poi ci si lava e ci si veste, come in ogni giornata normale.
     
  • È utile scandire le giornate con un programma che ripeta un ritmo costante per tutti i giorni (sveglia, colazione, lavarsi e vestirsi, compiti, gioco organizzato, gioco libero, apparecchiare, pranzo) proprio come la giornata normale dei bambini è scandita sia a scuola che a casa. È utile coinvolgere i bambini nella preparazione del programma, indicare gli orari dei diversi momenti e appendere il programma nella stanza della casa più utilizzata. Ovviamente è bene poi, durante la giornata, rispettare quanto deciso, pur mantenendo quella giusta dose di elasticità che con i bambini può essere molto vantaggiosa.
     
  • Tra le attività da distribuire nel corso della giornata, possiamo alternare:
  • Attività intellettualmente più impegnative, come i compiti, l'e-learning, i giochi di coding (facilmente rintracciabili online, servono ad insegnare ai bambini a programmare);
  • Attività artistiche, come ad esempio disegnare, dipingere, lavorare la creta;
  • Giochi in cucina: in questi giorni possiamo coinvolgere i bambini tutti i giorni nella scelta di cosa mangiare, insegnar loro come costruire dei pasti nutrizionalmente corretti, farsi aiutare in varie attività (ad esempio a pulire alcune verdure o a togliere il guscio alle uova sode), e anche cucinare insieme. Cucinare insieme una frittata, un dolce, del pane o della pasta fatta in casa, coinvolgendo i bambini direttamente nelle preparazioni, saranno attività divertenti e istruttive;
  • Attività di svago, ad esempio esercizi fisici, corsette in giro per la casa, gioco simbolico ("fare finta di"), una videochiamata con i nonni o con gli amici (comunicare con l'esterno è molto d'aiuto in queste giornate di isolamento sociale, purché anche in questo caso prima di iniziare si concordi un tempo orientativo da dedicare alla videochiamata), guardare la TV.

A proposito della TV: è facile in questi giorni lasciarsi andare all'abitudine di lasciare i bambini davanti alla televisione per molto tempo.
Sappiamo tutti quanto è efficace l'effetto ipnosi dei cartoni animati per intrattenere i bambini, e quanto è utile quell'intrattenimento in queste giornate, soprattutto quando i genitori lavorano da casa. Ma attenzione, troppa TV, è ormai noto, può essere nociva, da vari punti di vista.


Il consiglio è di non superare le due ore al giorno, magari da suddividere tra mattina e pomeriggio.
E ricordate che un bel film (animato o meno), soprattutto se condiviso con i genitori, può essere un'esperienza molto più interessante e anche a suo modo formativa rispetto ai cartoni seriali, che tipicamente sono brevi e concitati, e lasciano sempre i bambini un po' insoddisfatti, e sempre desiderosi di vederne almeno un altro.

Data la vita tendenzialmente sedentaria a cui siamo destinati nelle prossime settimane, è importante avere un'alimentazione più che mai equilibrata, ricca di frutta e verdura, evitando i fuori pasto, le bibite gasate e le merendine confezionate.
È importante anche mantenere un buono stato di idratazione bevendo tanta acqua.

Una delle difficoltà con le quali molti genitori si stanno confrontando in questo periodo è conciliare queste giornate casalinghe con lo smart-working.
Il consiglio da questo punto di vista è: se entrambi i genitori lavorano da casa, ove possibile sarebbe bene che si alternino al computer, in modo che almeno uno dei due sia disponibile per seguire i bambini e dare loro l'attenzione di cui hanno bisogno.
Se invece c'è un solo genitore in casa, è consigliabile programmare fin dall'inizio gli orari in cui i genitori hanno bisogno di lavorare indisturbati, e dichiararlo con precisione ai bambini, in modo tale che per loro il concetto sia chiaro e i tempi ben definiti.

Un'abitudine che purtroppo tutti noi stiamo prendendo soprattutto in questi periodo è documentarci in continuazione sulla pandemia, guardando la TV e controllando frequentemente sul cellulare notizie e aggiornamenti dai social network.
Questo può aumentare lo stress dei bambini, che non hanno la possibilità di comprendere a pieno le informazioni alle quali vengono spesso sottoposti passivamente, né, soprattutto, di gestire le emozioni suscitate da queste informazioni.
Inoltre, spesso ci vedono più interessati al nostro cellulare che a loro.


Spegniamo la TV durante il giorno, magari scegliendo di aggiornarci quando i bambini sono impegnati altrove o meglio ancora quando dormono, e cerchiamo di non controllare in continuazione il cellulare ma di farlo quando i bambini non sono con noi.
Infine, per alcune famiglie può essere di conforto anche dedicare dei momenti condivisi alla spiritualità, a seconda del credo di ciascuno.

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  • A cura di: Francesco Gesualdo*, Francesca Bevilacqua**
    Area di ricerca Malattie Multifattoriali e Malattie complesse*
    Unità Operativa di Psicologia Clinica**
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 26 marzo 2021


 
 

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