Negli ultimi anni il panorama dei social network si è diversificato e si è popolato di utenti diversi, a seconda dell'offerta di ciascun social. Se fino a qualche anno fa Facebook monopolizzava l'attenzione degli utenti, adesso non è più la sola alternativa, né la preferita, per gli adolescenti sempre connessi.
I ragazzi preferiscono piattaforme come Instagram, TikTok, YouTube, Snapchat, Telegram che consentono la pubblicazione e la visualizzazione di vari contenuti multimediali.
I social media possono rappresentare una risorsa interessante per i bambini e gli adolescenti, sia per quanto riguarda la socializzazione, sia per la didattica e la promozione dell'attività fisica. Tuttavia, non tutto ciò che è presente nella rete è privo di rischi, ed è compito dei genitori cercare di prevederli e prevenirli.
I social network sono molto frequentati da bambini e , anche se l'età minima per iscriversi è 13 anni. Per cercare di ridurre al minimo il rischio che i bambini trovino materiali inappropriati, alcune tra le piattaforme più famose hanno messo a disposizione delle versioni appositamente dedicate ai più piccoli.
Nel 2015 Google ha lanciato YouTube Kids, piattaforma video simile a YouTube ma rivolta ad un pubblico fra i 3 e gli 8 anni, che limita i contenuti a video e canali con temi adatti ai più piccoli, molti dei quali a scopo educativo.
Sulla piattaforma è possibile impostare un limite di tempo per controllare i tempi di visione e i contenuti sono filtrati per garantire il più possibile la sicurezza dei piccoli spettatori.
Tuttavia, è chiaro che la presenza di un genitore è sempre consigliata perché in un ambiente come Internet la sicurezza non è mai totalmente garantita.
Si tratta di un social media molto popolari, pensati per l’uso attraverso una app da scaricare sul proprio smartphone.
Instagram è configurato per la creazione di storie attraverso immagini mentre TikTok consente di caricare video anche musicali girati sul proprio telefonino con possibilità di ritoccare le immagini, trasformare i volti e applicare effetti speciali.
È importante che i genitori discutano insieme ai figli dei rischi di postare immagini o video di loro stessi, aprendo un confronto sul modo corretto di usare un'applicazione di grande potenza comunicativa.
Ad esempio, si può insegnare ai minori che è possibile girare video senza riprendersi in viso e senza riprendere in viso i coetanei (specialmente se minorenni e se non si ha il consenso dei genitori).
La registrazione alle app dei social media, per la quale occorre avere 13 anni, va concordata con i genitori, che devono conoscere i termini di servizio, spesso sconosciuti anche agli adulti.
Inoltre, i genitori devono considerare la possibilità che tutto ciò che viene pubblicato sul web è praticamente impossibile da cancellare e insegnare ai propri figli a "pensare prima di postare".
Sono i genitori e gli insegnanti ad essere investiti della maggiore responsabilità per gestire l'uso di questi dispositivi e delle applicazioni associate. Per evitare eccessi, è bene stabilire regole chiare e condivise come:
- Scegliere "orari protetti": il tempo dedicato alle attività digitali, comprese quelle sui social network, dovrebbe essere regolarizzato per non sacrificare tutte le altre attività familiari e di gioco- Spegnere gli smartphone un'ora prima di andare a dormire;
- Tutelare la propria privacy: Una situazione di rischio può essere rappresentata dalla condivisione di immagini private sui social network. È importante condividere con i ragazzi e con i bambini, vista la sempre minore età di acceso ai canali social, i possibili rischi e le elementari norme di prudenza per la tutela della privacy sui social network;
- Mantenere un dialogo aperto e costruttivo con i propri figli;
- Instaurare un rapporto di fiducia con gli adolescenti in modo che possano chiedere aiuto in caso di comportamenti sospetti, inadeguati o aggressivi;
- Insegnare agli adolescenti a non accettare richieste di amicizia e di messaggi privati da sconosciuti.
Alcuni pericoli possono emergere perfino nella propria cerchia di amicizie. È proprio in questa condizione che spesso si verificano situazioni delicate.
Uno dei rischi emergenti sui social network è il cosiddetto cyberbullismo: una forma di comportamento aggressivo esercitata via internet spesso in forma anonima.
La facilità di diffusione dei messaggi e altri contenuti attraverso i social network può fortemente amplificare la risonanza di questi comportamenti con conseguenze spiacevoli specie sui ragazzi vulnerabili.
Anche in questo caso il ruolo dei genitori e della scuola è importante perché eventuali comportamenti scorretti vengano identificati tempestivamente e condivisi attraverso una comunicazione aperta.
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