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Tre domande a Cristiana De Ranieri
Come si offre supporto psicologico a pazienti, familiari e personale ospedaliero che affrontano malattie oncologiche: la parola all'esperta del dipartimento di Psicologia clinica dell'Ospedale Bambino Gesù
24 febbraio 2017
IN COSA CONSISTE L'ASSISTENZA PSICOLOGICA AI PAZIENTI IN OSPEDALE?
L'Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Psicologia Clinica opera nei diversi Dipartimenti e offre un supporto ai piccoli pazienti, bambini o adolescenti, e ai loro genitori, in un'ottica che comprende la dimensione familiare, sociale e culturale. Una malattia complessa, come quella oncologica, può costituire una minaccia per la crescita armonica del bambino e dell'adolescente, inserendosi come elemento di frattura nella sua storia personale e in quella di tutta la famiglia, compresi i fratelli che possono a loro volta vivere un disagio emotivo. Uno dei principali obiettivi dell'intervento psicologico è sostenere lo sviluppo naturale dei giovani pazienti, anche in presenza della malattia. È utile che il supporto psicologico abbia inizio già al momento della diagnosi, per poter aiutare i genitori a elaborare le emozioni e a trovare la modalità più adatta per parlare con il proprio figlio. Tutto ciò serve a recuperare le energie necessarie sostenerlo nell'affrontare la malattia.
COME SI SUPPORTANO LE FAMIGLIE DI UN RAGAZZO COLPITO DA TUMORE?
L'equipe degli psicologi garantisce sostegno ai genitori e ai ragazzi durante tutte le fasi della cura, fino al graduale e non semplice reinserimento nella quotidianità. La consulenza psicologica è sempre accessibile anche nel periodo dei controlli in Day Hospital, proprio quando i pazienti onco-ematologici stanno tornando alla vita che avevano prima della malattia. L'intervento psicologico si può articolare in incontri individuali, di coppia, familiari, o in spazi di gruppo. La scelta della tipologia di intervento dipende dai bisogni delle persone.
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ANCHE I MEDICI E GLI INFERMIERI DEL REPARTO DI ONCOLOGIA HANNO BISOGNO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA?
Il sostegno psicologico si svolge coinvolgendo l'intero reparto inteso come un solo sistema di relazioni. Perciò il lavoro si rivolge anche al personale impegnato nella cura dei pazienti. Medici, infermieri e l'equipe dedicata all'assistenza domiciliare hanno a disposizione uno spazio per "decomprimere" le emozioni, le preoccupazioni e tutto ciò che è legato al rapporto con il bambino malato.
Leggi online lo speciale di A scuola di salute dedicato alla seconda puntata del documentario "I ragazzi del Bambino Gesù":