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Test prima dei vaccini: servono davvero?

Al momento non esistono test da fare prima dei vaccini e non è necessario effettuare alcun esame diagnostico prima di effettuare le vaccinazioni di routine 

Nonostante gli effetti collaterali dopo le vaccinazioni siano molto rari, è indispensabile ricorrere a tutte le precauzioni efficaci a ridurne al minimo la frequenza. Per questo motivo, prima della vaccinazione vengono poste una serie di domande per escludere gli individui che potrebbero avere maggiore rischio di reazioni avverse.

Questa pratica è utile ed efficace. Al contrario, l'esecuzione di esami di laboratorio per individuare le persone a rischio di sviluppare effetti collaterali è del tutto inutile, salvo casi del tutto particolari. Al momento, infatti, non esistono test predittivi che possano prevedere eventuali reazioni individuali e non è necessario effettuare alcun esame diagnostico prima di effettuare le vaccinazioni di routine.

In altre parole, nessun test di laboratorio è in grado di identificare i bambini che sono a maggior rischio di andare incontro alle rarissime reazioni avverse.

Tra i numerosi test proposti vi sono i seguenti:

  • Test genetici;
  • Test allergologici;
  • Test per le immunodeficienze;
  • Test per verificare una già esistente immunità alla malattia prevenuta dalla vaccinazione;
  • Test di gravidanza.

È stato suggerito che la tipizzazione HLA e l'esame di un gene che codifica per l'enzima MTHFR possano predire l'insorgenza di malattie autoimmuni. Come è noto, non c'è studio o osservazione scientifica che colleghi le vaccinazioni con la comparsa di queste malattie. Eseguire qualunque esame, compresi i test genetici, è quindi assolutamente inutile

Le reazioni allergiche gravi, rarissime, sono uno dei possibili effetti collaterali dopo la vaccinazione. I test allergologici prima della vaccinazione, tuttavia, sono utili solo in casi molto particolari che vengono gestiti in ospedale.

Nel bambino allergico all'uovo spesso sorgono dubbi riguardo la possibilità di vaccinare senza rischi contro morbillo parotite e rosolia e contro l'influenza. Sebbene alcuni di questi vaccini possano contenere tracce minime di proteine dell'uovo, tale quantità non è sufficiente a scatenare una reazione allergica, neanche nel bambino con allergia grave.

Ne è prova l'osservazione che nessun bambino con grave allergia all'uovo, vaccinato contro morbillo, parotite e rosolia o contro l'influenza è mai andato incontro a reazioni allergiche gravi. Di conseguenza questi vaccini possono essere somministrati tranquillamente senza effettuare alcun test.

Anche i test per individuare eventuali immunodeficienze non trovano indicazione prima delle vaccinazioni, a meno che non esista una malattia immunitaria grave. 

In questo caso sono controindicati alcuni vaccini vivi attenuati, come quelli contro morbillo, parotite, rosolia, varicella e rotavirus.

Queste gravi condizioni si presentano con sintomi clinici molto gravi fin dai primi mesi di vita e sono diagnosticate prima dell'epoca in cui queste vaccinazioni vengono eseguite.

Eseguire una vaccinazione quando si è già immuni per una malattia prevenibile non comporta assolutamente nessun rischio: per lo più la vaccinazione agisce semplicemente come "richiamo", facendo aumentare la quantità di anticorpi diretti contro il battere o il virus verso cui è diretto il vaccino e migliorando quindi le difese immunitarie.

In casi particolari, come la preparazione a un trapianto d'organo, può essere utile eseguire un test per individuare le malattie alle quali il paziente è suscettibile per eseguire tutte le relative vaccinazioni prima dell'intervento.

Alcune vaccinazioni come morbillo, parotite, rosolia, varicella, sono controindicate in gravidanza. Tuttavia, di routine, non è necessario effettuare un test di laboratorio per escludere una gravidanza prima di una di queste vaccinazioni.

La domanda che viene posta prima della vaccinazione su una possibile gravidanza è sufficiente e serve a rimandarla eventualmente in caso di dubbio. 

 

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  • A cura di: Alberto Eugenio Tozzi
    Area di Ricerca Malattie Multifattoriali e Malattie Complesse
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Ultimo Aggiornamento: 30  Settembre 2022 


 
 

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