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Visione normale

Si sviluppa durante l'infanzia. La riduzione della vista del bambino può avvenire per cause genetiche o legate a malattie successive alla nascita 

  • La visione normale si sviluppa durante l'infanzia e raggiunge la sua completa maturazione attorno agli 8 anni
  • Le cause della riduzione della vista nei bambini possono essere genetiche o legate a malattie che compaiono dopo la nascita
  • Le cause refrattive o vizi di refrazione più comuni sono miopia, ipermetropia e astigmatismo
  • Durante l’infanzia si possono verificare anomalie della visione di natura funzionale come l'ambliopia o “occhio pigro”
  • Lo strabismo, a volte, può comparire a causa di alcune malattie dell’occhio
  • Le visite oculistiche sono molto importanti per individuare e risolvere le cause che impediscono un normale sviluppo della vista del bambino

Con il termine visione si intende il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere.
Distinguiamo una visione scotopica che permette di vedere in condizioni di scarsa luminosità e nella notte, e una visione fotopica che si ha nelle ore di piena luminosità.

La funzione visiva normale è data dal sistema visivo, ossia da quell'insieme di strutture (retina, nervo ottico, chiasma ottico e radiazioni ottiche) che, a partenza dall'occhio, trasmette le informazioni al cervello, in particolare alla porzione di corteccia cerebrale (lobo occipitale) deputata alla sua analisi e interpretazione.

La funzione visiva ha un progressivo sviluppo durante l'infanzia e raggiunge la sua completa maturazione attorno all'età di 8 anni. La vista del bambino mantiene successivamente una certa plasticità che può essere sfruttata per i trattamenti di riabilitazione visiva.
Il neonato è già in grado di percepire figure e oggetti ad alto contrasto a circa 20-30 cm di distanza. La vista del neonato migliora nel corso delle prime settimane permettendogli, attorno ai 2-3 mesi di vita, di riconoscere oggetti a contrasto minore e forme più complesse e colorate a distanza ravvicinata.


Attorno ai sei mesi il neonato acquisisce una discreta coordinazione occhio-mani, riesce a vedere ad una distanza maggiore e aumenta la sua capacità di distinguere oggetti più piccoli, posti anche lateralmente. Compare la stereopsi (la capacità di percepire la profondità dello spazio) che maturerà attorno ai 4-5 anni di vita.
Ad un anno il bambino è in grado di indicare gli oggetti che desidera, il suo campo visivo è più ampio e aumenta la capacità di discriminare oggetti sempre più piccoli e a distanza maggiore.
L'acuità visiva raggiunge i valori definitivi attorno ai 4-5 anni.

Molte sono le cause che possono portare alla riduzione della vista del bambino. Tali cause possono essere di natura genetica o legate a problemi durante la gravidanza, il parto o a malattie successive.
Il danno può essere variabile in rapporto alla sede e all'estensione della lesione.
Nel cosiddetto periodo di tempo critico per lo sviluppo della vista del bambino si possono verificare anomalie della visione di natura funzionale, ossia l'ambliopia, o "occhio pigro" (indebolimento della vista a carico di uno solo dei due occhi), una ridotta acuità visiva,  di uno o di entrambi gli occhi, indotta da vizi di rifrazione.
 

Le cause refrattive o vizi di refrazione si verificano quando il nostro occhio non riesce a far convergere i raggi luminosi sul piano della retina. È questo il meccanismo che può causare miopia, ipermetropia e astigmatismo. Altre cause che dipendono da malattie quali strabismocataratta congenita e opacità corneali sono particolarmente importanti nei controlli oculistici periodici in età pediatrica al fine di escludere e, se necessario, rimuovere problemi che impediscono un normale sviluppo della vista del bambino.

Percorsi di Cura e Salute: L'occhio e i disturbi della vista


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  • A cura di: Giancarlo Iarossi, Luca Buzzonetti
    Unità Operativa di Oculistica
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 30 dicembre 2020


 
 

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