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Febbre: come si misura la temperatura corporea

Scopriamo insieme in quali parti del corpo e come fare a misurare la febbre dei bambini nelle diverse fasce d'età 

Misurare la febbre è una procedura semplice che permette di valutare la temperatura corporea ottenendo informazioni importanti sullo stato di salute di un bambino.

L'uomo ha la capacità di mantenere relativamente costante la propria temperatura grazie a un centro termoregolatore situato nell'ipotalamo (zona del cervello che contiene molti centri destinati alla regolazione, oltre che della temperatura, anche del sonno, del bilancio idrico e della funzione dell'ipofisi).

Il corpo, quando la temperatura sale, sente caldo e inizia a sudare per raffreddarsi, mentre quando tende a raffreddarsi rispetto alla temperatura ideale, sente freddo e inizia ad avere brividi (contrazioni muscolari involontarie che generano calore).

La temperatura è considerata normale quando è compresa tra 36.5-37.5°C, mentre quando è maggiore o uguale a 38°C si parla di stato febbrile

La febbre si può misurare in diverse parti del corpo a seconda dell'età del bambino.

Nei primi 6 mesi di vita la modalità di misurazione della temperatura consigliata è quella rettale (il termometro nel sederino).

  • Temperatura rettale: è quella che meglio rappresenta la temperatura del corpo essendo la rilevazione meno suscettibile alle variazioni della temperatura ambientale, tuttavia la procedura è poco gradita. Bisogna tenere presente che, se si sceglie di misurare la febbre a livello rettale (temperatura interna), per avere la temperatura reale (quella superficiale usualmente considerata) è necessario sottrarre 0.5°C dal valore finale.
    Per rilevare la temperatura rettale bisogna:
    • Stendere il bambino su una superficie comoda, sulla schiena o sulla pancia. Se il bambino è steso sulla schiena, sollevare le gambe, se invece è a pancia in giù, sistemarlo in modo che i glutei siano leggermente sollevati ripiegando le ginocchia sotto il corpo;
    • Spalmare una piccola quantità di gel lubrificante sul bulbo del termometro;
    • Inserire delicatamente la punta del termometro nell'ano per 1-2 minuti, tenendo la mano a coppa sui glutei del bambino. 

A partire dai 6 mesi si può rilevare oltre alla temperatura rettale, che resta la più affidabile, anche quella cutanea (ascellare o sulla fronte) o auricolare (nell'orecchio) con termometro a infrarossi cutaneo/auricolare, modalità meno invasiva e fastidiosa per il bambino. 

  • Temperatura ascellare: è la modalità in generale più utilizzata per misurare la febbre, anche se poco accurata poiché influenzata dalla temperatura ambientale. Per effettuare la misurazione è buona norma posizionare la punta del termometro sotto l'ascella (o all’inguine) e mantenerla ferma in sede, a stretto contatto con la pelle asciutta, per 3-5 minuti; 
  • Temperatura auricolare: è rilevata con termometro a raggi infrarossi (sconsigliato nei bambini al di sotto dei 6 mesi) che viene inserito nell'orecchio. Se si sceglie di misurare la febbre a livello auricolare, per avere la temperatura reale (cutanea o superficiale) è necessario sottrarre 0.3°C dal valore finale.
    Misurare la febbre a livello auricolare richiede solo pochi secondi, ma è buona norma adottare alcuni accorgimenti per avere una temperatura precisa:
    • Pulire l'orecchio affinché sia privo di ostruzioni (cerume in eccesso e secrezioni);
    • Rilevare la temperatura sempre nello stesso orecchio in quanto può variare da un orecchio all'altro;
    • Attendere circa 30 minuti prima di misurare la temperatura se il bambino è stato esposto a fattori esterni che possono interferire con la misurazione (temperature alte o basse, attività sportiva in acqua ecc);
    • Non utilizzare l'orecchio in cui sono state instillate gocce o altri medicamenti;
    • Non utilizzare la misurazione auricolare se è presente un'infezione auricolare esterna (otite esterna) perché potrebbe provocare dolore.
  • Temperatura frontale: è semplice e veloce ma viene considerata poco affidabile. La rilevazione avviene per contatto o a distanza solitamente sulla fronte con termometri a raggi infrarossi. Prima di misurare febbre è bene detergere la fronte e spostare i capelli.

A partire dal secondo anno di vita sono da preferire modalità di misurazione della temperatura maggiormente tollerate dai bambini rispetto a quella rettale, e la rilevazione sarà quindi ascellare:

  • Temperatura ascellare: la modalità più utilizzata per misurare la febbre, poiché semplice e molto confortevole, anche se meno accurata rispetto alla rettale poiché influenzata dalla temperatura esterna Per effettuare la misurazione è buona norma posizionare la punta del termometro sotto l'ascella o all’inguine e mantenerla ferma in sede, a stretto contatto con la pelle asciutta, per 3-5 minuti.

Lo strumento che ci permette di misurare la febbre è il termometro e ne esistono differenti tipi. Prima dell'uso, è bene pulire con cura la punta del termometro con acqua e sapone o con alcol.

  • Termometro a gallio o galinstano: è un tipo di termometro che contiene una lega non tossica di stagno, gallio e indio (galinstano) ed è considerato l'alternativa più valida al vecchio termometro a mercurio (non più ammesso perché pericoloso), che può essere usato per via rettale o ascellare;
  • Termometro digitale: registra la temperatura corporea utilizzando dei sensori. La misurazione della temperatura è rapida e il display digitale è semplice da leggere. Questo tipo di termometro digitale può essere usato per rilevare la temperatura in diverse sedi: ano, ascella, cavo orale, inguine
  • Termometro a infrarossi cutaneo/auricolare: misura il calore emesso dalle superfici corporee. La misurazione è rapida e confortevole (ad esempio per non svegliare il bambino che dorme) poiché è possibile effettuarla anche a distanza cioè senza nessun contatto con la pelle
  • Termometro hi tech: mediante connessione bluetooth trasmette direttamente allo smartphone la temperatura. Può essere utilizzato per il controllo continuo dell'andamento della febbre.

Oltre alla febbre dovuta a una infezione, numerosi altri fattori possono influenzare la temperatura:

  • Esposizione prolungata a temperature troppo elevate o troppo basse;
  • Condizione di stress che provoca una stimolazione del sistema nervoso simpatico e quindi un incremento della produzione di calore;
  • Maggiore produzione di energia attraverso il metabolismo di grassi e carboidrati durante l'attività fisica;
  • Immaturità del sistema di termoregolazione (ad esempio nei neonati) che comporta il rischio di instabilità termica;
  • Deterioramento del sistema di termoregolazione (ad esempio nelle persone anziane) che provoca una maggiore suscettibilità al freddo e il rischio di ipotermia.

Percorsi di Cura e Salute: La febbre


 

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  • A cura di: Ilaria Campagna*, Luisa Russo**
    *Area Semintensiva pediatrica
    **SITRA
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Ultimo Aggiornamento: 11  Aprile 2024 


 
 

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