I tic sono movimenti o suoni improvvisi e ripetitivi che i pazienti non possono controllare del tutto. Si caratterizzano per una sensazione di necessità impellente a dover effettuare un certo movimento e sollievo dopo l'esecuzione del movimento stesso. I movimenti a volte possono essere contrastati e soppressi con la volontà.
I tic che comportano movimenti vengono chiamati tic motori. Quelli che comportano l'emissione di suoni vengono chiamati tic vocali.
A tutt'oggi non sono chiare le cause della comparsa dei tic. È verosimile che siano coinvolti fattori genetici e fattori ambientali.
I tic possono essere:
• Rapidi e improvvisi;
• Ripetitivi e stereotipati (lo stesso ogni volta);
• Privi di uno scopo o ritmo;
• Semplici o complessi.
I tic semplici compaiono generalmente all'improvviso e di solito persistono per settimane o mesi.
Tra i più comuni tic semplici abbiamo:
• I movimenti di ammiccamento;
• Il sollevamento delle sopracciglia;
• Lo scrollare le spalle;
• Il ruotare la testa sul collo, talvolta con movimenti a scatto.
Tra i tic vocali semplici più comuni abbiamo:
• Lo schiarirsi la gola;
• Il tossire;
• L'annusare;
• Lo sbadigliare;
• Il sibilare.
I tic motori complessi consistono in movimenti più articolati quali:
• Smorfie facciali;
• Toccare ripetutamente determinati oggetti;
• Camminare in modo specifico in circolo;
• Saltare;
• Scalciare;
• Dare pugni.
Infine, i tic vocali complessi comprendono:
• Emettere più suoni;
• Ripetere sillabe, parole o frasi (ecolalia);
• In alcuni casi possono essere emesse parole o frasi volgari (coprolalia).
Spesso non è necessario alcun trattamento per i tic. L'avvio di un eventuale trattamento dei tic motori e vocali dipende dall'entità e dall'influenza che questi fenomeni esercitano nella sfera sociale o emotiva del singolo individuo. Se i tic non determinano eccessivo disagio o un'eccessiva interferenza con la vita di un paziente, il sostegno può essere finalizzato esclusivamente a informare correttamente e a rassicurare il paziente e le persone che lo circondano. È bene che i pazienti affetti da tic discutano l'eventualità di un possibile trattamento farmacologico con il medico se i loro tic:
• Causano un disagio significativo;
• Interferiscono con la vita quotidiana o con l'attività scolastica;
• Causano isolamento sociale, bullismo, o depressione.
Trattamenti basati sull'impiego di interventi comportamentali per i tic rappresentano possibili strategie terapeutiche alternative. Le terapie comportamentali sono finalizzate a rafforzare la consapevolezza del disturbo e a sviluppare una risposta alternativa al tic. Se la terapia comportamentale da sola risultasse insufficiente, alcuni farmaci possono rivelarsi utili.
La prospettiva che il tic possa rimanere per sempre è ovviamente preoccupante. Per fortuna non è quasi mai così: i tic sono spesso fenomeni temporanei e la maggior parte tende a non durare più di 3 mesi. Anche le forme persistenti tendono a migliorare progressivamente con il passare degli anni e in molti casi a scomparire completamente nella vita adulta. Cominciano a migliorare spontaneamente intorno agli 11 anni e nella maggior parte dei casi scompaiono o migliorano notevolmente in età adulta.
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