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Guida al nuovo Coronavirus: come evitare il contagio, come comportarsi in isolamento domiciliare

Tutto quello che c'è da sapere dalla trasmissione del SARS-CoV-2 a come evitare il contagio 

Il nuovo Coronavirus è un virus che non aveva mai circolato prima. Questo significa che eravamo tutti suscettibili alla malattia ed era molto facile prendere il virus. Ogni persona malata può trasmettere il virus da un minimo di 2-3 a un massimo di 12-15 persone, a seconda della variante.

L'infezione, quindi, si propaga molto velocemente in tutta la popolazione causando molti casi tutti insieme in poche settimane. 
Grazie ai vaccini, dal dicembre 2020, è stato possibile controllare la pandemia riducendo notevolmente le conseguenze del virus sulla popolazione e sul sistema sanitario nazionale.

I dati mostrano chiaramente come nei vaccinati con ciclo completo più dose booster, oggi, il rischio di ospedalizzazione in Terapia Intensiva e morte è di molto inferiore rispetto ai non vaccinati. L'efficacia del vaccino nei confronti dell’infezione e della malattia si riduce nel tempo ma contro la malattia grave l’efficacia della vaccinazione rimane elevatissima.

Ecco perché, la terza dose booster di vaccino, è importante e non solo per i soggetti fragili a partire dai 5 anni di età, ma per tutta la popolazione di età superiore ai 12 anni.

I primi sintomi possono comparire in media dai 5 ai 7 giorni (con un minimo di 2 ed un massimo di 14 giorni) dopo il contatto con una persona infetta. Può comparire febbre superiore a 37.5°C con almeno uno dei seguenti sintomi:

  • Febbre;
  • Tosse;
  • Dolori muscolari o articolari;
  • Perdita del gusto o dell'olfatto;
  • Stanchezza;
  • Brividi;
  • Congestione nasale o naso che cola;
  • Gola infiammata;
  • Mancanza di respiro o difficoltà a respirare;
  • Diarrea;
  • Nausea o vomito;
  • Mal di stomaco;
  • Mal di testa;
  • Scarso appetito o scarsa alimentazione, soprattutto nei bambini di età inferiore a 1 anno.

Alcuni pazienti che si ammalano di COVID-19 possono sviluppare una polmonite e aver bisogno di essere ricoverati in terapia intensiva. Pertanto, in caso di mancanza di respiro o difficoltà a respirare, che indicano un peggioramento della malattia, è importantissimo chiamare immediatamente il proprio medico curante o i numeri dell'emergenza (112 o 118, a seconda della Regione).

La febbre oltre i 37,5°C, che non scende nemmeno con gli antipiretici, è un importante segnale, seguita da tosse secca di solito stizzosa, insistente e senza catarro. I primissimi sintomi della malattia COVID-19 sono molto simili a quelli dell'influenza stagionale o di altre malattie simili all'influenza. Tosse, febbre, e dolori muscolari sono presenti in tutte le malattie causate dai virus respiratori. Per questo, per avere una diagnosi certa della malattia è necessario fare un tampone naso-faringeo.

I bambini di qualunque età possono ammalarsi di COVID-19 come gli adulti. La probabilità che i bambini si ammalino gravemente è inferiore a quella degli adulti, ma può comunque accadere. Dalla comparsa delle varianti "Delta" e "Omicron", un maggior numero di bambini con COVID-19 ha avuto bisogno di essere ricoverato. I ricoveri sono più numerosi nelle aree in cui i tassi di vaccinazione sono bassi. La vaccinazione degli adulti e dei bambini più grandi aiuta a proteggere i bambini che sono troppo piccoli per essere vaccinati.

Di seguito alcune semplici regole su come comportarsi in questa situazione particolare, se non si hanno sintomi e non si è a contatto con persone malate.

Indossare una mascherina facciale in pubblico. Gli esperti di molti Paesi raccomandano questa misura per tutti, compresi i bambini a partire dai 2 anni di età. La mascherina deve aderire bene al viso e coprire la bocca e il naso.

Praticare il "distanziamento sociale". Ciò significa stare ad almeno 2 metri di distanza dalle altre persone. Nei luoghi in cui il virus si sta ancora diffondendo rapidamente, il distanziamento può contribuire a rallentare la trasmissione.

Lavarsi le mani frequentemente con acqua e sapone. Ciò è particolarmente importante dopo essere stati fuori in pubblico. È necessario strofinarsi le mani col sapone per almeno 20 secondi, lavandosi i polsi, le unghie e lo spazio tra le dita.
Quindi occorre sciacquare le mani e asciugarle con una salvietta di carta che possa essere gettata via. Lavarsi le mani contribuisce inoltre a proteggersi da altre malattie, come l'influenza o il comune raffreddore. 
L'opzione migliore è usare acqua e sapone. Tuttavia, se non è presente un lavandino nelle vicinanze, suo/a figlio/a può lavarsi le mani con un gel disinfettante. I gel più efficaci sono quelli che contengono almeno il 60% di alcol. È importante tenere il gel disinfettante fuori dalla portata dei bambini piccoli, perché l'alcol può essere dannoso se ingerito. 

Evitare di toccarsi la faccia con le mani, in particolare la bocca, il naso o gli occhi.

Inoltre è bene dotarsi in casa di farmaci per ridurre lo stato di malessere in caso di malattia sia dell'adulto che del bambino (come gli antipiretici). Non prendere antibiotici e antivirali per l'influenza perché non hanno alcun effetto sul virus.

Isolamento domiciliare

Se viene consigliato di rimanere in isolamento domiciliare perché avete sintomi, vanno seguite le seguenti raccomandazioni:

  • È importante che la persona malata o in isolamento, se adulta, rimanga in una stanza dedicata dotata di finestre e possibilmente di un bagno dedicato (se questo non fosse possibile, tutte le volte che il malato utilizza il bagno occorre pulire le superfici con prodotti a base di cloro, come la candeggina o l'alcol al 70%) e quando si sposta in altre zone della casa deve indossare la mascherina;
  • Se la persona malata o in isolamento esce dalla stanza deve tenere la distanza di almeno 2 metri e si deve assolutamente evitare ogni contatto diretto (baci, abbracci e strette di mano);
  • La mamma che allatta deve indossare la mascherina e lavarsi bene le mani prima di entrare in contatto con il neonato o con il bambino;
  • Le superfici delle stanze dove risiede il malato in isolamento, soprattutto quelle toccate di frequente, vanno pulite come minimo una volta al giorno con i normali detergenti e poi disinfettate (con prodotti a base di cloro attivo oppure con alcool al 70%). Chi effettua la pulizia deve indossare un camice monouso (o un grembiule dedicato), guanti monouso e mascherina. Si possono usare guanti domestici in gomma spessa che devono essere disinfettati dopo l'uso e poi possono essere riutilizzati;
  • La biancheria del malato in isolamento (come ad esempio lenzuola, vestiti, fazzoletti di stoffa) va messa in un sacco separato e gestita separatamente da quella del resto della famiglia. Si può lavare in lavatrice a 60° per almeno trenta minuti o per tempi più brevi a temperature superiori usando comune detersivo;
  • rifiuti prodotti dal malato in isolamento devono essere smaltiti in un doppio sacchetto di plastica che verrà chiuso e gettato in una pattumiera chiusa;
  • Lavare con cura con i normali detersivi tutti gli oggetti condivisi (piatti, bicchieri, posate, ect).

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ATTENZIONE
Se tu o i tuoi conviventi avete sintomi del COVID-19, resta in casa e chiama subito il tuo pediatra di libera scelta o il tuo medico di medicina generale. Altrimenti, chiama uno dei numeri di emergenza regionali indicati sul sito del Ministero della Salute.

 

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  • A cura di: Caterina Rizzo
    Area Funzionale di Percorsi Clinici ed Epidemiologia
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 18  Maggio 2022 


 
 

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