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Aerosolterapia, informazioni e consigli

È un trattamento adottato per mantenere pulite le vie respiratorie e la somministrazione richiede un parere medico. L'apparecchio più utilizzato è il nebulizzatore 

L'aerosolterapia è un trattamento che aiuta a mantenere libere e pulite le vie respiratorie. I farmaci utilizzati con questa tecnica sono chiamati "aerosol" e attraverso gli apparecchi per fare l’aerosol, vengono trasformati in una "nebbiolina" di piccole goccioline di farmaco - chiamata appunto aerosol - che, una volta respirata, raggiunge direttamente bronchi e polmoni.

Essendo, come dice la parola stessa, una terapia, la sua somministrazione deve sempre essere decisa dal medico che fornisce le indicazioni per quanto riguarda le dosi e le modalità. Al giorno d'oggi, i genitori considerano spesso l'aerosolterapia come una panacea, una sorta di rimedio universale per i malanni stagionali e per la tosse, e la utilizzano anche quando non è utile né necessaria.

È quindi indispensabile chiedere il parere del medico prima di utilizzarla. In linea di massima, l'aerosolterapia può risultare molto utile nella terapia dell'asma bronchiale, della laringite, della broncopolmonite e di molte altre malattie dei polmoni.

Nel caso in cui la tosse sia causata da un broncospasmo, come succede nell'asma e nelle bronchiti asmatiche, l'aerosol è decisamente efficace perché porta il farmaco direttamente sulla superficie dei bronchi infiammati, ma in questo caso occorrerà utilizzare specifici farmaci broncodilatatori.

Esistono diversi tipi di apparecchi per l'aerosolterapia. Alcuni sono più semplici da utilizzare rispetto ad altri. La scelta può dipendere, ad esempio, dal farmaco che si vuole somministrare, dalla sua velocità d'azione e dall'età del paziente. Tra i diversi dispositivi, quello più facile e adatto ad ogni tipo di situazione è il nebulizzatore. Questo è composto da:

  • Un'ampolla contenente il farmaco liquido;
  • Un compressore che influssi aria e trasforma il liquido in nebbiolina;
  • Un tubicino di gomma che lo collega agli accessori posizionati sulla bocca o sul naso del bambino (boccaglio, maschera facciale, forcelle nasali, ecc.);
  • Un sistema d'alimentazione a batteria o a rete elettrica per farlo funzionare.

Somministrare i farmaci con aerosolterapia ai bambini non è sempre facile: possono infastidirsi a causa della mascherina oppure del rumore che proviene dall'apparecchio. Ma soprattutto l'aerosol dura da 7 a 10 minuti, un periodo di tempo molto lungo, soprattutto per i bambini nei primi anni di vita.

I genitori possono aiutare il bambino con l'incoraggiamento e con qualche distrazione: ad esempio, leggere un libro, guardare un cartone animato o fare un gioco durante la terapia potrebbe far passare il tempo e allontanare il pensiero del bambino dal rumore e dal fastidio dell'apparecchio.

Questa tipologia di farmaci dovrebbe essere somministrata quando il bambino è calmo e con un respiro tranquillo. Non è consigliata la somministrazione durante il sonno: durante il sonno la respirazione è superficiale e l'aerosol non arriverebbe alle diramazioni più piccole dell'albero bronchiale (i bronchioli).

Nei bambini in età prescolare è consigliata l'aerosolterapia tramite maschera. È importante che la maschera sia ben attaccata al volto altrimenti la fuoriuscita del farmaco potrebbe creare qualche fastidio agli occhi.

In caso di reazioni avverse ai farmaci (mal di testa, insonnia, irrequietezza, manifestazioni di nausea/vomito) interrompere subito la somministrazione e contattare il medico.

I dispositivi per la somministrazione dell'aerosolterapia possono essere facilmente contaminati da agenti microbici (per es. batteri o virus) e quindi, aumentare il rischio di infezioni.
È quindi indispensabile la pulizia del nebulizzatore dopo ogni trattamento perché più viene lasciato sporco, più sarà difficile pulirlo e più potrà essere contaminato.

Come procedere per la pulizia del dispositivo
Lavare sempre le mani prima d'iniziare il lavaggio del dispositivo. Smontare, dopo ogni utilizzo, tutte le parti del nebulizzatore. Lavare attentamente ampolla, tubi, boccaglio/mascherina con acqua e detergente delicato (leggere le indicazioni del produttore per la scelta del prodotto da utilizzare).

Lasciare poi asciugare all'aria tutti i componenti poggiandoli su un ripiano pulito e asciutto (per es. della carta assorbente a perdere). 
Una volta verificato che tutti i componenti siano asciutti, rimontare il nebulizzatore e sistemarlo in un contenitore pulito.

Nei bambini in età scolare molto meglio utilizzare il cosiddetto ‘distanziatore’ per aerosol (Air-Chamber) un cilindro di plastica in cui il bambino può respirare un aerosol in puff.
Il farmaco in puff è spruzzato nel tubo mentre dall’altro lato il bambino respira normalmente l’aria e la nebbiolina di farmaco nebulizzata nel tubo.


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  • A cura di: Micol Mattei, Claudia Carlin, Ilaria Campagna
    Struttura Sviluppo Professioni Sanitarie, Formazione Continua e Ricerca
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Ultimo Aggiornamento: 18  Ottobre 2022 


 
 

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