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Febbre Gialla

Endemica in regioni del Sud-America, come Brasile e Colombia, non dispone di una vera e propria cura. Il vaccino è efficace e obbligatorio per chi viaggia 

La febbre gialla è una malattia virale emorragica provocata da un virus appartenente al genere Flavivirus, cui appartengono anche i virus responsabili della Dengue e dell'encefalite giapponese.
La malattia colpisce principalmente gli esseri umani e le scimmie.

Si trasmette attraverso la puntura di zanzare infette del tipo Aedes. Non si trasmette da uomo a uomo per via aerea, sessualmente né tramite contatto con i liquidi corporei.
È endemica nelle aree tropicali dell'Africa, del Centro e del Sud America.

Dopo la puntura di una zanzare infetta, il periodo di incubazione nell'uomo è di 3-6 giorni. La malattia si manifesta nel 60% dei casi in modo asintomatico.
Esistono manifestazioni lievi, paucisintomatiche con rialzo febbrile. Una piccola parte di casi si manifesta in forma grave con sintomatologia generale sistemica, forti dolori generalizzati, emorragie precoci e gravi sia cutanee che interne.
Il "giallo" nel nome della malattia si spiega con l'ittero che colpisce alcuni pazienti, causando occhi e pelle gialla. Alla fine sopraggiunge una insufficienza epatica e renale ingravescente, quasi sempre letale. La morte può intervenire nei primi giorni di malattia, generalmente non oltre il decimo, e caratterizza le forme a carattere emorragico fin dalla fase iniziale.
Ad una prima fase della malattia, segue generalmente un periodo di remissione della durata di poche ore o alcuni giorni, seguito a sua volta da una nuova ripresa caratterizzata da emorragie cutanee e digestive.
La sintomatologia si risolve solitamente in 5-10 giorni ma nel 10% dei casi evolve verso una forma tossica con insufficienza epatica e renale che può portare alla morte, alla necessità di dialisi a vita o ad un trapianto di fegato salvavita, in emergenza. La mortalità di questa forma è dell'1-2%.

La diagnosi della Febbre Gialla può essere molto difficile per i casi isolati. Nei tropici la malattia viene diagnosticata clinicamente, osservando cioè i sintomi.
La diagnosi viene confermata dall'isolamento del virus dal sangue (identificazione mediante PCR virale durante la fase acuta) da un titolo anticorpale in aumento (le IgM specifiche appaiono entro 5 giorni dalla comparsa della malattia). Il confronto dei dati sierologici nella fase acuta e in convalescenza conferma la diagnosi).

Non esiste un trattamento specifico per la febbre gialla. La terapia si basa su misure di supporto ed è diretta ad alleviare i sintomi (per lo più con trasfusione di sangue ed infusione di liquidi) e a ridurre la possibilità di emorragie. Non esiste terapia specifica antivirale. Può rendersi indispensabile il trapianto di fegato.

La febbre gialla è una malattia che si può prevenire con il vaccino. Si tratta di un vaccino prodotto con virus vivo attenuato che induce, con una sola dose, una immunità duratura (almeno 10 anni).
È l'unica vaccinazione soggetta a regolamentazione obbligatoria internazionale.


  • A cura di: Laura Cursi
    Unità operativa di Pediatria Generale e Malattie Infettive
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 28 ottobre 2019


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