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Varicella: il vaccino

La vaccinazione previene il contagio per individui con problemi immunitari e ha come effetto collaterale più frequente la febbre 

Il vaccino contro la varicella è un prodotto vivo attenuato che si trova in commercio come vaccino monovalente o in combinazione con quello contro morbillo, parotite e rosolia.

Il vaccino viene somministrato con una iniezione sottocutanea.
Sono previste due dosi: la prima tra i 12 e 15 mesi di età e la seconda tra il 5° e il 6° anno.
Questo schema corrisponde al calendario della vaccinazione contro morbillo, parotite e rosolia e il vaccino combinato permette di eseguire entrambe le vaccinazioni con un solo prodotto.
Gli adolescenti che abbiano compiuto 11 anni e gli adulti suscettibili (che non hanno mai avuto la varicella e non sono mai stati vaccinati) debbono ricevere due dosi ad almeno 28 giorni di distanza tra di loro.

L'attuale calendario vaccinale non prevede la vaccinazione del bambino a partire dal primo anno di vita, ma solo l'offerta della vaccinazione agli adolescenti (11-18 anni).
La vaccinazione è inoltre raccomandata ai conviventi degli individui con problemi immunitari, pazienti senza precedenti di varicella con leucemia linfatica acuta in remissione, insufficienza renale cronica, candidati a trapianto d'organo, e persone con infezione da Hiv senza immunodeficienza.

Il vaccino contro la varicella non dovrebbe essere somministrato in caso di immunodeficienza grave, o di reazione allergica grave ad una precedente dose o agli eccipienti contenuti nel vaccino.
Inoltre non va somministrato in gravidanza, in caso di somministrazione di farmaci immunosoppressivi e di assunzione recente di Immunoglobuline.

Gli effetti collaterali sono poco frequenti e modesti e sono più probabili dopo la prima dose piuttosto che dopo la seconda.
Questi possono comprendere dolore o gonfiore nel sito dell'iniezione, febbre, e vescicole con meno di 10 vescicole. La febbre, quando presente, può anche essere elevata.
Per questo motivo possono verificarsi convulsioni febbrili in soggetti predisposti.
Dato che il vaccino combinato contro morbillo, parotite, rosolia e varicella è associato a una maggiore frequenza di eventi febbrili, è possibile osservare un maggior numero di convulsioni febbrili.
La probabilità di questo evento è remota e tutti gli effetti collaterali osservati si risolvono spontaneamente.

Due dosi di vaccino hanno una efficacia di oltre il 90% nel prevenire la varicella.


  • A cura di: Francesca Ippolita Calò Carducci
    Unità Operativa di Immunoinfettivologia Pediatrica
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 06 novembre 2019


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