il bambino

Salute dalla A alla Z

Allattamento materno del bambino ricoverato

I neonati pretermine o gravemente ammalati non riescono ad alimentarsi al seno. Per questo è importante che le mamme inizino a raccogliere il proprio latte 

Durante la degenza in Ospedale molto spesso i neonati pretermine o gravemente ammalati non riescono ad alimentarsi al seno, pur avendo molto bisogno del latte materno.
In questi casi viene proposto alla mamma di iniziare a raccogliere il proprio latte per poterlo fornire, se il caso lo permette, tramite sondino o con il biberon, in attesa che il bambino sia in grado di alimentarsi direttamente al seno.
Che tale raccolta del latte risulti efficace è il presupposto principale che può permettere di continuare l'allattamento nel proseguo, quando le condizioni cliniche del bambino siano migliorate. Infatti, tanto più l'offerta materna di latte sarà elevata nelle prime settimane, tanto più potrà mantenersi stabile nel tempo.
È fondamentale che questa raccolta cominci subito dopo il parto e sia regolare (ogni due-tre ore almeno, durante il giorno) al fine di compensare il mancato stimolo della suzione diretta al seno e dare inizio ad una valida produzione di latte. Raccogliere il latte risulta importante anche perché la mamma si sente utile per il suo bambino, in quanto tale offerta rappresenta un contributo unico, che solo lei può dare.

Molte donne si demoralizzano perché pensano che il loro latte sia quantitativamente e qualitativamente insufficiente.
Nei primi giorni dopo il parto, in attesa che giunga la montata lattea, è normale che il latte prodotto sia poco (a volte solo alcune gocce gialle e dense): si tratta del colostro, molto ricco di fattori protettivi per il neonato. Trascorrerà qualche giorno ancora prima che le ripetute raccolte portino ad un aumento della quantità del latte prodotto.
Il risultato finale può dipendere da molti fattori tra i quali, non trascurabile, rientra la fatica e lo stress legato ai momenti più difficili.

È importante che la mamma raccolga il latte in un ambiente tranquillo e cerchi di rilassarsi. Può essere di aiuto avere un oggetto del proprio bambino vicino (ad esempio una sua fotografia), o raccogliere il latte vicino all'incubatrice, oppure respirare profondamente e concentrarsi sul lento e regolare flusso dell'aria che passa attraverso le proprie vie respiratorie. Gradualmente, nei giorni, raccogliere il proprio latte diventerà sempre più semplice ed automatico.

La possibilità di ottenere un'adeguata quantità di latte dipende dalla regolarità e dalla frequenza delle sedute di raccolta: tanto più frequenti sono le estrazioni del latte, tanto più ne viene prodotto.
È necessario, quindi, che la mamma raccolga il latte ogni 2-3 ore (almeno 8 volte al giorno), con un intervallo massimo notturno di 5-6 ore circa, cercando di rispettare il proprio ritmo del sonno. Inoltre, la raccolta deve avvenire fino all'ultima goccia. Se, invece, rimane del latte all'interno del seno, la produzione di nuovo latte viene inibita.
Può capitare che, in alcune giornate "particolarmente difficili", l'offerta di latte diminuisca: come già detto la preoccupazione per le condizioni del bambino, la fatica e lo stress possono incidere negativamente. Ebbene, anche in questi casi, se si insiste con raccolte frequenti e regolari, la produzione mammaria riprenderà in breve tempo.
Al fine di rilevare tempestivamente l'eventuale riduzione di produzione e poter valutare l'adeguatezza del ritmo di estrazione, è molto utile tenere sotto controllo la quantità estratta aiutandosi con un diario. Può aiutare anche la discussione del problema con il personale di assistenza, così da valutare insieme le possibili cause ed impostare una efficace strategia di recupero.

Quando si prevede un periodo di raccolta del latte superiore a 7-10 gg. è consigliabile utilizzare un tiralatte elettrico automatico, possibilmente di tipo professionale, che si può noleggiare presso negozi sanitari specializzati e farmacie. In alternativa, in farmacia si può acquistare un tiralatte elettrico automatico portatile.
Questi apparecchi, per le loro caratteristiche, garantiscono una modalità di raccolta che simula efficacemente la suzione del bambino, rendendo l'estrazione confortevole e rapida. È molto utile utilizzare un tiralatte elettrico dotato di kit di estrazione doppio, che permetta la raccolta contemporanea da entrambe le mammelle.
In questo modo il seno viene stimolato maggiormente tanto da ottenere maggiore quantità di latte impiegando la metà del tempo. Questa modalità diviene indispensabile quando si prevede di dover raccogliere il latte per un lungo periodo ed in abbondanti quantità, come accade ad esempio per i neonati gravemente pretermine, per quelli con gravi problemi chirurgici, o per i gemelli.

Presso il nostro Ospedale è possibile effettuare la raccolta del latte all'interno di alcuni locali appositi, forniti di tiralatte elettrici professionali. Essi sono situati nel padiglione Pio XII presso:

- Terapia Intensiva Neonatale-Immaturi;
- Chirurgia Neonatale;
- Lactarium (I sotterraneo).

Un altro tiralatte elettrico da utilizzare durante le ore notturne è stato collocato all'interno dell'alloggio riservato alle nutrici, dove vengono ospitate le madri non residenti a Roma durante la degenza del bambino. D'accordo con il personale di assistenza è anche possibile raccogliere il latte accanto al proprio bambino, utilizzando il tiralatte personale o quello del Servizi. Per accedere ai locali è necessario chiedere informazioni al personale delle Unità Operative, rispettando le procedure affisse al loro interno. È molto importante effettuare la raccolta del latte all'interno dell'Ospedale piuttosto che a casa, sia per poter rispettare la frequenza delle estrazioni durante la presenza della mamma in reparto, sia per nutrire il bambino con il latte "fresco", appena raccolto, che mantiene in pieno tutte le sue preziose proprietà.


  • A cura di: Guglielmo Salvatori
    Unità Operativa di Educazione Nutrizionale Neonatale e Blud
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 19 novembre 2019


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