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Nuovo Coronavirus: 10 cose da sapere

Come si trasmette, qual è stata l'origine dell'infezione, quando rivolgersi al medico: 10 cose da sapere su SARS-CoV-2 e COVID-19 

Il 9 gennaio 2020 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l'esistenza di un nuovo ceppo di Coronavirus, mai incontrato prima nell'uomo: il SARS-CoV-2. Il nuovo virus è stato identificato in Cina e fa parte della stessa famiglia dei virus che causano la Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS) e la Sindrome Respiratoria Mediorientale (MERS). Il SARS-CoV-2 è responsabile dei casi di COVID-19, sigla decisa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per indicare la malattia causata dal nuovo Coronavirus cinese ("CO" per "corona", "VI" per virus e "D" per "disease", che vuol dire "malattia" in inglese).

Il pericolo maggiore del nuovo Coronavirus deriva dalla sua capacità di trasmettersi da uomo a uomo per via aerea, confermata dalla Organizzazione Mondiale della Salute. Il SARS-CoV-2 si trasmette tramite le goccioline di saliva emesse nell'aria con la tosse, starnuto o semplicemente parlando.
Le goccioline infette possono viaggiare nell’aria ed essere inalate con il respiro fino a circa 2 – 2,5 metri di distanza. Le mascherine di protezione sono il mezzo meccanico più efficace per prevenire il contagio. Le nuove varianti del coronavirus SARS CoV-2 comparse nel 2021 sono molto più contagiose dell’iniziale virus cinese.

Si pensa che il contagio sia partito da animali infetti, in particolare dai pipistrelli. Molte delle persone che si sono ammalate all'inizio lavoravano o facevano spesso la spesa in un mercato della città cinese di Wuhan, dove si vendono anche animali vivi e appena macellati.

Il numero di casi segnalati e di Paesi coinvolti viene riportato e aggiornato costantemente dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Ad aprile 2022 si calcolano oltre mezzo miliardo di infezioni e più di 6 milioni di morti.

In seguito allo scoppio dell'epidemia, molte città cinesi sono state messe in quarantena. In seguito è stato necessario rinchiudere a casa (lockdown) i cittadini di molti paesi del mondo per evitare la diffusione del contagio. Solo in seguito – dopo l’avvio delle vaccinazioni anticovid ripetute nel tempo – è stata possibile una graduale e ancora incompleta ripresa della normale vita sociale.

Il virus è rapidamente arrivato al di fuori della Cina, diffondendosi dapprima in Paesi Asiatici come Giappone, Corea del Sud, Thailandia e Vietnam e successivamente in tutto il mondo. Non esistono Paesi dove non siano stati riportati casi di infezione.

I sintomi sono molto simili a quelli dell'influenza: tosse, febbre, a volte diarrea, difficoltà respiratorie e, in alcuni casi, polmonite. Nei casi più gravi si può andare incontro a insufficienza di molti organi ed apparati che può essere letale.

Alcune persone sembrano soffrire solo di una forma lieve di COVID-19, mentre altre – specie i malati e gli anziani – presentano forme molto più gravi. Questo rende difficile stabilire con certezza il numero reale di persone infette.

Esistono dal 2022 antivirali e farmaci in grado di prevenire le forme gravi della COVID-19 Questi devono però essere assunti molto precocemente dopo l’inizio dell’infezione. Si tratta di un'infezione virale, quindi gli antibiotici non servono a nulla. I malati vengono ricoverati in ospedale, in isolamento, gli vengono somministrati liquidi e vengono adottati i trattamenti più idonei per l'insufficienza respiratoria e degli altri organi.

Per evitare il contagio si consiglia innanzitutto di sottoporsi alla vaccinazione effettuando tutte e tre le dosi previste.
Questa procedura è altamente efficace per evitare la malattia anche se a volte non evita il contagio, soprattutto con le attuali varianti assai contagiose.
Vale sempre la raccomandazione di lavarsi spesso le mani, di starnutire e tossire in fazzoletti usa e getta, di evitare il contatto con persone che presentano sintomi sospetti. Indossare sempre la mascherina protettiva all’interno dei luoghi chiusi e affollati.

Per evitare il contagio si consiglia di lavarsi spesso le mani, di starnutire e tossire in fazzoletti usa e getta, di evitare il contatto troppo ravvicinato con gli altri.

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ATTENZIONE
Se tu o i tuoi conviventi avete sintomi del COVID-19, resta in casa e chiama subito il tuo pediatra di libera scelta o il tuo medico di medicina generale. Altrimenti, chiama uno dei numeri di emergenza regionali indicati sul sito del Ministero della Salute.

 

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  • A cura di: Guido Castelli Gattinara
    Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 13  Maggio 2022 


 
 

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