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Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2023-2025

Attualmente è in vigore il nuovo Piano nazionale di prevenzione vaccinale (PNPV) 2023-2025 

Il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025, approvato a fine agosto scorso, ha lo scopo di armonizzare le strategie vaccinali nel Paese e garantire a tutta la popolazione i vantaggi delle vaccinazioni.

Attraverso il Calendario Nazionale Vaccinazioni, elaborato da una commissione di esperti dell’Istituto Superiore di Sanità e delle più importanti Società scientifiche che si occupano di pediatria e di prevenzione delle malattie, il PNPV indica la cronologia raccomandata per la somministrazione dei vaccini.

Il Calendario stabilisce i tempi per la somministrazione dei vaccini, che si basano:

Sulle caratteristiche del vaccino;

  • Sulla probabilità che una malattia si verifichi a una certa età;
  • Sull'età;
  • Sullo stato immunitario del bambino o dell’adolescente. 

Questi aspetti, insieme alla necessità di mantenere un fronte compatto di popolazione immune dalla malattia (immunità di gruppo o di gregge), spiegano perché è importante aderire il più strettamente possibile al calendario raccomandato.

Alcuni vaccini richiedono più di una somministrazione per fornire una protezione adeguata e persistente nel tempo, mentre altri sono in grado di garantire un’elevata protezione per tutta la vita con una singola somministrazione.

Una delle principali novità introdotte dal PNPV è la predisposizione del Calendario vaccinale come documento distinto e, quindi, facilmente aggiornabile in base ai futuri scenari epidemiologici, alle nuove evidenze scientifiche e alle innovazioni legate all’introduzione di nuovi prodotti vaccinali.

Il nuovo Calendario, insieme alle vaccinazioni offerte attivamente e gratuitamente per fascia d'età, indica anche le vaccinazioni raccomandate a particolari categorie a rischio (per condizione medica, esposizione professionale, vulnerabilità sociale ed economica) e comprende le raccomandazioni per i vaccini anti-SARS-CoV-2/COVID-19 e la vaccinazione antinfluenzale.

Dal 2020 viene fornito gratuitamente ai bambini sotto i 6 anni, e fortemente raccomandato, il vaccino contro l’influenza in quanto i più piccoli sono spesso ‘portatori’ dell’infezione nelle famiglie e poiché i sintomi dell’influenza sono sovrapponibili ai sintomi del COVID-19.

L’ampliamento della lista delle vaccinazioni raccomandate per l’infanzia, come l’introduzione della vaccinazione antimeningococcica contro i ceppi dei gruppi A, C, Y, W135 fin dal compimento del primo anno di vita, è uno degli strumenti più potenti di difesa della popolazione, e ha permesso in tutti i Paesi – e ancor più in Europa – un’enorme riduzione della mortalità e delle malattie infantili.

Si calcola infatti che i vaccini nel mondo salvino cinque vite ogni minuto, ovvero 7.200 vite ogni giorno, e che evitino oltre 2.500.000 morti ogni anno.  I vaccini sono dunque l'intervento medico a basso costo che più di tutti ha cambiato la nostra salute.

Nel Piano vengono anche individuate alcune aree prioritarie di azione, con un’attenzione particolare agli indicatori di monitoraggio, agli interventi nelle aree di mancato raggiungimento dei valori target delle coperture vaccinali e di quelle che hanno registrato criticità nell’offerta vaccinale destinata ad adolescenti e adulti.

In particolare, viene ampliata l’offerta gratuita e attiva della prevenzione delle infezioni da papillomavirus sia nelle femmine (fino a 26 anni) che nei maschi (fino a 18 anni).

  • Mantenere lo stato polio free;
  • Raggiungere e mantenere l’eliminazione di morbillo e rosolia;
  • Rafforzare la prevenzione del cancro della cervice uterina e delle altre malattie HPV correlate;
  • Raggiungere e mantenere le coperture vaccinali target rafforzando reti e percorsi per le vaccinazioni;
  • Promuovere le vaccinazioni nei gruppi ad alto rischio per patologia;
  • Ridurre le diseguaglianze e intervenire su gruppi di popolazione poco raggiungibili e con bassa copertura;
  • Completare l’informatizzazione dell’anagrafe vaccinale mettendo a regime l’anagrafe vaccinale nazionale;
  • Migliorare la sorveglianza delle malattie prevenibili da vaccino;
  • Rafforzare la comunicazione in campo vaccinale;
  • Promuovere nei professionisti sanitari la cultura delle vaccinazioni e la formazione in vaccinologia.

L'obiettivo è quindi duplice: proteggere ogni singolo individuo dal rischio di contrarre determinate infezioni e dalle loro possibili conseguenze, e in generale, ridurre la circolazione di patogeni trasmissibili da persona a persona in una comunità, e quindi contrastare possibili epidemie.

I mesi e anni di vita si intendono compiuti: la 1° dose DTaP-IPV-HBV-Hib può essere offerta a partire da 2 mesi compiuti, al 61° gg. di vita.

 

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  • A cura di: Guido Castelli Gattinara
    Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente
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Ultimo Aggiornamento: 03  Novembre 2023 


 
 

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