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Dipendenze nel bambino e nel ragazzo

Compulsione verso l'uso di sostanze come droghe e alcol con fenomeni di astinenza e di tolleranza, vale a dire necessità costante di aumentare la quantità di sostanza assunta 

In alcune persone che abusano di sostanze come droghe e alcol, si viene a determinare una dipendenza caratterizzata da compulsione verso il consumo di tali sostanze e da perdita di controllo, a volte con conseguenze fisiche e psichiche legate all'uso, come ad esempio l'intossicazione, o alla sospensione dell'uso, come l'astinenza.

L'abuso di sostanze è un comportamento caratterizzato da effetti negativi sul piano psicologico, sociale e relazionale derivanti dall'uso frequente di tali sostanze psicoattive. 

Recentemente si sono diffuse nel mercato globale della droga le cosiddette “Nuove Sostanze Psicoattive (NPS)”, molto utilizzate dagli adolescenti. Tali sostanze rappresentano una minaccia per la salute pubblica, in quanto a causa dell’elevato numero di sostanze che circolano liberatamene, risultano complesse le fasi di analisi, identificazione e monitoraggio.

Le principali Nuove Sostanze Psicoattive (NSP) possono essere raggruppate nelle seguenti categorie: cannabinoidi sintetici (spice drugs), catinoni sintetici e oppioidi sintetici (fentanili).

Negli ultimi anni l'oggetto della dipendenza si è allargato, non limitandosi più alle sole droghe (in senso farmacologico) ma anche a comportamenti compulsivi come il gioco d'azzardo, i videogiochi ed altri che, nel complesso, costituiscono importanti fattori di rischio per la salute pubblica.

I fattori che influenzano la possibile evoluzione dall'uso alla dipendenza sono complessi. 

Soprattutto durante l’adolescenza, l’influenza del fenomeno della socializzazione risulta determinante ed influente. Ma anche in questo caso, come in molte malattie in medicina, si riconosce una causa multifattoriale.

Infatti, oltre ai fattori ambientali, si considerano determinanti almeno altri 2 fattori: quello legato alle caratteristiche (biologiche e personali) dell’adolescente e quello legato alle caratteristiche (chimiche) della sostanza.

I tre sintomi che accomunano tutti i tipi di dipendenza sono:

  • Il desiderio improvviso e incontrollabile di assumere la sostanza;
  • L'astinenza, cioè la sensazione di irrequietezza associata a sintomi fisici e psicologici in caso di impossibilità ad assumerla;
  • La tolleranza, vale a dire la necessità di aumentare progressivamente la quantità di sostanza assunta. 

L'uso ripetuto di sostanze psicoattive raccontato dal paziente o da chi gli sta intorno è di per se stesso diagnostico. Per distinguere l'uso dall'abuso e l'abuso dalla dipendenza è importante valutare la comparsa dei comportamenti caratteristici (desiderio improvviso, astinenza e tolleranza) e quanto tali comportamenti compromettano il funzionamento globale del paziente.

Gli interventi integrati sono quelli che consentono di avere i migliori risultati. Di fatto, qualsiasi progetto di trattamento dei disturbi da abuso di sostanze non può realizzarsi senza il coinvolgimento (sia in fase diagnostica sia in fase terapeutica) sia del paziente sia del suo ambiente.

In tal senso sono fondamentali i percorsi di psicoterapia individuale e familiare, il sostegno con farmaci che riducono il cosiddetto craving (desiderio improvviso e incontrollabile di assumere la sostanza psicoattiva) e, nei casi più ostinati, l'inserimento in comunità terapeutiche. 

Tuttavia è necessario sottolineare che le Nuove Sostanze Psicoattive (NSP) possono causare dipendenze patologiche atipiche e più difficili da trattare. L’assenza di farmaci sostitutivi, infatti, complica la fase iniziale di disintossicazione e quindi quella di trattamento.

Il benessere psicofisico e l'integrazione sociale rappresentano il cardine della prevenzione. Un percorso di psicoterapia nei pazienti più fragili (per caratteristiche personologiche e/o per familiarità) può essere utile.

La previsione sul probabile andamento di questo disturbo dipende strettamente dalla capacità dell'individuo e del suo ambiente di attivare risorse in grado di sostenere l'allontanamento dalla sostanza. La motivazione, come spesso accade, rappresenta il fattore principale da sostenere e da alimentare.

 

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  • A cura di: Roberto Averna
    Unità Operativa di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 18  Ottobre 2023 


 
 

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