>

SARS-CoV-2 e bambini: cosa c'è da sapere sul contagio

L'infezione da SARS-CoV-2 nei bambini 

Il SARS-CoV-2 – come sappiamo, colpisce anche i bambini. Come è noto anche nei bambini infettati dal virus si hanno nella maggior parte dei casi delle forme lievi di COVID-19, ma possono esserci anche forme clinicamente gravi, che rendono necessario il ricovero.

Quando una malattia infettiva comincia a circolare, sono moltissime le persone contagiate, quelle che "prendono il virus". Sono moltissime soprattutto quando il virus è totalmente nuovo, come è accaduto appunto nel caso del SARS-CoV-2.

Quando il virus ha già circolato, come succede ogni anno per l'influenza stagionale, il contagio è ridotto e ostacolato dalle molte persone, adulti e bambini, che hanno già incontrato il virus negli anni precedenti o che sono state vaccinate.

Queste persone hanno sviluppato una risposta immunitaria difensiva. In altre parole, hanno prodotto anticorpi che permettono loro di riconoscere il virus quando lo incontrano e di bloccarlo.

In questo modo, non evitano soltanto di venire contagiati ma rallentano anche la circolazione del virus funzionando come un vero e proprio ostacolo: arrestano il virus che, per circolare, deve cercare altre strade. E spesso non le trova e si perde.

Ma contagio non significa malattia. Tanto meno malattia grave. In primo luogo, il nostro sistema immunitario, anche se incontra un virus per la prima volta e non è stato vaccinato, ha comunque meccanismi di difesa che prendono il nome di "immunità naturale" o "immunità innata".

Nel passato, quando non c'erano ancora né vaccini né medicine realmente efficaci, le terribili epidemie di peste descritte dal Manzoni nei "Promessi sposi" contagiavano un po' tutti ma la maggior parte della popolazione non prendeva la peste o la superava. Si difendeva con l'"immunità innata". 

Certo, una volta contagiati, adulti e bambini possono trasmettere il virus agli altri. Insomma, sono contagiosi: per questo motivo, vengono messi in isolamento “fiduciario” se positivi a un tampone nasofaringeo antigenico o molecolare; si usa invece la misura dell’”autosorveglianza" che viene applicata a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2.

Il Ministero della Salute attualmente, ha stabilito che l’isolamento fiduciario è di 5 giorni per i casi che sono sempre stati asintomatici oppure sono stati dapprima sintomatici ma risultano asintomatici da almeno 2 giorni, a prescindere dall’effettuazione di un tampone nasofaringeo che risulti negativo, al termine del periodo.

Per i casi che sono sempre stati asintomatici l’isolamento può terminare anche prima dei 5 giorni qualora un test antigenico o molecolare effettuato presso struttura sanitaria/farmacia risulti negativo.

Per i casi in soggetti immunodepressi, l’isolamento può terminare dopo un periodo minimo di 5 giorni, ma sempre a seguito di un test antigenico o molecolare con risultato negativo.

Per i cittadini che abbiano fatto ingresso in Italia dalla Repubblica Popolare Cinese nei 7 giorni precedenti il primo test positivo, l’isolamento potrà terminare dopo un periodo minimo di 5 giorni dal primo test positivo, se asintomatici da almeno 2 giorni e negativi a un test antigenico o molecolare.

In caso di positività persistente, invece si può interrompere l’isolamento al termine del 14° giorno dal primo tampone positivo, a prescindere dall’effettuazione del test.

È obbligatorio, al termine dell’isolamento, l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 fino al decimo giorno dall’inizio della sintomatologia o dal primo test positivo (nel caso degli asintomatici), ed è comunque raccomandato di evitare persone ad alto rischio e/o ambienti affollati. Queste precauzioni possono essere interrotte in caso di negatività a un test antigenico o molecolare.

L’autosorveglianza anche essa è una misura che serve a limitare il rischio di contagio, è un periodo di tempo durante il quale è obbligatorio indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto.

Se durante questo periodo si manifestano sintomi che suggeriscono una possibile infezione da SARS-Cov-2, è raccomandato eseguire immediatamente un test antigenico o molecolare per la rilevazione del SARS-CoV-2. Qualora positivi al test di controllo occorre rispettare l’isolamento.

Naturalmente, sono contagiosi anche i bambini e gli adulti che hanno sintomi molto lievi o che sembrano non aver sintomi.

Magari hanno solo malessere, un lieve raffreddore e qualche linea di febbre. Ma possono contagiare gli altri. Quel che può venire dopo, la malattia e la sua gravità, dipendono anche loro dal sistema immunitario.

È certamente un sistema immunitario debole a permettere che la malattia si aggravi in alcuni anziani, soprattutto se ulteriormente indeboliti da altre malattie.

Sfoglia online lo speciale di 'A scuola di salute' dedicato al Nuovo Coronavirus:

Sfoglia online il Percorso di Cura e Salute sul Nuovo Coronavirus:

 

ATTENZIONE
Se tu o i tuoi conviventi avete sintomi del COVID-19, resta in casa e chiama subito il tuo pediatra di libera scelta o il tuo medico di medicina generale. Altrimenti, chiama uno dei numeri di emergenza regionali indicati sul sito del Ministero della Salute.

 

Iscriviti alla newsletter per ricevere i consigli degli specialisti del Bambino Gesù.


  • A cura di: Serena Sinibaldi
    Unità Operativa di Pediatria Multispecialistica
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 20  Febbraio 2023 


 
 

COME POSSIAMO AIUTARTI?

 

CENTRALINO

  (+39) 06 6859 1

PRENOTAZIONI (CUP)

 (+39) 06 6818 1
Lunedì - Venerdì, 8.00 - 16.00
Sabato, 8.00 - 12.45

PRENOTAZIONI ONLINE


URP

Informazioni, segnalazioni e reclami  (+39) 06 6859 4888
Lunedì - Venerdì, 8.00 - 16.00
  urp@opbg.net


UFFICIO STAMPA

 (+39) 06 6859 2612   ufficiostampa@opbg.net

REDAZIONE ONLINE

  redazione@opbg.net

DONAZIONI

  (+39) 06 6859 2946   info.fond@opbg.net

LAVORA CON NOI

  lavoraconnoi@opbg.net

VIGILANZA

  (+39) 06 6859 2460
Tutti i giorni, 24 ore su 24

  vigilanza@opbg.net