
Fino a 6 mesi è bene che il bambino si nutra esclusivamente con il latte della mamma oppure, se manca, con il latte artificiale. Tutti i bambini nascono con un riflesso che fa loro spingere la lingua in fuori quando la bocca viene a contatto con qualcosa di solido. Quindi il bambino spingerà in fuori con la lingua il cucchiaio o qualunque altro strumento si tenti di infilargli in bocca.
Questo riflesso scompare gradualmente tra il quarto e il quinto mese di vita: a circa sei mesi è pronto per la prima pappa.
Iniziate con una pappa semisolida per abituarlo a un cibo non più liquido. Importante abituarlo a mangiare con il cucchiaino senza infilare la minestrina nel biberon. Somministrare gradualmente tutti i cibi senza escluderne alcuni (pesce, uova, formaggi…). Per evitare il soffocamento, assicuratevi che tutto ciò che date al bambino sia morbido, facile da ingoiare e tagliato in piccoli pezzi.
È importante che il bambino si abitui mangiare stando seduto, a prendere il cibo dal cucchiaio, riposare tra un boccone e l'altro e fermarsi quando è pieno. Le prime esperienze aiutano il bambino ad acquisire buone abitudini alimentari per tutta la vita.
Vanno incoraggiati i pasti in famiglia fin dall’inizio: quando è possibile, tutta la famiglia dovrebbe mangiare insieme. Gli studi hanno mostrato che cenare insieme regolarmente come una famiglia ha effetti positivi sullo sviluppo dei bambini.
Ma lo svezzamento o alimentazione complementare ha un significato ben più importante: il bambino abbandona gradualmente la "simbiosi" con la mamma – una sorta di paradiso terrestre – e imbocca la via dell'indipendenza.
Inizia a sperimentare cibi diversi e sapori particolari, a giocare col cibo e nutrirsi da solo, acquisire nutrienti indispensabili (es. il ferro), andare verso l'emancipazione e la scoperta del mondo. La mamma nel frattempo lo accompagna a ‘diventare grande’.
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