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Tacrolimus

Adoport, Advagraf, Envarsus, Prograf, Tacni.

Il Tacrolimus è un farmaco immunosoppressore indicato per la profilassi del rigetto da trapianto nei pazienti che ricevono trapianto da donatore di fegato, rene o cuore.

Si usa anche per il trattamento del rigetto resistente ad altri medicinali immunosoppressori.

Il Tacrolimus riduce la risposta immunitaria evitando il rigetto dell'organo trapiantato.

  • Capsule da 0.5 mg, 0.75 mg, 1 mg, 2 mg, 5 mg;
  • Capsule a rilascio prolungato da 0.5 mg, 0.75 mg, 1 mg, 3 mg, 4 mg, 5 mg. 

Spetta al medico stabilire di quanto farmaco ha bisogno il bambino e per quante volte al giorno. Per far sì che il medicinale abbia l'effetto voluto, è importantissimo seguire scrupolosamente la prescrizione del medico

È consigliabile somministrare la medicina tutti i giorni alle stesse ore per ricordarsene più facilmente e non dimenticare una dose. 

Capsule
Le capsule di Tacrolimus devono essere deglutite intere con un bicchiere d'acqua, un succo di frutta o del latte. Il bambino non deve masticare la capsula.

Le capsule possono essere aperte e il contenuto può essere disciolto in un bicchiere d'acqua, o con una piccola quantità di cibo morbido (come miele, marmellata o yogurt). Il bambino deve ingoiare tutto subito.

Si deve porre attenzione a non inalare la polvere dalla capsula. Bisogna lavarsi accuratamente le mani dopo aver maneggiato le capsule e lavare qualsiasi altro oggetto con cui la polvere sia venuta a contatto. 

Capsule a rilascio prolungato
Le capsule a rilascio prolungato di Tacrolimus non devono essere aperte perché questo porterebbe a un a perdita di efficacia.

Le capsule rigide e le capsule a rilascio prolungato di Tacrolimus contengono lattosio, e bisogna porre particolare attenzione ai pazienti con problemi ereditari, sia pur rari, quali intolleranza al galattosio, oppure malassorbimento di glucosio e galattosio.

Per ottimizzare l'assorbimento del farmaco è bene far assumere al bambino il Tacrolimus a stomaco vuoto (1 ora prima o 2-3 ore dopo i pasti).
Non somministrare il farmaco se il bambino è allergico al Tacrolimus o ad uno dei suoi eccipienti. 

Il Tacrolimus inizia a fare effetto immediatamente, anche se non si nota nessun cambiamento nell'aspetto o nel comportamento del bambino. 

Se il bambino ha un'eruzione cutanea, prurito, ha problemi di respirazione o sembra senza fiato o il viso, la gola, le labbra e la lingua iniziano a gonfiarsi, può trattarsi di un'allergia al Tacrolimus.

Se si manifestano questi sintomi si deve portare il bambino in ospedale o chiamare immediatamente un'ambulanza.

Se il bambino ha dolore facendo pipì o fa meno urina del solito, bisogna contattare immediatamente il medico o recarsi in ospedale poiché il bambino potrebbe avere un problema renale.
Il bambino può avere diarrea, indigestione, nausea o vomito.

Questi effetti di solito si esauriscono quando il bambino si abitua al farmaco. Se questi sintomi non si risolvono dopo una settimana, bisogna contattare il medico.

Il bambino inoltre può avere vertigini, sembrare confuso, ansioso o depresso, può avere difficoltà a dormire, visione offuscata (sfocata) o problemi di udito, crampi muscolari, dolori alle articolazioni e si può verificare anche perdita di capelli.

Può essere pericoloso somministrare una dose eccessiva di Tacrolimus.

Se si pensa di aver somministrato al bambino una dose alta di farmaco, bisogna contattare il medico o recarsi in ospedale.

Sono stati segnalati diversi casi di sovradosaggio accidentale, i cui sintomi possono essere: tremore, cefalea, nausea e vomito, infezioni, orticaria, letargia (sonnolenza).

È sempre bene riferire al medico se il bambino sta assumendo altri farmaci per evitare interazioni con potenziali effetti indesiderati o perdita di efficacia del farmaco.

Ci sono alcuni medicinali che non devono essere assunti insieme al Tacrolimus: in alcuni casi, la dose di Tacrolimus o dell'altro medicinale potrebbero richiedere un aggiustamento di dosaggio.
Ci sono vari effetti che derivano dall'interazione dei farmaci con il Tacrolimus.

La somministrazione contemporanea di ketoconazolo, fluconazolo, itraconazolo e voriconazolo, eritromicina, ritonavir, nelfinavir, saquinavir, telaprevir, boceprevir, anti-infiammatori non steroidei, anticoagulanti orali oppure antidiabetici orali può determinare un aumento della concentrazione di Tacrolimus nel sangue.

L'uso concomitante di queste sostanze può determinare la necessità di ridurre le dosi di Tacrolimus nella quasi totalità dei pazienti.

È stato segnalato che il succo di pompelmo provoca un aumento dei livelli di Tacrolimus nel sangue e va quindi evitato. Lansoprazolo e ciclosporina possono potenzialmente aumentare le concentrazioni di Tacrolimus nel sangue.

La somministrazione contemporanea di alcuni farmaci può provocare una diminuzione dei livelli sanguigni di Tacrolimus: Rifampicina, Fenitoina o Erba di San Giovanni (Hypericum Perforatum), fenobarbital, corticosteroidi (prednisolone o di metilprednisolone), Carbamazepina, Metamizolo.

A sua volta, la somministrazione di Tacrolimus può modificare la concentrazione nel sangue di alcuni farmaci come ciclosporina, contraccettivi a base di steroidi, pentobarbital e fenazone.

L'uso concomitante di Tacrolimus con medicinali noti per i loro effetti nefrotossici o neurotossici può aumentare questi effetti collaterali (es. Vancomicina, Sulfametossazolo/Trimetoprim, farmaci antinfiammatori non steroidei, Ganciclovir o Aciclovir, Amfotericina B e Ibuprofene, Amiloride, Triamterene, Spironolattone).

I vaccini possono risultare meno efficaci se somministrati durante la terapia con farmaci immunosoppressori come il Tacrolimus.
Per avere un quadro completo delle interazioni è necessario leggere attentamente il foglietto illustrativo nella sezione dove sono riportate tutte le interazioni farmacologiche.

Se di solito il bambino assume Tacrolimus due volte al giorno e ci si ricorda fino a 6 ore dopo di aver saltato una dose, si può somministrare al bambino la dose dimenticata.

Ad esempio, se di solito assume una dose intorno alle 7:00 del mattino, si può somministrare la dose dimenticata in qualsiasi momento fino alle 13:00.

Se ci si ricorda di non aver somministrato la medicina dopo quell'ora, non somministrare la dose dimenticata ma attendere fino alla dose successiva.

Se di solito il bambino assume Tacrolimus una volta al giorno si può somministrare la dose dimenticata a patto che non siano trascorse più di 12 ore dall'orario previsto.

Attenzione: non somministrare mai una doppia dose di Tacrolimus.

Se il bambino vomita entro 30 minuti dall'assunzione della Tacrolimus, è necessario somministrare nuovamente la dose.

Se il bambino vomita dopo 30 minuti dall'assunzione della Tacrolimus, si può aspettare la somministrazione della dose successiva. 

Il Tacrolimus è un farmaco che passa nel latte materno. Pertanto, va usato solo nei casi di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico.

Sono stati osservati errori di terapia, tra i quali la sostituzione involontaria o non intenzionale delle capsule rigide e a rilascio prolungato di Tacrolimus.

Questo ha determinato l'insorgenza di gravi reazioni avverse, incluso il rigetto del trapianto, o di altri effetti indesiderati che possono essere la conseguenza di una sotto o sovraesposizione al Tacrolimus.

I bambini devono essere mantenuti in terapia con una sola formulazione di Tacrolimus con il corrispondente schema terapeutico giornaliero.

Eventuali cambi della formulazione o della posologia devono essere effettuati solo sotto l'attenta supervisione del Centro di trapiantologia che segue il bambino.

Le capsule rigide e le capsule a rilascio prolungato di Tacrolimus devono essere conservate nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidità. Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.

È opportuno conservare il farmaco in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce. Non utilizzare il farmaco oltre la data di scadenza riportata. Tenere in un luogo non accessibile ai bambini. Conservare il farmaco nella confezione originale assieme al foglio illustrativo.

 

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  • A cura di: Tiziana Corsetti, Luigi Bellante, Arturo Maria Greco

    Unità Operativa Complessa di Farmacia Ospedaliera

  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 11  Luglio 2023 


 
 

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