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Trasfusione di concentrati eritrocitari

Le indicazioni per la trasfusione nei neonati e nei pazienti pediatrici 

I concentrati eritrocitari sono globuli rossi, ottenuti dalla donazione di sangue intero, che attraverso delle specifiche lavorazioni vengono separati dagli altri componenti del sangue, poi concentrati e risospesi in soluzioni (un liquido) che ne consentono la conservazione.

I concentrati eritrocitari possono essere così utilizzati nella cura sia dei pazienti pediatrici che di quelli adulti.

Il processo di concentrazione, cui sono sottoposti i globuli rossi presenti nei concentrati eritrocitari, consente di ottenere unità (sacca di sangue) con un ematocrito (concentrazione o Ht), cioè il rapporto tra la parte di cellule del sangue (globuli rossi, bianchi e piastrine) e quella liquida (plasma) superiore rispetto a quello del sangue intero normale, e compreso tra 65-75%.
Ciascuna unità deve, inoltre, contenere una quantità minima di emoglobina (Hb) di almeno 45 grammi.

Durante le specifiche lavorazioni a cui è sottoposto il sangue prima di divenire un concentrato eritrocitario di globuli rossi, viene effettuata la 'leucodeplezione', che consente di rimuovere il 99.9% dei globuli bianchi e di ridurre, in questo modo, il rischio di trasmissione di infezioni (ad esempio il citomegalovirus – CMV), il rischio di immunizzazione per gli antigeni del sistema HLA e di reazioni febbrili legate alla trasfusione.

In casi selezionati, i concentrati eritrocitari possono essere sottoposti a processo di irradiazione, mediante l’esposizione a una dose minima di radiazioni di 2.500 cGy. Ciò consente di inattivare i linfociti residui contenuti nell’unità di sangue dei concentrati eritrocitari e di prevenire così la "reazione del trapianto (il sangue) contro l'ospite (il ricevente) o TA-GVHD (graft versus host disease transfusion associated), una grave complicanza della trasfusione che può svilupparsi nei pazienti fortemente immunodepressi, come quelli sottoposti a chemioterapie mielosoppressive (nella cura delle leucemie) o che ricevono un trapianto di cellule staminali.

Le indicazioni alla trasfusione di concentrati eritrocitari nei bambini sono simili a quelle degli adulti, ovvero la necessità di aumentare rapidamente l’apporto di ossigeno ai tessuti, quando nell’organismo la concentrazione di emoglobina (il trasportatore di ossigeno contenuto nei globuli rossi) è molto ridotta, o il consumo di ossigeno aumentato, in presenza di meccanismi di compensazione fisiologica inadeguata.

In caso di trasfusione è sempre importante valutare fattori quali l’intensità dell’anemia, lo stato di salute del paziente, la presenza e natura delle condizioni di malattia sottostanti.

Infatti, per la maggior parte dei pazienti, è sufficiente adottare una strategia trasfusionale restrittiva, cioè dare meno sangue mantenendo un livello di Hb più basso, piuttosto che una strategia trasfusionale liberale, cioè somministrare più sangue per mantenere un livello di Hb più alto.

Nei neonati, le ragioni comuni per la trasfusione di concentrati eritrocitari includono la Malattia Emolitica del Neonato (MEN), la perdita di sangue perinatale, l'anemia della prematurità e i prelievi di sangue ripetuti, necessari per i test di laboratorio.

Nei lattanti e nei bambini, la trasfusione è spesso necessaria per anemie con compromissione cardiopolmonare (p.e. shock emodinamicamente instabile e/o grave ipossiemia).
In questo contesto, la necessità di trasfusione è determinata da parametri clinici generali piuttosto che dal livello di Hb del paziente, anche se la trasfusione è raramente indicata se l'Hb è maggiore di10 g/dL.

Per la maggior parte dei pazienti pediatrici ospedalizzati emodinamicamente stabili (cioè senza grave compromissione della circolazione anche se con malattie cardiovascolari), il livello minimo di emoglobina per la prescrizione di una trasfusione dovrebbe essere pari o inferiore a 7 g/dL.

In generale, la trasfusione deve essere garantita per valori di Hb inferiori a 5 g/dL, poiché la mortalità e il rischio di esiti avversi è notevolmente aumentato con questo grado di anemia.

Hb(g/dL) Ht (%) Strategia trasfusionale
<5 < 15 Trasfondere sempre
6-10 18-30 Trasfondere sulla base della clinica del paziente
>10 > 30% Trasfusione raramente necessaria

Volume da trasfondere e tempo di trasfusione

Il volume di concentrati eritrocitari da trasfondere nel paziente pediatrico è di 10-20 ml/kg. Per tale ragione è necessario distinguere tra i pazienti con peso inferiore e superiore ai 20 kg.

Peso del paziente Volume di CE da trasfondere Tempo trasfusione
Pazienti <20 kg 10-20 ml/kg* 2-4 ore
Pazienti >20 kg 1-2 unità# 2-4 ore

*Nei neonati il volume da trasfondere deve tener conto della seguente formula:

EC (ml) = Hct desiderato-Hct osservato   x VEN     

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                      Hct emazie concentrate

# Il volume di una unità standard è di circa 250-300 ml

 

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  • A cura di: Pierpaolo Berti e Gugliemo Trua
    Unità Operativa di Medicina Trasfusionale
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 08  Marzo 2022 


 
 

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