
Il vaccino contro l'influenza è un prodotto inattivato (non è vivo) o attenuato (non può dare la malattia) che viene messo a punto ogni anno in base ai ceppi virali circolanti.
La composizione del vaccino è uniforme ad ogni stagione influenzale in ragione della circolazione prevista dei virus influenzali. Alcuni di essi sono frammentati (si dicono split o a subunità), mentre un altro vaccino, utilizzato per gli anziani, viene detto adiuvato perché contiene una sostanza oleosa che ne aumenta l'efficacia.
Dal 2020 è autorizzato anche un vaccino antinfluenzale vivo attenuato (LAIV) quadrivalente che viene somministrato con spray intranasale, disponibile per bambini tra 2 e 18 anni. I ceppi influenzali del vaccino sono attenuati in modo da non causare influenza, e adattati in modo che si replichino nella mucosa nasale piuttosto che nel tratto respiratorio inferiore.
È un vaccino che si somministra di solito intramuscolo. La dose che viene somministrata (0,5 ml) è uguale per tutti, grandi e piccoli.
Il vaccino vivo attenuato è somministrato per spray nasale tramite un applicatore nasale monouso che somministra - con uno spruzzo - una dose da 0.1 ml in ogni narice. Una novità molto gradita dai bambini.
I bambini che ricevono per la prima volta la vaccinazione e che hanno meno di 9 anni dovrebbero ricevere 2 dosi. Successivamente, una dose è sufficiente a garantire la protezione.
Il vaccino antinfluenzale dovrebbe essere somministrato a tutti i bambini dai sei mesi ai sei anni di età e a tutte le persone che soffrono di malattie che potrebbero complicarsi a causa dell'influenza.
Di queste fanno parte le malattie croniche, quelle dell'apparato cardiocircolatorio, il diabete, l'insufficienza renale, le malattie del sangue, quelle del sistema immunitario, le malattie infiammatorie croniche, le malattie croniche del fegato.
Inoltre è indicato nei bambini che ricevono terapia prolungata con acido acetilsalicilico (la comune aspirina) e in previsione di importanti interventi chirurgici. Inoltre, la vaccinazione è indicata in gravidanza quando la donna durante il periodo influenzale si trovi al secondo o al terzo trimestre di gravidanza, e nelle persone di più di 65 anni.
Il vaccino antinfluenzale non può essere somministrato al di sotto di 6 mesi di età (e al di sotto dei 24 mesi per il Vaccino vivo attenuato LAIV). Come per gli altri vaccini, inoltre, è controindicato in caso di allergia a una delle componenti in esso contenute. Per il vaccino vivo attenuato LAIV si devono considerare le allergie gravi (anafilassi) alle proteine dell'uovo e alla gentamicina (un antibiotico di cui possono essere presenti tracce nel vaccino).
Per il solo vaccino vivo attenuato LAIV - come per altri vaccini vivi - la somministrazione viene sconsigliata nei bambini che presentano una compromissione immunitaria profonda, come per condizioni neoplastiche o terapia immunosoppressiva importante e protratta o terapia prolungata con acido acetilsalicilico (aspirina).
La vaccinazione viene invece rimandata in caso di malattia acuta di media o grave entità. Inoltre non dovrebbe essere somministrata in caso di pregressa malattia di Guillain Barré. I bambini allergici all'uovo possono tranquillamente ricevere la vaccinazione senza alcuna conseguenza.
Possono essere osservati sintomi lievi come reazioni nel sito di iniezione, talvolta febbre, dolori muscolari e malessere generale. Eccezionalmente può provocare reazioni allergiche gravi.
L'efficacia del vaccino può variare da stagione a stagione. Infatti, dal momento in cui la composizione del vaccino viene decisa fino alla distribuzione, i virus circolanti possono subire mutazioni che quindi non saranno contemplate nel vaccino disponibile. La vaccinazione è comunque molto efficace nel prevenire i ricoveri ospedalieri dall'influenza e le gravi manifestazioni causate da essa determinata.
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