L'accesso a internet degli adolescenti, e non solo, è fortemente trainato dagli smartphone, dispositivi di ultima generazione che hanno ormai sostituito i vecchi telefoni cellulari.
I bambini cominciano sempre prima a cimentarsi con i dispositivi digitali. Il dato più eclatante arriva dagli Stati Uniti dove il 92% dei bambini inizia a usarli già nel primo anno di vita e all’età di due anni li utilizza giornalmente.
In Italia 8 bambini su 10 tra i 3 e i 5 anni sanno usare il cellulare dei genitori e, in media, la maggior parte degli adolescenti trascorre dalle 3 alle 6 ore al giorno con lo smartphone, che viene persino usato a scuola durante le lezioni.
I rischi di un utilizzo inappropriato ed eccessivo dello smartphone sono numerosi e possono avere un impatto negativo su tutti gli aspetti di una persona: psichici, fisici e relazionali.
Tra i maggiori rischi, troviamo:
- Dipendenza: è favorita dal poter accedere allo smartphone ovunque e in qualsiasi momento della giornata; la dipendenza da internet è stata introdotta da Goldberg nel 1996 e poi categorizzata da Young nel 1998 in cinque differenti tipologie:
- Dipendenza da sesso virtuale;
- Dipendenza da relazioni virtuali;
- Dipendenza da eccesso di informazioni;
- Utilizzo compulsivo della rete: trading online, aste online, videopoker, scommesse online, shopping;
- Dipendenza da videogiochi: si manifesta con sbalzi d'umore, perdita di controllo, ansia e depressione se deprivato del suo utilizzo.
Le ricerche scientifiche evidenziano che la dipendenza da internet è frequentemente associata a numerosi disturbi e sintomi psichiatrici tra cui la dipendenza da sostanze, depressione, collera e ansia sociale;
- Isolamento sociale: Il fenomeno del ritiro sociale riguarda quegli adolescenti che, spesso, a partire da una fobia scolare, abbandonano le relazioni amicali e tutti i contatti sociali per rinchiudersi nella propria stanza riducendo al minimo le relazioni con persone reali per sostituirle spesso con una frenetica attività su internet che include l’interesse per i video giochi, la visione di film o serie, una serie di contatti virtuali. Il fenomeno si è manifestato inizialmente in Giappone, i cosiddetti Hikikomori, ma si sta ora diffondendo in tutto l’occidente Questo fenomeno in Italia, riguarda soprattutto i maschi tra i 14 ai 30 anni che trascorrono su internet oltre 12 ore al giorno;
- Disturbi del Sonno: l'uso dello smartphone prima di dormire ha un impatto negativo sul ritmo circadiano del sonno perché causa eccitazione e difficoltà ad addormentarsi. Una quantità insufficiente o una scarsa qualità di sonno si ripercuotono sul benessere psicofisico e sulle capacità mnesico-cognitive, inficiando quindi anche la resa scolastica. Bisogna, inoltre, considerare la correlazione tra una scarsa qualità e durata del sonno e l’insorgenza di malattie cardiovascolari, alterazioni metaboliche, diabete, depressione, disturbi ossessivo-compulsivi e propensione all’abuso di alcol e sostanze;
- Comportamenti pericolosi: un utilizzo improprio dello smartphone da parte dei ragazzi impegnati ad ascoltare musica, giocare o rispondere ai messaggi mentre camminano o attraversano la strada può esporli al rischio di pericolosi incidenti;
- Vista: L'uso continuo dello smartphone può causare:
- Secchezza oculare (sensazione di corpo estraneo nell'occhio e bruciore);
- Fatica oculare;
- Abbagliamento;
- Irritazione.
- Muscoli: dolori articolari e muscolari, specialmente a collo e spalle, nelle persone “iperconnesse”, ovvero quelle persone che vi trascorrono più di 5 ore al giorno.
Tuttavia, l’uso degli smartphone non è da demonizzare infatti ha anche molti effetti positivi:
- Permettono di comunicare con chiunque e in qualsiasi momento senza costringere la persona a rimanere ferma in un luogo;
- Sono una fonte di intrattenimento;
- Possono essere utili nelle attività di studio e di lavoro.
In conclusione, ciò che è importante e che fa la differenza è il tipo di utilizzo che ne facciamo.
I genitori svolgono un ruolo cruciale nella prevenzione dei cattivi comportamenti nell'uso dello smartphone fornendo sostegno ed educazione affettiva.
Una buona relazione genitore-adolescente contribuisce a prevenire il rischio di dipendenza diminuendo il livello di ansia sociale spesso diffuso tra i ragazzi.
Bisogna educare i figli al web fin da piccoli attraverso il dialogo, l'ascolto, l'educazione emotiva e le regole, condizioni necessarie per imparare ad autoregolarsi e assumere un atteggiamento critico rispetto alla rete.
È importante favorire un dialogo aperto tra genitori e adolescenti, illustrando l'uso positivo e intelligente dei dispositivi tecnologici e facendo attenzione ai contenuti che vengono pubblicati e letti.
I genitori dovrebbero ricordare ai ragazzi che è indispensabile proteggere la privacy online, per tutelare sé stessi e la propria famiglia.
Sarà utile far capire all'adolescente che il web può diventare una bellissima opportunità di comunicazione se utilizzata nel modo giusto.
A tal proposito è intervenuta la Società Italiana di Pediatria che, in accordo con l’Associazione Americana di Pediatria e con le linee guida australiane, suggerisce una regolamentazione dell’esposizione ai dispositivi multimediali durante l’infanzia e nello specifico raccomanda: no a smartphone e tablet prima dei due anni, durante i pasti e prima di andare a dormire.
Limitare l’uso a un massimo di 1 ora al giorno nei bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni e a un massimo di 2 ore al giorno per quelli di età compresa tra i 5 e gli 8 anni.
Sconsiglia la visione di programmi con contenuti violenti e l’utilizzo di dispositivi elettronici per calmare o distrarre i bambini in quanto ciò contribuisce a far perdere al bambino dimestichezza con il gioco “fisico”, con l’immaginazione e con la sua capacità di gestire la noia e le emozioni.
Infine viene assegnato ai pediatri il compito di ricordare ai genitori che devono rappresentare un valido modello da seguire per cui devono limitare loro stessi il ricorso ai media a favore, invece, di interazioni volontarie tra bambino e genitore che rappresentano sempre la migliore strategia per una crescita sana.
L’uso sempre più smodato dello smartphone e la sempre maggiore conoscenza dell’impatto negativo che tale utilizzo ha sullo sviluppo psicofisico del bambino, ha portato anche le Istituzioni a una crescente attenzione verso il problema.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, supportato da una serie di studi internazionali già dal 2022 rilevava la diretta correlazione fra la diminuzione del livello degli apprendimenti degli alunni e l’utilizzo dei cellulari in classe.
Con la Circolare pubblicata l’11 luglio 2024 il ministro Valditara da una stretta disponendo il “divieto di utilizzo in classe del telefono cellulare, anche a fini educativi e didattici, per gli alunni dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado, salvo i casi in cui lo stesso sia previsto dal Piano educativo individualizzato o dal Piano educativo personalizzato, come supporto rispettivamente agli alunni con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento ovvero per documentate e oggettive condizioni personali.
Potranno, invece, essere utilizzati, per fini didattici altri dispositivi digitali quali pc e tablet, sotto la guida dei docenti” pertanto le istituzioni scolastiche potranno prevedere “…specifiche sanzioni disciplinari per gli alunni che dovessero contravvenire al divieto di utilizzo in classe dello smartphone”.
Inoltre la circolare, rispetto all’uso del registro elettronico, raccomanda “al fine di sostenere [….] lo sviluppo della responsabilità degli alunni nella gestione dei propri compiti” e nello stesso tempo dosare il ricorso alla tecnologia, “di accompagnare la notazione sul registro elettronico delle attività da svolgere a casa con la notazione giornaliera su diari/agende personali” in modo da non obbligare necessariamente l’alunno all’utilizzo del registro elettronico.
In conclusione: in un mondo che va sempre più verso l’uso della tecnologia e di strumenti multimediali, è necessario favorire il progresso e l’accesso a tali dispositivi ma è fondamentale lavorare affinché tale utilizzo sia fatto in modo sicuro e consapevole.
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