Antipertosse: il vaccino è utile in gravidanza

Raccomandata e offerta gratuitamente a tutte le donne, idealmente deve essere effettuata intorno alla 28° settimana e va ripetuta a ogni gravidanza 

La pertosse è una malattia altamente infettiva e grave che può portare a polmonite e danni cerebrali, soprattutto nei neonati e nei bambini più piccoli, sotto un anno di vita. La maggior parte dei lattanti affetti da pertosse necessitano di cure ospedaliere e, quando la pertosse è molto grave, possono morire.

La frequenza della pertosse è aumentata notevolmente negli ultimi anni e i bambini molto piccoli che ancora non hanno ricevuto il primo ciclo vaccinale possono avere un decorso grave con necessità di ricovero in terapia intensiva e un non trascurabile rischio di sviluppare complicanze fino alla morte.

Le donne in gravidanza possono proteggere i loro bambini vaccinandosi, idealmente dalla 16a alla 32a settimana di gravidanza, per produrre degli anticorpi specifici da passare al figlio attraverso la placenta e proteggerlo da subito nel periodo postnatale.

La vaccinazione in gravidanza è molto efficace per proteggere il bambino dalla pertosse nelle prime settimane di vita.

L'immunità ottenuta con il vaccino passerà al bambino attraverso la placenta e gli fornirà una protezione passiva fino a quando non sarà abbastanza grande per essere vaccinato contro la pertosse, cioè dalle 8 settimane di vita.

Secondo un recente studio, i bambini nati da donne vaccinate almeno una settimana prima della nascita avevano un rischio di ammalarsi di pertosse nelle prime settimane di vita ridotto del 91%, rispetto ai bambini le cui madri non erano state vaccinate.

Un altro recente studio, condotto negli Stati Uniti, ha dimostrato che, se fatta nel terzo trimestre di gravidanza, la vaccinazione riduce del 78% il rischio che il bambino si ammali di pertosse, riducendo di conseguenza le sue complicanze nei primi due mesi di vita.

Poiché non esiste un vaccino solo per la pertosse, il vaccino è combinato con l’antitetanico e l’antidifterico (dTpa), ma essendo un vaccino acellulare ha molto pochi effetti collaterali. La maggior parte di questi, nella vaccinazione dTpa fatta in gravidanza sono lievi e si risolvono da soli.

Gli effetti collaterali più comuni comprendono: 

  • Eritema, gonfiore, dolore nel sito di iniezione;
  • Dolore muscolare aspecifico;
  • Stanchezza;
  • Febbre.

Il vaccino dTpa è quindi molto sicuro anche durante la gravidanza. Una revisione sistematica del 2017 di studi su vaccino dTpa somministrato a donne in gravidanza non ha identificato effetti indesiderati nella madre e nel bambino, neanche tra le donne che avevano già fatto lo stesso vaccino negli ultimi cinque anni.

La vaccinazione trivalente anti difterite-tetano e pertosse in Italia è raccomandata e offerta gratuitamente a tutte le donne, idealmente alla 28° settimana e va ripetuta a ogni gravidanza.

Ripetere il vaccino a ogni gravidanza non rappresenta alcun problema né per le mamme né per i bambini. Studi recenti hanno infatti dimostrato che gli adulti che ricevono 2 dosi di vaccino dTpa in un breve periodo di tempo (entro 2 anni), non hanno più probabilità di avere effetti collaterali rispetto agli adulti che ricevono il vaccino una sola volta.

Se per qualche motivo non si riesce a ricevere la vaccinazione entro la 32sima settimana di gravidanza, si può comunque fare il vaccino fino al momento del parto. Tuttavia in questo caso potrebbe non esserci il tempo necessario per la formazione degli anticorpi e il passaggio degli stessI al neonato; ma aiuterebbe comunque a proteggere la mamma dalla pertosse e a non trasmetterla al neonato.

Se si è in gravidanza all’inizio della stagione influenzale (ottobre-novembre) i due vaccini antinfluenzale e dTpa possono essere somministrati nello stesso momento in due punti diversi (ad esempio uno sul braccio destro e l’altro sul sinistro).
Vaccinarsi in gravidanza è quindi un atto di grande generosità nei confronti del proprio bambino e rappresenta un investimento per la sua salute e per il suo futuro.


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  • A cura di: Veronica Santilli
    Unità Operativa Immunologia Clinica e Vaccinologia
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 13  Settembre 2024 


 
 

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