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Artrite idiopatica giovanile (AIG) oligoarticolare

È una malattia caratterizzata da infiammazione articolare. L'inizio è quasi sempre prima dei 6 anni e tra i sintomi più specifici c'è l'artrite delle ginocchia 

Il termine artrite idiopatica giovanile (AIG) oligoarticolare, anche detta pauciarticolare (dal latino paucus = poco, poco numeroso), indica la forma di artrite idiopatica giovanile caratterizzata dall'interessamento di 4 o meno articolazioni nei primi sei mesi dalla comparsa dei sintomi della malattia.

Se dopo 6 mesi dalla comparsa dei primi sintomi l'infiammazione articolare continua a interessare 4 o meno articolazioni complessivamente, si tratterà di un'artrite idiopatica giovanile oligoarticolare persistente; altrimenti, se dopo i primi 6 mesi vengono coinvolte nel tempo 5 o più articolazioni, si parlerà di artrite idiopatica giovanile oligoarticolare estesa.

  • L'inizio è quasi sempre prima dei 6 anni;
  • È molto più frequente nelle femmine;
  • È tipica l'artrite di ginocchia e caviglie;
  • In più della metà dei casi gli anticorpi antinucleo (ANA) sono positivi;
  • È la forma di artrite idiopatica giovanile in cui si osserva più spesso un coinvolgimento oculare, anch'esso infiammatorio cronico, che non dà sintomi nelle fasi iniziali: l'uveite anteriore o iridociclite cronica.

L'inizio è spesso lento con comparsa progressiva di gonfiore (tumefazione) articolare, con poco o nessun dolore. Spesso è presente zoppia soprattutto al mattino, al risveglio, che tende a migliorare progressivamente con il movimento e può scomparire durante la giornata. 

È sempre opportuno far visitare il/la bimbo/a dal proprio pediatra per un'accurata raccolta di informazioni precedenti la comparsa della sintomatologia e un esame generale completo: infatti, alcune forme di artrite in età pediatrica si associano o compaiono dopo un'infezione anche non grave e scompaiono in pochi giorni o settimane.

Queste forme, che sono transitorie (guariscono in pochi giorni o settimane), non rientrano nell'artrite idiopatica giovanile e vengono indicate con il termine di artriti para- o post-infettive

In presenza di sintomatologia che dura nel tempo è utile fare un controllo da un pediatra specializzato in reumatologia anche se gli iniziali accertamenti elencati qui sotto possono essere prescritti dal pediatra di famiglia.

Nel dubbio di un trauma accidentale viene spesso eseguita una radiografia dell'articolazione coinvolta, che consente di escludere fratture o alterazioni ossee.

Alcuni esami del sangue sono utili all'inizio: emocromo, VES e PCR (indici di infiammazione del sangue), la funzione epatica e renale, l'esame delle urine. Lo screening per la tubercolosi, l'intradermoreazione alla tubercolina secondo Mantoux, il test di linfostimolazione o IGRA, deve sempre essere eseguito nei casi di monoartrite persistente.

In seguito, alcuni esami ematochimici andranno eseguiti periodicamente per il controllo dei possibili effetti collaterali delle terapie in atto. Tra gli esami che consentono di caratterizzare meglio l'artrite idiopatica giovanile, nel caso di un sospetto diagnostico molto forte, sono gli anticorpi antinucleo (ANA).

È utile un'ecografia articolare eseguita da medici esperti di apparato muscolo-scheletrico del bambino che permette di evidenziare un ispessimento infiammatorio del tessuto che riveste le articolazioni (sinovia) e la presenza di versamento articolare.

Al contrario, una risonanza magnetica nucleare articolare non è di solito utile quando l'artrite idiopatica giovanile è nelle prime fasi, ma può essere indicata in alcune fasi della malattia e, comunque, sempre in mani esperte.

Infine, l'esame della camera anteriore dell'occhio con lampada a fessura potrà rivelare la presenza di un concomitante interessamento infiammatorio in quella porzione dell'occhio chiamata uvea; dovrà essere ripetuto ogni 3-4 mesi nei/nelle bimbi/e con artrite idiopatica giovanile e ANA (anticorpi antinucleo) positivi, e ogni 6-12 mesi in quelli con ANA negativi.

Possono essere utilizzati all'inizio farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) per via orale per ridurre la rigidità articolare e la zoppia. Si procede rapidamente con l'iniezione intra-articolare di glucocorticoidi a lento rilascio, in anestesia locale o in sedazione in base all'età e alla collaborazione del/della bambino/a. 

In caso di coinvolgimento di due o più articolazioni si utilizza il Methotrexate o, come seconda scelta, altri farmaci cosiddetti DMARDs (Disease Modifying Anti-Rheumatic Drugs).

Qualora non vi sia una risposta adeguata o l'interessamento articolare si estenda a dispetto delle precedenti terapie, si considera di ricorrere a farmaci biologici che neutralizzano in maniera specifica un mediatore della infiammazione (per esempio: Etanercept, Adalimumab, Infliximab, Tocilizumab).

In tutti i casi è molto importante mantenere la funzionalità articolare, praticando regolarmente attività fisica e/o fisioterapia mirata. Inoltre, un'adeguata alimentazione e il rispetto del ritmo sonno/veglia forniscono al corpo le energie necessarie per contrastare l'artrite e le sue implicazioni. 

Per il coinvolgimento oculare o la compresenza di altre malattie deve essere seguita una terapia specifica concordata con lo specialista (in prima istanza nell'uveite cronica: cortisonici locali e midriatici, vale a dire farmaci capaci di far regredire l’infiammazione e provocare la dilatazione della pupilla).

In caso di concomitanza di altre malattie la terapia deve essere concordata fra i medici specialisti come il gastroenterologo in caso di associazione con una malattia infiammatoria cronica intestinale e il dermatologo in caso di psoriasi.

In genere, il coinvolgimento di poche articolazioni che si osserva nell'artrite idiopatica giovanile oligoarticolare consente una qualità di vita molto buona, in particolare dei pazienti in cui la terapia con farmaci anti-infiammatori non steroidei e le iniezioni intra-articolari di glucocorticoidi a lento rilascio sono sufficienti a mantenere la remissione - scomparsa dei sintomi - dell'artrite.

La presenza di episodi ricorrenti di uveite anteriore o l'estensione/persistenza dell'artrite possono rendere necessari controlli più frequenti e un'intensificazione della terapia.

Per ottenere anche in questi casi un buon controllo e una buona qualità di vita sono fondamentali la regolarità nei controlli, l'assunzione della terapia proposta, la condivisione con l'équipe di Reumatologia Pediatrica dei propri dubbi e delle proprie difficoltà.

Comunque, la maggioranza dei bambini con artrite idiopatica giovanile oligoarticolare raggiunge una remissione persistente di malattia in tempi relativamente contenuti.


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  • A cura di: Silvia Magni Manzoni
    Unità Operativa di Reumatologia
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 01  Luglio 2024 


 
 

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