L'Aspergillo è un microrganismo che appartiene alla famiglia delle muffe che producono tossine. Può essere presente nell’aria e nel terreno, ma anche nel materiale organico in decomposizione.
Comprende specie differenti in base all'aspetto e al colore delle colonie. I più noti in ambito medico sono l' A. flavus, l' A. fumigatus, l' A. niger e l' A. nidulans.
È responsabile di infezioni nell'uomo – aspergillosi – solo in presenza di condizioni predisponenti come:
- Deficit del sistema immunitario, genetici oppure causati da malattie onco-ematologiche o da farmaci;
- Fibrosi cistica;
- Asma tomba;
- Malattie polmonari.
Le muffe del genere Aspergillus si trovano nel suolo, nei materiali organici vegetali e negli animali. Ad esempio, i cibi ricchi di amido, come le patate ei cereali, sono i serbatoi migliori per la crescita di molte specie di Aspergillus. Tuttavia, queste muffe possono crescere anche in totale assenza di nutrienti essenziali.
La propagazione delle spore (conidi) di Aspergillus avviene attraverso l'aria: si stima che l'uomo inali giornalmente un elevato numero di cellule fungine, tra cui l'Aspergillus, soprattutto negli ambienti chiusi o nelle aree dove la vegetazione risulta particolarmente rigogliosa.
Tuttavia, nella maggioranza dei casi, questi microorganismi non causano malattie nell'ospite sano, ma sono da considerarsi componenti della normale flora commensale umana e comuni saprofiti in natura.
In presenza di condizioni predisponenti l'Aspergillo può moltiplicarsi e causare:
- Aspergillosi broncopolmonare allergica dovuta a una reazione di ipersensibilità scatenata dall'inalazione delle spore di Aspergillo. Questa forma si può manifestare con asma, respiro difficile (dispnea), dilatazioni bronchiali (bronchiettasie). Se non accuratamente curata l'aspergillosi provoca un'anomala formazione di tessuto connettivo con perdita di elasticità del polmone ed evoluzione in fibrosi polmonare. È frequente soprattutto nei pazienti affetti da fibrosi cistica e asma grave;
- Forme locali non invasive:
- Aspergilloma polmonare o dei seni paranasali: accumulo di funghi in una cavità polmonare o nei seni paranasali, senza invasione tissutale e senza disseminazione a distanza. Può inizialmente non dare sintomi, ma nel tempo può causare tosse, spesso con sangue (emottisi), perdita di peso, difficoltà respiratoria;
- Aspergillosi cutanea: si verifica frequentemente nei pazienti con piaghe da decubito e ustioni;
- Infezioni del naso e dell'orbita;
- Otomicosi: infezioni dell'orecchio;
- Onicomicosi: infezioni ungueali.
- Forme invasive:
- L'Aspergillosi polmonare invasiva si sviluppa quando l'Aspergillo invade il tessuto polmonare e i vasi sanguigni polmonari diffondendosi rapidamente al cervello, al cuore, ai reni e alla pelle. È caratterizzata in genere da febbre, difficoltà respiratoria, tosse, emottisi ed è gravata da un'elevata mortalità.
La diagnosi di Aspergillosi si basa anzitutto su un'attenta raccolta della storia clinica del paziente e su una visita altrettanto accurata.
La conferma della diagnosi di Aspergillosi richiede l'identificazione dell'Aspergillo con l'osservazione al microscopio di campioni del tessuto colpito dall'infezione oppure coltivando questi stessi campioni di tessuto in modo da poter isolare l'Aspergillo.
Ovviamente, ritrovare l'Aspergillo nell'espettorato non aiuta la diagnosi in quanto, come si è detto, l'Aspergillo è presente un po' dovunque e quindi è presente anche nell'espettorato dei bambini e degli adulti sani. Utili a supporto della diagnosi sono:
- Il ritrovamento nel siero di uno zucchero (antigene) appartenente all'Aspergillo, il galattomannano;
- La TC polmonare e dei seni paranasali, utile in caso di sospetto di aspergillosi broncopolmonare allergica e di aspergilloma polmonare e dei seni paranasali.
Gli Aspergillomi possono essere trattati con terapia antifungina specifica ma possono richiedere l'asportazione chirurgica di causa degli effetti locali, specialmente in caso di emottisi.
Le forme di trattamento invasivo e prolungato con farmaci antifungini. Le molecole più utilizzate sono il Voriconazolo e l'Amphotericina B.
La guarigione completa richiede tuttavia, nella maggior parte dei casi, la condizione predisponente di immunosoppressione.
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