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Bambini e sport invernali

Lo sci e lo snowboard hanno numerosi aspetti positivi per la crescita dei bambini. E permettono di entrare in contatto con la natura e imparare a rispettarla 

Nonostante quest’anno l’estate non sembra volerci lasciare, a breve speriamo che la neve torni ad imbiancare le montagne e con la neve tornerà il divertimento degli sport invernali.

Sci, snowboard, pattinaggio sul ghiaccio, ciaspolate… sono solo alcune delle numerose attività che si possono intraprendere in montagna durante il periodo invernale e rappresentano non solo un momento di svago ma una vera e propria liberazione.

Grazie a queste attività sportive si entra in contatto con la natura con una prospettiva ben diversa rispetto a quella a cui ci siamo abituati durante le vacanze estive.

I benefici del movimento svolto ad alta quota (al di sopra degli 800-1000 metri s.l.m) non sono solo di natura fisica ma anche psicologica con un importante risvolto educativo.
Il bambino impara a conoscere e a rispettare un ambiente diverso e il rispetto parte proprio dalla conoscenza di alcune regole fondamentali per prevenire gli incidenti e i traumi.

Quanto all'età, si consiglia di iniziare la pratica degli sport invernali non prima dei 4 anni, età ottimale per la discesa sugli sci

Tra i 6 e gli 8 anni, via libera allo snowboard mentre è preferibile posticipare l'inizio dello sci di fondo dopo i 10-12 anni poiché richiede più forza e resistenza fisica.

È sempre preferibile che il bambino frequenti una scuola di sci per favorire le relazioni di gruppo e per impostare una tecnica corretta fin dall'inizio.
Meglio che i genitori evitino di improvvisarsi maestri di sci, a meno che non abbiano un livello di preparazione adeguato.

I maestri sono preparati a insegnare e sanno adeguarsi alla fascia d'età del bambino. Sanno come occuparsi dell'apprendimento, della tecnica e del benessere psicologico del bambino. Soprattutto, conoscono perfettamente le piste.

Iniziare vuol dire apprendere tecniche che riducono il rischio di cadute traumatiche con conseguenze talvolta anche a livello psicologico: il bambino che si spaventa per una caduta, anche se banale, avrà più difficoltà a proseguire nel corso degli anni.

A differenza della pratica agonistica, che richiede gli accertamenti previsti dalla legge da parte di uno specialista in medicina dello sport, andare in settimana bianca non richiede nessuna visita medica preventiva. È tuttavia opportuno che il pediatra curante si accerti della buona salute generale del bambino. 

Gli sport invernali presentano numerosi aspetti positivi: lo sport assume una dimensione ludica per i bambini e i ragazzi che possono così muoversi in maniera efficace pensando di meno alla fatica.

Inoltre gli sport praticati in montagna migliorano significativamente la coordinazione motoria. Da non sottovalutare che ci si muove in ambienti con un ridotto tasso di inquinamento atmosferico.  

Non dimentichiamoci tuttavia che per fare sport in montagna occorre un’adeguata preparazione atletica e muscolare. La scarsa preparazione fisica renderà difficile concentrarsi ed acquisire di conseguenza una tecnica corretta.

Una condizione fisica adeguata inoltre è necessaria per affrontare eventuali situazioni climatiche disagevoli che spesso possono presentarsi in montagna.

Senza alcuna distinzione tra adulti e bambini è quindi opportuno arrivare in vacanza con una discreta preparazione fisica, soprattutto a livello di coordinazione motoria, flessibilità articolare e resistenza.

Queste qualità andrebbero allenate con costanza nel corso dell'anno ma sarebbe auspicabile impegnarsi almeno per 15-20 giorni prima di iniziare la vacanza.

Prima di indossare gli sci è importante:

  • Fare una colazione ricca di zuccheri evitando cibi troppo grassi che potrebbero rallentare la digestione;
  • Bere adeguatamente e regolarmente: sebbene la sensazione della sete possa diminuire quando fa freddo, le basse temperature e il vento tendono a far disperdere i liquidi che vanno assolutamente reintegrati;
  • Preparare i muscoli attraverso un'attività di riscaldamento e di stretching di qualche minuto, ripetendo gli esercizi dopo le pause lunghe di riposo con conseguente raffreddamento della muscolatura.

I traumi più frequenti sono le fratture e le distorsioni articolari, soprattutto degli arti inferiori per gli sciatori e degli arti superiori per gli snowboarders e i pattinatori.

Alla base di tutto, per lo sci come per gli altri sport, ricordare sempre:

  • Le regole di precedenza;
  • La prudenza;
  • Di indossare il casco, obbligatorio per i minori di 18 anni e altamente consigliato per gli adulti.

Dipende dalla fascia di età e dalla preparazione fisica del bambino. Alla lezione di sci, quando il bambino avrà acquisito la sicurezza e la competenza necessarie, si potranno aggiungere le discese con mamma e papà per condividere il divertimento di uno sport che in genere appassiona tutta la famiglia.

Anche se le capacità di resistenza di un bambino sono notevoli, fare attenzione che non sia stanco. Un bambino stanco può avere più facilmente difficoltà nel controllo degli sci, cadere, farsi del male e, se non adeguatamente coperto, andare incontro a un abbassamento della temperatura corporea (ipotermia).

In ogni caso la regola fondamentale è non forzare il bambino e adeguarsi al suo livello.

Sulle piste da sci è assolutamente necessario proteggere gli occhi dei bambini dai raggi ultravioletti A e B. È raccomandabile quindi l'uso degli occhiali da sole con filtri protettivi per raggi UVA e UVB.

Si raccomanda l'acquisto di occhiali da sole sicuri, progettati nel pieno rispetto dei requisiti di sicurezza stabiliti dalla direttiva comunitaria 89/686/CEE, che salvaguardino gli occhi dall'azione lesiva dei raggi solari. Pertanto è preferibile acquistare gli occhiali e le mascherine da sci da un ottico, o da un rivenditore autorizzato.

Anche l'esposizione al sole della pelle è più rischiosa nei mesi invernali che in quelli estivi. L'alta quota riesce a filtrare meno i raggi ultravioletti del sole e la fotoprotezione diventa essenziale.

Va applicata più volte al giorno una crema solare con adeguato fattore di protezione solare (SPF) e possibilmente protezione totale anche tramite applicazione di apposite creme in stick sulle zone più esposte (intorno agli occhi, sul naso, sulle labbra e sulle guance).

La presenza di nuvole non basta a fare da filtro: in caso di cielo coperto è comunque opportuno mantenere tutte le misure di protezione previste per le giornate serene.

Altri accorgimenti utili per proteggere il bambino:

  • Non eccedere nella velocità;
  • Rispettare il proprio livello di preparazione;
  • Rispettare i tempi di recupero per non arrivare troppo stanchi, soprattutto nelle ore pomeridiane;
  • Se la stanchezza si fa sentire rinunciare all'ultima discesa: dopo una notte di riposo sarà tutto più semplice e divertente;
  • Evitare i fuori pista.

È bene comunque, insieme ai ragazzi, leggere le Norme in materia di sicurezza nella pratica dello sci, proposto dalla Federazione Internazionale Sci e discuterne insieme, spiegando perché lo sci, come qualsiasi sport, richiede disciplina, prudenza, rispetto per la montagna e per tutti coloro che la frequentano.

Al momento del ritorno in città, non vanificare la settimana trascorsa in un clima tonificante e stimolante, ma cogliere ogni occasione per praticare attività fisica all'aperto, come la corsa nei parchi, le passeggiate in bicicletta, le partite di tennis, di calcetto e tutti gli sport che si praticano all'aperto.

 

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  • A cura di: Giulia Cafiero, Eliana Tranchita
    Unità Operativa di Medicina dello Sport
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 27  Ottobre 2022 


 
 

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