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Tonsille e adenoidi: tonsillectomia e adenoidectomia

Quando è necessario togliere tonsille e adenoidi? Le indicazioni e i consigli nelle varie fasi pre- e post-operatorie  

Sia le adenoidi che le tonsille sono formate da tessuto linfatico (composto prevalentemente da linfociti), importante per la difesa contro le infezioni. Le tonsille si trovano nella zona posteriore della bocca, ai lati dell'ugola, mentre le adenoidi si trovano nella parte posteriore delle fosse nasali.

Quando si parla di tonsillectomia e/o adenoidectomia si intende l'asportazione chirurgica, in anestesia generale, delle tonsille e/o delle adenoidi.
Tonsille e adenoidi fanno parte del complesso sistema difensivo dell'organismo contro le infezioni, ma qualche volta è necessario procedere alla loro asportazione chirurgica.

Questo avviene quando le tonsille e le adenoidi hanno un volume eccessivo e causano ostruzione e problemi alla respirazione, soprattutto durante, il sonno con la possibile presenza di apnee notturne, oppure quando le tonsille si infettano con elevata frequenza, causando tonsilliti ricorrenti. Infine, la presenza di adenoidi troppo grandi o infette può comportare problemi a carico delle orecchie, determinando otiti ricorrenti.

In caso di ipertrofia (ingrossamento) adeno-tonsillare con presenza di problematiche respiratorie, ma in assenza di episodi infettivi ricorrenti, può essere proposto anche l’intervento di adenoidectomia e tonsillectomia intracapsulare (riduzione volumetrica delle tonsille), che prevede la riduzione del volume delle tonsille, senza asportarne completamente il tessuto. 

Il giorno precedente il ricovero il bambino sarà visitato in pre-ospedalizzazione dall'anestesista e dal chirurgo otorinolaringoiatra, che confermeranno l’indicazione all’intervento e valuteranno se il paziente è in condizioni idonee per essere operato. Per questo tipo di operazione generalmente non sono necessari esami del sangue, elettrocardiogramma e radiografie.

Nel caso, però, che dalla valutazione congiunta di anestesista ed otorinolaringoiatra emergano dei problemi che rendano necessari specifici accertamenti, questi verranno immediatamente eseguiti.

Se il bambino/a assume abitualmente farmaci, è necessario comunicare questa informazione all'anestesista durante la visita pre-operatoria e seguire le indicazioni che egli darà riguardo alla loro assunzione. Il giorno dell'intervento il bambino dovrà essere a digiuno.

Il digiuno è indispensabile per evitare i rischi che possono insorgere quando l'anestesia e l'intervento chirurgico sono effettuati in presenza di alimenti nello stomaco (ad es. vomito con inalazione di materiale gastrico nelle vie respiratorie).

Durante la preparazione pre-operatoria verrà proiettato per i bambini un filmato a cartoni animati (Anestesio) spiegando cosa avverrà, informandoli che non avvertiranno alcun dolore durante l'operazione; questo contribuirà alla preparazione psicologica all'intervento.

L'intervento avviene in anestesia generale, si effettua attraverso la bocca e consiste nell'asportare le tonsille e/o le adenoidi.

La tecnica chirurgica in uso presso il nostro ospedale utilizza il bisturi tradizionale e non si avvale, salvo in particolari indicazioni, di strumentazioni quali bisturi elettrici o laser.

Le evidenze medico-scientifiche dimostrano infatti che la tecnica tradizionale è la più sicura ottenendo risultati comparativamente migliori soprattutto in termini di dolore post operatorio e di rischio di emorragia postoperatoria.

Terminata l'asportazione si effettua il controllo del sanguinamento mettendo dei punti in materiale riassorbibile; pertanto non sarà necessario toglierli a distanza di tempo.

È normale che dopo l'intervento il bambino abbia:

  • Dolori più o meno accentuati (mal di gola, mal d'orecchio, mal di collo, mal di pancia, etc.), soprattutto quando  ingoia;
  • Febbre, sino a 38°- 38,5°, da trattare, eventualmente, somministrando paracetamolo (ad es. tachipirina). Non deve, invece, essere assunto acido acetilsalicilico (aspirina);
  • Inappetenza (diminuzione dell'appetito).

L'assunzione dei farmaci antidolorifici (es. paracetamolo) sarà consigliata e prescritta dal medico alla dimissione.

È normale che la zona dalla quale sono state asportate le tonsille si ricopra di una spessa patina biancastra; non si tratta di una infezione, ma di una sostanza (una proteina, la fibrina), prodotta dall'organismo nel normale processo di guarigione, sotto la quale la ferita si cicatrizza.

È quindi assolutamente da evitare il tentativo di asportare questa patina: questa manovra potrebbe causare una grave emorragia.
Il bambino dovrà rimanere a casa in convalescenza sino al controllo post-operatorio, rispettando le seguenti precauzioni:

  • Attività fisica: è necessario mantenere il piccolo entro le mura domestiche, in ambiente adeguatamente riscaldato, il più possibile a riposo. Trattandosi di un bambino non è indispensabile il riposo a letto, mentre occorre aspettare il permesso del vostro medico prima di riprendere le attività motorie intense.
  •  Alimentazione
  • La ripresa dell'alimentazione deve avvenire in maniera graduale;
  • Tutti gli alimenti debbono essere assunti a temperatura ambiente;
  • Sono da evitare, in ogni caso, cibi e bevande caldi e/o bollenti perché possono facilitare l'insorgenza di una emorragia;
  • In un primo tempo si può iniziare con l'assunzione di liquidi (acqua zuccherata, thè, camomilla, succo di frutta), successivamente si può passare ad un pasto con pastina in brodo vegetale, purè, semolino;
  • Nei giorni seguenti l'intervento si dovranno preferire cibi morbidi e facilmente ingoiabili;
  • dovranno essere evitati cibi piccanti, troppo salati o bevande aspre (ad es. aceto o limone);
  • È da evitare l'uso del ciuccio, del biberon o della cannuccia.

Tonsillectomia e/o adenoidectomia sono interventi che possono avere come complicanza un sanguinamento (emorragia).

Presso l'Ospedale vengono eseguiti ogni anno circa 1700 interventi di questo tipo, con una incidenza di emorragie, nelle 24 ore che seguono l'operazione, di poco superiore all'1%, in linea con quanto osservato a livello mondiale.

In ogni caso, un eventuale sanguinamento sarà affrontato da personale medico e infermieristico altamente esperto e qualificato nella rilevazione precoce di tale evento e nella sua tempestiva risoluzione.

Qualora, una volta a casa, nei 10 giorni dopo l'intervento, si dovesse verificare un sanguinamento, anche modesto, dal naso o dalla bocca è opportuno ritornare quanto prima in Ospedale.

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  • A cura di: Marilena Trozzi
    Responsabile Unità Operativa Chirurgia delle Vie Aeree
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 13  Marzo 2024 


 
 

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