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Biotina: perché può alterare i risultati degli esami del sangue

Micronutriente utile all'organismo per convertire in energia le sostanze nutritive, la biotina deve essere sospesa prima di eseguire gli esami clinici 

La biotina nota anche come vitamina B7, vitamina H o coenzima R è un micronutriente utile all’organismo per convertire in energia le sostanze nutritive.

È contenuta in molti alimenti quali:

  • Carne;
  • Pesce;
  • Uova;
  • Legumi;
  • Alcuni vegetali.

Oltre ad essere raccomandata in specifiche condizioni cliniche (es. gravidanza) la sua assunzione è consigliata, seppur senza il supporto di chiare prove scientifiche, anche per finalità estetiche o per il trattamento di alcuni problemi:

  • Delle unghie (per aumentare spessore, resistenza e flessibilità);
  • Dei capelli (prevenzione e trattamento dell'alopecia);
  • Della pelle (trattamento degli eritemi, dermatite seborroica e acne);
  • Per il trattamento della sclerosi multipla.

Per poter eliminare totalmente la biotina dal nostro organismo occorrono circa 48 ore.

Al giorno d’oggi, è ormai molto diffusa la libera vendita di integratori, multivitaminici e prodotti addizionati che contengono biotina in cui le dosi raggiungono quantitativi maggiori di quelli suggeriti.

La biotina, inoltre, possiede la capacità di legare molto tenacemente alcune molecole che sono alla base di molti test di laboratorio e che consentono il dosaggio di ormoni, proteine, farmaci, antigeni tumorali, autoanticorpi e marcatori di danno cardiaco.

La biotina in eccesso nell'organismo può interferire con questi dosaggi amplificando o reprimendo la reazione e causando così risultati anomali: attualmente circa l’85% degli analizzatori di immunometria in commercio utilizza reagenti che sfruttano l’interazione con questa molecola.

Nel novembre 2017 l’FDA (ente governativo statunitense per la regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) ha emanato una raccomandazione sotto forma di una Safety Alert con lo scopo di mettere in guardia i laboratoristi, i clinici e i pazienti: la biotina può alterare alcuni test di laboratorio con elevato rischio di incorrere in risultati non attendibili.

Secondo l’FDA c’è stato “un aumento delle segnalazioni di eventi avversi correlati all’interferenza da biotina con gli esami di laboratorio”.
Le anomalie riscontrate più frequentemente riguardano l’osservazione di false tireotossicosi e tiroiditi autoimmuni con livelli soppressi di TSH e con aumento del valore di FT4 e degli autoanticorpi diretti contro la ghiandola tiroidea (ATG, ATPO, ATSHR).

Sono state descritte inoltre alcune mancate diagnosi di infarto acuto del miocardio in pazienti con valori di troponina apparentemente normali, ma sono possibili numerosi altri errori diagnostici.

È quindi necessaria una corretta informazione fornita ai medici e agli utenti, consigliando sempre la sospensione dell'assunzione di biotina per un periodo di tempo lungo (almeno 48 ore) prima di sottoporsi a un prelievo di sangue per gli esami di laboratorio.

 

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  • A cura di: Matteo D'Agostini, Rita Frezza
    Unità Operativa di Laboratori Analisi
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 24  Ottobre 2023 


 
 

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