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Carbamazepina

Carbamazepina EG, Carbamazepina Teva, Tegretol.

La carbamazepina è un farmaco anticonvulsivante utilizzato da solo o in combinazione con altri farmaci per tenere sotto controllo alcuni tipi di convulsioni (violente contrazioni involontarie di alcuni muscoli) associate all’epilessia.

L'epilessia è una malattia del sistema nervoso centrale (disturbo neurologico) in cui l'attività delle cellule nervose nel cervello si interrompe causando convulsioni, periodi di comportamento insolito e talvolta perdita di coscienza.

La carbamazepina agisce riducendo l’attività elettrica nel cervello. È importante che il bambino assuma regolarmente carbamazepina in modo da avere meno convulsioni.

  • Compresse da 200 mg, 400 mg;
  • Compresse a rilascio modificato da 200 mg, 400 mg;
  • Compresse masticabili da 100 mg;
  • Sciroppo 20 mg/ml flacone da 250 ml.

Spetta al medico stabilire di quanto farmaco ha bisogno il bambino e per quante volte al giorno. Per far sì che il medicinale abbia l’effetto voluto, è importantissimo che seguiate scrupolosamente la prescrizione del medico.

È consigliabile somministrare la medicina tutti i giorni alle stesse ore per ricordarsene più facilmente e non dimenticare una dose.

Solitamente, la carbamazepina può essere assunta indifferentemente prima o dopo i pasti, tuttavia, si consiglia di attenersi sempre alle indicazioni fornite dal medico.

Durante il trattamento terapeutico il bambino non deve assumere mai il succo di pompelmo perché può influire sull’effetto della carbamazepina.

Compresse 
Le compresse devono essere ingoiate intere con un bicchiere d'acqua, latte o succo di frutta (mai succo di pompelmo poiché può alterare la funzionalità del farmaco). Non frantumare le compresse per la somministrazione. Il bambino non deve masticare le compresse.

Compresse a rilascio modificato
Le compresse a rilascio modificato (sia intere sia spezzate a metà) devono essere ingerite, senza masticare, con un bicchiere d'acqua, latte o succo di frutta (mai succo di pompelmo poiché può alterare la funzionalità del farmaco). Non frantumare le compresse per la somministrazione. Il bambino non deve masticare le compresse.

Compresse masticabili
Le compresse masticabili sono particolarmente adatte per i bambini che hanno difficoltà ad inghiottire le compresse. Le compresse masticabili di carbamazepina possono essere masticate.

Il bambino dovrebbe bere un bicchiere d'acqua, latte o succo di frutta (mai succo di pompelmo poiché può alterare la funzionalità del farmaco) dopo aver ingerito la compressa masticabile.

Le compresse masticabili di carbamazepina possono contenere saccarosio che è controindicato in bambini diabetici e bambini affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio.

Sciroppo
Lo sciroppo di carbamazepina è particolarmente adatto per i bambini che hanno difficoltà a inghiottire le compresse.
Prima di somministrare lo sciroppo di carbamazepina al bambino è necessario agitare bene il flacone. Utilizzare il misurino contenuto nella confezione per somministrare la dose di carbamazepina prescritta dal medico.

Lo sciroppo di carbamazepina può contenere saccarosio che è controindicato in bambini diabetici e bambini affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio.
Lo sciroppo di carbamazepina, dalla data di apertura del flacone, ha una stabilità di 30 giorni se conservato idoneamente a temperatura non superiore ai 25°C, nella confezione originale e al riparo dalla luce.

Si consiglia di riportare sul flacone la data di apertura dello sciroppo di carbamazepina in modo tale da rispettare la data di scadenza.  

Potrebbero essere necessarie alcune settimane affinché la carbamazepina funzioni correttamente. La carbamazepina potrebbe non interrompere completamente le convulsioni del bambino.

È importante continuare a somministrare la carbamazepina, come prescritto dal medico, senza interrompere improvvisamente il trattamento terapeutico.

Come tutti i medicinali, la carbamazepina può causare effetti indesiderati. Gli effetti collaterali più comuni, soprattutto all’inizio del trattamento, possono verificarsi a carico del sistema nervoso centrale (capogiri, cefalea, difficoltà nei movimenti, sonnolenza, affaticamento, visione offuscata), del tratto gastrointestinale (nausea, vomito), riduzione dei globuli bianchi e reazioni allergiche cutanee.

È improbabile che una dose eccessiva di carbamazepina possa causare effetti collaterali gravi. Se si somministra troppa carbamazepina al bambino è opportuno contattare il medico o portare il bambino al più vicino pronto soccorso.

È sempre bene riferire al medico se il bambino sta assumendo altri farmaci per evitare interazioni con potenziali effetti indesiderati o perdita di efficacia del farmaco.

Dal momento che alti livelli di Carbamazepina nel sangue possono causare effetti collaterali, è opportuno evitare la somministrazione contemporanea dei seguenti farmaci: antidolorifici, antinfiammatori (Ibuprofene), antibiotici macrolidi (Eritromicina, Troleandomicina, Iosamicina, Claritromicina, Ciprofloxacina), antidepressivi (Desipramina, Fluoxetina, Fluvoxamina, Nefazodone, Paroxetina, Trazodone, Viloxazina), antiepilettici (Stiripentolo, Vigabatrin), antimicotici (Itraconazolo, Ketoconazolo, Fluconazolo, Voriconazolo), antistaminici (Loratidina, Terfenadina), antipsicotici (Olanzapina), antitubercolotici (Isoniazide), antivirali (Ritonavir), farmaci cardiovascolari (Verapamil, Diltiazem), farmaci gastrointestinali (Cimetidina, Omeprazolo), rilassanti muscolari (Oxibutinina, Dantrolene), inibitori dell'aggregazione piastrinica (Ticlopidina).

Altri farmaci possono ridurre i livelli di Carbamazepina nel sangue: antiepilettici (Felbamato, Mesuximide, Oxcarbazepina, Fenobarbitale, Fensuximide, Fenitoina), antineoplastici (Cisplatino, Doxorubicina), antitubercolotici (Rifampicina), broncodilatatori o anti-asmatici (Teofillina, Aminofillina), farmaci dermatologici (Isotretinoina).

Quando vengono somministrati contemporaneamente altri farmaci, il medico potrebbe dover aumentare o diminuire, a seconda dei casi, il dosaggio della Carbamazepina. 
Date le numerose interazioni farmacologiche con potenziali effetti indesiderati, è necessario leggere attentamente il foglietto illustrativo prima di somministrare la Carbamazepina al bambino.

Per le compresse, compresse masticabili e lo sciroppo di carbamazepina se ci si dimentica di somministrare una dose al bambino, somministrare la dose dimenticata a condizione che non siano passate più di 4 ore dall’orario previsto.

Se sono passate più di 4 ore, non somministrare la dose dimenticata. Attendere l’orario di somministrazione della dose successiva. Se il bambino sta dormendo, non è necessario svegliarlo per somministrare la dose dimenticata.

Per le compresse a rilascio modificato: somministrare la dose dimenticata al mattino o la sera a condizione che manchino almeno 12 ore dalla dose successiva. Se il bambino sta dormendo, non è necessario svegliarlo per somministrare la dose dimenticata.

Se il bambino vomita entro 30 minuti dopo l’assunzione di una dose di carbamazepina, somministrare nuovamente la stessa dose.

Se il bambino vomita oltre 30 minuti dopo l’assunzione di una dose di carbamazepina non è necessario somministrare al bambino un’altra dose. Attendere fino alla successiva somministrazione della dose come da prescrizione medica.

La carbamazepina passa attraverso il latte materno. Il beneficio dell'allattamento al seno deve essere ben valutato verso il rischio, seppure raro, di possibili effetti collaterali sul neonato.

Spetta al medico valutare attentamente il rischio/beneficio dell’allattamento al seno in caso di terapia con carbamazepina.

È bene evitare la somministrazione di carbamazepina in caso di: ipersensibilità al principio attivo, a farmaci a struttura simile (antidepressivi triciclici) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel foglietto illustrativo.

Si consiglia di evitare la somministrazione di carbamazepina in bambini con problematiche cardiache, epatiche ed ematiche.

È controindicata la contemporanea somministrazione di carbamazepina con farmaci inibitori delle monoaminossidasi (come la selegellina). Generalmente è controindicato durante l'allattamento.

È opportuno conservare le compresse, le compresse masticabili e lo sciroppo di Carbamazepina nella confezione originale in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce. Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.

Lo sciroppo di Carbamazepina, dalla data di apertura del flacone, ha una stabilità di 30 giorni se conservato a temperatura non superiore ai 25°C, nella confezione originale e al riparo dalla luce.

Si consiglia di riportare sul flacone la data d'apertura dello sciroppo di Carbamazepina in modo da rispettare la data di scadenza.
Non utilizzare il farmaco oltre la data di scadenza riportata. Tenere in un luogo non accessibile ai bambini. Conservare il farmaco nella confezione originale assieme al foglio illustrativo.

 

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  • A cura di: Tiziana Corsetti, Antonella Mongelli, Leonardo Vallesi
    Unità Operativa di Farmacia
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 18  Ottobre 2023 


 
 

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