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Cisti Spleniche

Sono alterazioni della struttura della milza che possono facilitare infezioni ed emorragie. La chirurgia conservativa permette di scongiurare questi pericoli senza asportare la milza 

La milza è un organo che si trova nell'addome e che ha molteplici funzioni:

  • Filtra il sangue e lo depura dalle scorie;
  • Contribuisce alle difese immunitarie;
  • Contribuisce alla produzione delle cellule del sangue prima della nascita;
  • Riconosce i globuli rossi e le piastrine vecchi e li elimina. 

Le cisti spleniche sono rare alterazioni per disomogenità della struttura della milza (cavità) che possiamo dividere in tre gruppi:

  • Cisti congenite;
  • Pseudocisti;
  • Cisti da parassita (cisti da echinococco).

Le cisti congenite non hanno una causa ben definita e sono comunque lesioni benigne.
Le pseudocisti sono spesso causate da un trauma: si formano dopo il riassorbimento di una raccolta di sangue.
Le cisti da echinococco sono piuttosto rare, diffuse prevalentemente nelle regioni del mediterraneo.

La presenza di una cisti splenica può causare distensione dell'addome e dolore. Se di grosse dimensioni, la cisti può comprimere lo stomaco e causare inappetenza.
Spesso le cisti spleniche non provocano sintomi e vengono scoperte casualmente, ad esempio esaminando un'ecografia o una tomografia computerizzata (TC) dell'addome richieste per tutt'altre ragioni.

L'ecografia, la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica sono le tecniche diagnostiche più adeguate per la diagnosi e il controllo nel tempo delle cisti.

Le cisti spleniche possono aumentare di dimensioni nel tempo, andare incontro a un'emorragia, a infezioni, oppure possono rompersi e richiedere un intervento chirurgico d'urgenza. Spesso è necessaria  l'asportazione della milza (splenectomia) o la resezione parziale della milza.
Nella chirurgia del nostro Ospedale il trattamento, se appena possibile, è prevalentemente conservativo, cioè ha l'obiettivo di asportare la cisti ma anche di preservare la milza.

Con l'ausilio della radiologia interventistica si procede anzitutto, sotto guida ecografica, ad aspirare il liquido contenuto nella cisti che viene analizzato in laboratorio.
Viene quindi iniettata nella cisti una sostanza (alcool al 96%) che provoca un'infiammazione con cicatrizzazione e indurimento del tessuto che sostituisce così il liquido contenuto nella cisti. Il trattamento viene effettuato in anestesia generale e può essere ripetuto se non si è avuta una risoluzione completa.

È necessario che il bambino sia ricoverato per effettuare accertamenti di laboratorio e strumentali per l'anestesia generale e l'intervento.
Nel post-operatorio verrà somministrata una terapia antibiotica e antidolorifica, ma la degenza sarà di pochi giorni e prima della dimissione verrà effettuato il primo controllo ecografico. 

Dopo la dimissione, il bambino verrà sottoposto a controlli ecografici per valutare le dimensioni della cisti. Se le dimensioni non diminuiscono e la cisti tende ad aumentare di volume il bambino dovrà essere sottoposto a nuovo trattamento o ad asportazione chirurgica della milza.

 

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  • A cura di: Alessandro Inserra, Antonella Accinni
    Dipartimento Chirurgie Specialistiche
    Unità Operativa di Chirurgia Generale e Toracica
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 01  Giugno 2022 


 
 

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