Fino a ora il bambino ha utilizzato le mani come strumenti grossolani: piccole zappe con cui trascinare gli oggetti verso di sé. Ma in questo periodo comincia a utilizzarli come strumenti di precisione: dopo innumerevoli tentativi, finirà con l'afferrare saldamente gli oggetti tra pollice e indice o tra pollice e medio.
Questa coordinazione può variare da una goffa presa a rastrello a una precisa presa a tenaglia tra dito e pollice e, grazie a questa nuova conquista, comincerà a passarli da una mano all'altra, a raccoglierli, a batterli sul tavolo, a scuoterli, a lasciarli cadere e a lanciarli.
Ma c'è di più: può battere un cubo contro un altro, mettere oggetti in una scatola e poi toglierli, infilare l'indice in un buco…Tutti questi movimenti richiedono un grado elevato di coordinazione neuro-muscolare e tra l'apparato motorio e la vista che sono acquisiti negli ultimi mesi del primo anno. I bambini sviluppano quindi la capacità di prendere piccoli oggetti.
Le abilità che i bambini sviluppano prima servono come mattoni per le abilità future, ma il tempo necessario per sviluppare queste abilità può variare ampiamente tra vari i bambini.
Può essere opportuno consultare il pediatra se intorno agli 8 – 12 mesi:
- Non gattona, striscia o sgambetta;
- Non sta in piedi quando è sostenuto;
- Non usa entrambi i lati del corpo allo stesso modo;
- Non sembra avere un buon controllo delle sue mani.
Non raggiungere queste capacità in tempo non significa necessariamente che ci sia un problema. Nel nato prematuro, ad esempio, tutto è spostato del tempo di mancato sviluppo intrauterino.
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