
Le malattie croniche hanno tre importanti caratteristiche: sono prolungate nella loro durata, non si risolvono spontaneamente e raramente si risolvono del tutto.
Esempi di malattie croniche sono: l'asma, il diabete mellito e le condizioni dolorose come emicrania, dolore addominale, dolori muscoloscheletrici causati da malattie come l'artrite reumatoide o la sindrome fibromialgica.
Tali malattie interessano il 10-30% dei bambini. Nel corso dell'ultimo secolo, la frequenza delle malattie croniche nell'infanzia è aumentata mentre la mortalità dovuta a condizioni acute è diminuita.
Questo dato è giustificato dai progressi della medicina nella cura delle condizioni acute, nonché dai cambiamenti nei fattori di rischio ambientali per le malattie croniche (stili di vita più sedentari e abitudini alimentari).
A livello mondiale, il numero di bambini con malattie croniche è destinato ad aumentare nel tempo. Questo dato è preoccupante anche perché i bambini e gli adolescenti con malattie croniche hanno un maggior rischio di presentare disturbi psichiatrici come depressione e ansia.
Il disturbo depressivo si manifesta con un'alterazione dell'esperienza emotiva del paziente, che è caratterizzata da sentimenti intensi e duraturi di tristezza e/o irritabilità.
Sono presenti inoltre altri sintomi, quali:
- Perdita di interesse e piacere per la maggior parte delle attività;
- Alterazioni del ritmo sonno/veglia;
- Aumento o riduzione dell'appetito;
- Mancanza di energia;
- Sentimenti di autosvalutazione o di colpa;
- Ridotta capacità di attenzione e concentrazione;
- Agitazione o rallentamento psicomotorio;
- Ricorrenti pensieri di morte e/o suicidari.
Il disturbo d'ansia è caratterizzato dalla presenza di paura e/o preoccupazioni eccessive che si manifestano con:
- Nervosismo;
- Facile irritabilità;
- Irrequietezza;
- Tensione muscolare;
- Alterazioni del sonno;
- Difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria;
- Lamentele somatiche (es. mal di pancia, mal di testa).
L'ansia può manifestarsi in risposta a diversi stimoli ambientali:
- Separazione dai genitori (Disturbo d'Ansia di Separazione);
- Una serie di eventi disparati che possono cambiare nel tempo (Disturbo d'Ansia Generalizzata);
- Situazioni sociali (Fobia Sociale);
- Situazioni specifiche (es. altezze, insetti; Fobia Specifica).
L'incidenza della depressione nei giovani con diabete è da due a tre volte più alta rispetto ai coetanei in buona salute. La combinazione tra depressione e diabete nei bambini e negli adolescenti ha conseguenze particolarmente gravi, tra cui l'aumento del tasso di comportamento suicidario.
Vari studi hanno individuato la depressione come il disturbo psichiatrico più frequente tra i pazienti con emicrania cronica. I giovani che soffrono di malattie reumatiche soffrono più comunemente di disturbi d'ansia.
La diagnosi di depressione e ansia in bambini con malattie croniche è essenzialmente clinica e viene effettuata attraverso una raccolta dettagliata della storia del bambino, l'osservazione comportamentale, i resoconti dei genitori e una valutazione psicopatologica effettuata attraverso l'utilizzo di specifici test.
Gli interventi psicologici per il trattamento di sintomi depressivi e/o ansiosi nei bambini con malattie croniche sono vari e c'è ancora un ampio dibattito tra gli studiosi su quale sia il più efficace.
In generale, è estremamente importante porre grande attenzione all'impatto sul funzionamento familiare della malattia cronica del bambino.
Alti livelli di stress genitoriale e un comportamento familiare inadeguato possono infatti esporre i bambini a un maggiore rischio di sviluppare disturbi psichiatrici associati alla patologia cronica.
Gli interventi psicologici comprendono:
- La Terapia Cognitivo-comportamentale (CBT dall'inglese Cognitive Behavioural Therapy), che comprende una serie di strategie che hanno l'obiettivo di modificare pensieri, sentimenti e comportamenti che possono causare o aggravare i sintomi;
- Terapia Familiare (FT dall'inglese Family Therapy) è un tipo di psicoterapia che può aiutare la famiglia a migliorare la comunicazione e a risolvere i conflitti;
- Terapia del Problem Solving (PST dall'inglese Problem Solving Therapy), che si basa sul miglioramento dell'abilità del bambino nel risolvere quelle esperienze della vita quotidiana che generano stress;
- Terapia Multisistemica (MST dall'inglese MultiSystemic Therapy) è basata su un intervento intensivo che coinvolge il bambino, la famiglia e ambiti più ampi come la scuola o l'equipe medica a seconda delle necessità.
È stato dimostrato che la terapia cognitivo-comportamentale, che coinvolge i genitori, è utile per ridurre i sintomi depressivi e ansiosi nei bambini e la terapia del problem solving è particolarmente efficace nella riduzione dello stress dei genitori.
Nei casi gravi, in associazione al trattamento psicoterapico si ricorre al trattamento farmacologico con terapie antidepressive e/o ansiolitiche.
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