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Dieta nelle malattie renali

La dieta viene modulata in base al tipo di nelle malattia renale 

La sindrome nefrosica è caratterizzata da un aumento della permeabilità glomerulare responsabile della perdita di proteine con le urine, ipoalbuminemia e iperlipemia. A livello clinico si osservano edemi generalizzati.

La dieta deve prevedere una drastica restrizione del sodio poiché un elevato introito di sodio è responsabile della ritenzione di acqua e quindi del peggioramento degli edemi e dell’ipertensione arteriosa. Per lo stesso motivo, deve essere ridotto l’apporto di liquidi giornaliero.

Una dieta iposodica comporta l'eliminazione del sale aggiunto ai cibi e la eliminazione di alimenti ad alto contenuto di sodio: 

  • Latte vaccino;
  • Pane comune;
  • Latticini-formaggi;
  • Tutti gli insaccati;
  • Alimenti conservati in genere;
  • Bevande sodate;
  • Dadi da brodo.

I bambini con sindrome nefrosica devono seguire una dieta normocalorica e normoproteica.

Nei pazienti con eccesso ponderale o rapido incremento di peso, come esito della terapia cortisonica spesso utilizzata per il trattamento della sindrome nefrsica, l'apporto calorico giornaliero deve essere ridotto.

Le misure dietetiche possono tuttavia subire variazioni individuali e cambiare lungo il decorso della malattia.

L'insufficienza renale acuta è caratterizzata da una rapida riduzione della funzione renale accompagnata da alterazioni metaboliche ed elettrolitiche derivanti dall'accumulo nell'organismo dei prodotti del catabolismo delle proteine e altre sostanze che non possono essere eliminati dal rene. 

Il trattamento dietetico è solitamente un trattamento di supporto e prevede un adeguato apporto calorico e proteico, tale da assicurare almeno il fabbisogno raccomandato per età. Solo in casi particolari, l’apporto proteico deve essere ridotto.

Particolarmente importante è la regolazione degli apporti di acqua ed elettroliti. Un eccesso di acqua e di potassio possono costituire, nel bambino con insufficienza renale acuta, pericolo di vita.  

Quindi, una restrizione iniziale degli apporti di acqua, sodio, potassio e fosforo è in genere prevista in questi pazienti. Tale restrizione non andrà attuata nei casi di diuresi conservata.

L'insufficienza renale cronica è una condizione patologica caratterizzata dalla riduzione progressiva e irreversibile della funzione renale. 

Insufficienza renale cronica non in trattamento dialitico (terapia conservativa)

I principi dietetici da rispettare in relazione all'età, al peso, all'altezza e al grado di insufficienza renale del bambino sono:

  • Apporto calorico normale o aumentato;
  • Apporto proteico normale, ridotto solo in casi particolari; 
  • Apporto di sodio, potassio, calcio e fosforo da regolare in base ai valori ematici;
  • Apporto idrico da adeguare alla diuresi;
  •  Supplementazione di vitamine. 

Insufficienza renale cronica in trattamento dialitico

Il bambino giunge al trattamento sostitutivo dialitico quando la clearance della creatinina scende sotto 10 ml/min/1,73 mq o presenta squilibri idro-elettrolitici importanti.

Le indicazioni dietetiche per i pazienti in dialisi sono le seguenti:

  • Apporto proteico normale;
  • Apporto calorico normale o aumentato;
  • Apporto di elettroliti da valutare in base ai valori ematici pre-dialitici;
  • Apporto di liquidi da valutare in base alla diuresi residua. 

Gli elettroliti più frequentemente monitorati e che richiedono restrizione dietetica sono sodio fosforo e potassio.

L’introito di sodio con la dieta va ridotto soprattutto in quei pazienti che presentano ipertensione arteriosa. La su riduzione infatti consente un miglior controllo pressorio e una riduzione del rischio cardiovascolare. Ridurrà, inoltre, il senso della sete, aiutando i pazienti in dialisi (spesso anurici) a ridurre l’introito di acqua fra una seduta dialitica e la successiva.

Viene attuata nell'insufficienza renale (acuta o cronica). Tutti gli alimenti proteici hanno un contenuto di fosforo elevato.
Quindi l'apporto di proteine giornaliero deve rispettare la grammatura prescritta per non aumentare l'apporto di fosforo.

Alimenti ad alto contenuto di fosforo: cavallo, maiale, tacchino, crostacei, gamberi, salmone, tuorlo d'uovo, formaggi, cacao e cioccolato, frutta secca. Sono in ogni caso da escludere certi alimenti conservati che contengono fosforo come sostanza "conservante".

Alimenti con contenuto nullo o molto basso di fosforo: gli olii vegetali, il burro, la margarina, lo strutto, la conserva di pomodoro, le marmellate e la maggior parte dei frutti e delle verdure.

Alimenti con un contenuto di fosforo medio: agnello, anatra, bovino, coniglio, pollo, vitello, aringa, calamaro, cernia, bastoncini, tonno, merluzzo, orata, polpo, seppia, sogliola, trota, albume d'uovo, legumi freschi, legumi in scatola, legumi secchi (se bolliti in abbondante acqua).

La riduzione del potassio dalla dieta viene attuata in genere nell'insufficienza renale acuta, negli stadi avanzati dell'insufficienza renale cronica e in alcune patologie renali in trattamento con farmaci ACE inibitori o sartanici.

Il potassio è presente in quantità più o meno significativa in quasi tutti gli alimenti. 
Pertanto occorre tener presente quanto segue:

  • Il pane, la pasta, le farine, il riso e la polenta (contengono poco potassio; sono da usare con moderazione pane e pasta integrale); 
  • Tutti gli oli, i grassi, il burro, la margarina: (possono essere usati liberamente cosi come il miele, lo zucchero e la marmellata, le gelatine di frutta, le bevande analcoliche o gassate);
  • I legumi e soprattutto le patate sono ricchi di potassio e vanno mantenuti a bagno in acqua per alcune ore e vanno più volte in acqua molto abbondante (metodo della doppia bollitura. 

Alimenti ad altissimo contenuto di potassio: cioccolata, patate, frutta secca, soia, ketchup, legumi secchi, funghi, spinaci.

Alimenti ad alto contenuto di potassio: albicocche, ananas, banane, pesche, cocco, cocomero, fichi, kiwi, melograno, melone, ribes, funghi, radicchio, broccoli, finocchi, lattuga, rucola, pomodori, barbabietole.

Alimenti con medio contenuto di potassio: arance, ciliegie, lamponi, mandarini, pompelmo, prugne, ananas, nespole, uva, cachi e more, lattuga, carote, scarola, zucca, fagioli, asparagi, cavoli e carciofi 

Alimenti con basso contenuto di potassio: amarene, fichi d'india, fragole, mandaranci, mele, mirtilli, frutta sciroppata (non va assunto lo sciroppo), pere, zucchine, bietola, cicoria (lessate), melanzane.

Rappresenta l'obiettivo previsto per il bambino dopo la fase del trattamento sostitutivo dialitico.

Se con il trapianto assistiamo a un ripristino della funzione renale, è necessario seguire ancora qualche regola dietetica come conseguenza della terapia immunosoppressiva.

Quindi la raccomandazione iniziale sarà quella di una dieta controllata nell'apporto glucidico e nell’apporto di sale, in particolare se è presente ipertensione arteriosa.

Nel caso di comparsa di dislipidemia anche l’apporto di lipidi andrà ridotto.

 

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  • A cura di: Isabella Guzzo
    Unità Operativa di Dialisi e Clinica del Trapianto Renale
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Ultimo Aggiornamento: 06  Agosto 2024 


 
 

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