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Disturbi aspecifici dell'apprendimento

I bambini con difficoltà di apprendimento possono essere supportati a scuola con strumenti compensativi e misure dispensative 

I disturbi aspecifici (o non specifici) di apprendimento dipendono da cause mediche o cognitive, come:

  • La disabilità intellettiva;
  • I disturbi sensoriali (ad esempio la sordità o le difficoltà visive importanti);
  • I disturbi neurologici (ad esempio l'epilessia);
  • Le sindromi genetiche (ad esempio la sindrome di Down o di Williams);
  • Le malattie organiche in genere (ad esempio l'ipotiroidismo);
  • I disturbi psicopatologici (ad esempio la depressione o l’ansia).

I bambini con i disturbi aspecifici di apprendimento manifestano solitamente difficoltà generalizzate, che non si limitano ai problemi di lettura, scrittura e calcolo, ma che riguardano anche il ragionamento e la logica

Spesso le capacità cognitive del bambino sono al di sotto della media prevista per la sua età.

Per quanto riguarda la lettura, possono comparire numerosi errori o un’eccessiva lentezza con marcate difficoltà nella comprensione del testo, perché il bambino spesso non è sufficientemente sostenuto, in questo compito, dalle sue capacità cognitive.

La scrittura è caratterizzata da errori di diversa natura, ma spesso è soprattutto la qualità del testo a essere condizionata. Gli errori possono riguardare la memorizzazione della regola ortografica come l’utilizzo dell’H ("o mangiato" per "ho mangiato"), dell’apostrofo (“loliva” per “l’oliva”), delle doppie (“buro” per “burro”) ma anche lo scambio di lettere con suono simile ("squola" per "scuola" o “fincere” per “vincere”). Il testo scritto risulta particolarmente povero, spesso appare poco coerente e organizzato.

Nel calcolo, possono essere presenti difficoltà nella memorizzazione delle tabelline, nel calcolo a mente, ma anche nel riconoscimento del numero più grande e nel ragionamento matematico. Anche la soluzione dei problemi è infatti spesso condizionata dalla debolezza dei processi logici.

Le indicazioni terapeutiche per questi disturbi possono prevedere, a seconda del caso:

  • Una terapia specifica sulla lettura, scrittura e calcolo, che spesso viene svolta dal logopedista o dallo psicologo;
  • Un intervento di tipo pedagogico, orientato a favorire le strategie di studio e le autonomie nello studio, spesso svolta dalla figura del tutor compiti;
  • Un adattamento della didattica, che deve essere modulata sulle difficoltà del bambino, possibile grazie alla legge sui Bisogni Educativi Speciali (BES) che specifica gli strumenti compensativi e le misure dispensative da applicare.


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  • A cura di: Stefano Vicari, Cristiana Varuzza, Deny Menghini
    Unità Operativa di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza
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Ultimo Aggiornamento: 05  Agosto 2022 


 
 

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