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Echinococcosi alveolare

Una malattia parassitaria è causata dall'infezione di una tenia ospitata dai cani, dai coyote e dalle volpi 

L'echinococcosi è una malattia parassitaria causata dall'infezione con minuscole tenie di Echinocococcus.
L'echinococcosi si può presentare come echinococcosi cistica o come echinococcosi alveolare.

L'echinococcosi alveolare è causata dall'infezione con larve di Echinococcus multilocularis, una tenia delle dimensioni di 1-4 mm ospitata dalle volpi, dai coyote e dai cani.

Entrambe le forme di echinococcosi sono causate dall'ingestione di uova di Echinococco che si trasformano nella forma larvale e penetrano nel fegato e in altri organi (ad esempio polmoni, ossa, cervello) causando la malattia.

L'Echinococcus multilocularis viene trasmesso ai cani che entrano in contatto, direttamente o indirettamente, con volpi o coyote. Il contagio da cane a uomo avviene poi per contatto diretto, ad esempio accarezzando un cane con il pelo contaminato da uova di echinococco.   

L'echinococcosi alveolare è legata di solito alla migrazione delle larve nel fegato. La massa si forma e si ingrandisce lentamente e non provoca sintomi per molti anni.

I sintomi possono comparire tardivamente e somigliare a quelli di una cirrosi o di un cancro del fegato. La cisti progredisce e, se non viene curata per tempo, può portare a morte.

Un'attenta raccolta della storia del bambino e una visita altrettanto accurata sono essenziali ai fini della diagnosi.
L'ecografia è la tecnica più utilizzata per confermare la diagnosi dell'echinococcosi alveolare nell'uomo.

Spesso la radiografia porta alla diagnosi di echinococcosi alveolare in quanto permette di osservare l'ingrandimento del fegato e la presenza al suo interno di immagini molto caratteristiche.

Queste immagini possono venir meglio esplorate per mezzo di una tomografia computerizzata (TC).
La diagnosi può venir confermata dalla ricerca di anticorpi diretti contro l'Echinococco. 

Per l'echinococcosi alveolare, la terapia dipende dalle caratteristiche della massa all'interno del fegato e dalla fase della malattia. La diagnosi precoce e la chirurgia seguita da una terapia antinfettiva rimangono gli elementi chiave.

Se la lesione è limitata, la chirurgia radicale può essere risolutiva. Spesso, tuttavia, la malattia viene diagnosticata in fase avanzata e di conseguenza è necessario associare alla chirurgia il trattamento anti-infettivo, che viene raccomandato per evitare le ricadute della malattia.

La terapia antielmintica con Benzimidazoli come l'Albendazolo va proseguita per almeno due anni e il paziente va poi seguito per almeno 10 anni per il rischio di ricadute.

Non esiste un vaccino per l'echinococcosi alveolare. È importante rispettare le principali misure igienico sanitarie per prevenire l'infezione.

Vanno quindi lavate spesso le mani e bisogna evitare l'ingestione di cibo e acqua contaminati e il contatto con il terreno potenzialmente contaminato da feci di animali (ad esempio erba, verdure o bacche raccolte dai campi).

La prevenzione e il controllo dell'echinococcosi alveolare sono complessi poiché il ciclo coinvolge come ospiti specie animali selvatiche, ciò rende impossibile il trattamento degli animali per prevenire la malattia nell'uomo.

L'echinococcosi alveolare spesso non viene riconosciuta e la diagnosi è, di conseguenza, ritardata fino a uno stadio avanzato e non operabile. In questi casi, la mortalità oscilla tra il 50% e il 75%.

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  • A cura di: Caterina Rizzo
    Area Funzionale di Percorsi Clinici ed Epidemiologia
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 13  Giugno 2022 


 
 

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