Le fake news sono informazioni false, diffuse soprattutto sul web e sui social network, che vengono proposte come se fossero notizie vere. Insomma, la caratteristica precisa delle fake news è il loro tentativo di imitare le notizie di giornali o telegiornali, con l’obiettivo di confondere il più possibile l’utente.
Se avete sentito parlare di fake news, probabilmente avrete sentito parlare anche di disinformazione e misinformazione (la traduzione dall’inglese misinformation). Queste due formule riguardano la nostra volontà nell’ingannare qualcuno quando inviamo una fake news.
Se io decido di creare un video simile a un telegiornale in cui dico qualcosa di falso e di inviarlo al mio amico Luca, allora sto facendo disinformazione. Perché? Perché voglio ingannare il mio amico che riceverà quel contenuto, il mio obiettivo è provare a fargli credere a quanto decido di inviargli.
Se Luca ci casca e crede al video che gli ho inviato e, a sua volta, lo manda a un altro amico, Michele, il mio amico Luca sta facendo misinformazione. Non vuole ingannare Michele, lo sta facendo senza volerlo, perché è lui stesso vittima di un inganno.
Ma se le fake news sono informazioni false, perché ci crediamo? Siamo davvero così creduloni? In realtà, ci sono delle motivazioni psicologiche, che spiegano perché alle volte cadiamo vittime di inganni quando siamo sul web o nei social network.
Il primo motivo per cui crediamo a una fake news è perché la vediamo spesso. Immaginate che una determinata informazione falsa sia vista da tante persone, che decidono poi di condividerla con i loro amici. Più spesso io vedrò quella informazione, più è probabile che io ci creda.
Il secondo motivo è la familiarità. Spesso, le fake news sono fatte per farci credere ancora di più in cose in cui crediamo già. Se io sono un tifoso della Roma e qualcuno mi scrive che la Lazio sarà esclusa dal campionato, io sarò portato a crederci, perché spero che sia così. In sintesi, crediamo alle fake news quando ci aiutano a pensare cose che già pensiamo, quando confermano un’idea che già abbiamo.
L’ultimo motivo per cui crediamo alle fake news è perché spesso contengono immagini. Quando vediamo un’immagine accanto a un’informazione, anche se questa immagine è modificata, il nostro cervello tende a considerare quella informazione più attendibile.
Quando scorriamo un social network, i nostri occhi passano molto velocemente da un contenuto all’altro sullo schermo, mentre muoviamo il nostro pollice. Decidiamo di fermarci solo se c’è qualcosa che attira molto la nostra attenzione: devono farci arrabbiare, avere paura, ridere, commuovere.
Guardate questa immagine, che viene utilizzata dalle persone che non credono che i vaccini siano utili per i bambini.
Tutte quelle siringhe fanno molta paura! Ed è quello che colpisce l’attenzione delle persone, che non vorrebbero il loro bambino bombardato da tutte quelle siringhe. E quindi, anche se non è vero che i vaccini fanno male, la paura spinge alcune persone a crederci.
Le fake news possono essere molto pericolose se riguardano la salute delle persone. Chi si fida di false notizie trovate online potrebbe, ad esempio, credere che i vaccini fanno male, e quindi decidere di non vaccinare i propri figli, esponendoli così al rischio di prendersi gravi malattie infettive.
Ogni cosa che vedo sul mio smartphone potrebbe essere falsa, perché tutti su Internet possono dire la loro. Questo è un bene, ma è anche un pericolo, perché non possiamo mai essere sicuri della provenienza di un video o di una foto che stiamo guardando.
5 cose che bisogna fare sempre per proteggersi dalle fake news.
- In generale, quando leggiamo una notizia, non ci fermiamo mai al titolo. Se l’argomento ci interessa, leggiamo, cerchiamo di capire di cosa si tratta e, solo dopo aver letto, decidiamo come comportarci dopo;
- Quando siamo sui social network oppure su Whatsapp o Telegram, non possiamo mai fidarci di quello che vediamo: magari chi condivide una notizia falsa non sa che lo sta facendo! Per questo, prima di credere a una informazione è sempre meglio verificarla, magari facendo una ricerca su Google. Se un amico scrive che la Lazio è stata esclusa dal campionato, meglio andare a cercare: ‘Lazio esclusa dal campionato’ per verificare;
- Un altro modo utile per controllare se una notizia è falsa è verificare la sua fonte: ne ho mai sentito parlare prima? La conosco? Se una notizia è pubblicata da un sito che non ho mai sentito nominare potrebbe essere una fake news: meglio verificare!
- Quando si parla della salute, bisogna sempre e solo leggere fonti affidabili . Per esempio c’è il sito del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità, degli ospedali come il Bambino Gesù. Quando si tratta di salute, è meglio cercare sempre su una fonte ufficiale, fidata. E attenzione alle immagini! Alle volte possono essere contraffatte con loghi di istituzioni come il Ministero della Salute. Se c’è un dubbio, meglio fare una ricerca su Google per immagini.
Iscriviti alla newsletter per ricevere i consigli degli specialisti del Bambino Gesù.