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Igiene orale: come lavare i denti

Imparare come lavare i denti e come eseguire una corretta igiene orale è importante fin da piccoli per prevenire carie, placca e altri disturbi odontoiatrici 

Il presupposto fondamentale per mantenere la salute della bocca è senza dubbio, fin da bambini, imparare come lavare i denti correttamente e come eseguire una corretta igiene orale.

È da questa infatti che dipende la prevenzione di carie, placca e possibili complicanze per la salute dei piccoli.

Perché l'igiene orale sia efficace è necessario fare un uso corretto dello spazzolino e degli altri strumenti a disposizione.

Nei bambini in buone condizioni di salute dentale, le indicazioni consigliate per una pulizia completa sono:

  • Spazzolino;
  • Filo interdentale;
  • Pastiglie o soluzioni rivelatrici;
  • Altri presidi di prevenzione e di igiene orale.

Il mezzo più importante per la prevenzione orale è senza dubbio la pulizia meccanica dei denti dopo ogni pasto.
Lo spazzolino da denti consente di rimuovere la placca batterica che si forma e aderisce ai denti 24 ore dopo una completa pulizia, per questo è fondamentale, nell'imparare come lavare i denti, ad imparare ad utilizzare correttamente lo spazzolino.

Lo spazzolamento deve interessare le superfici di tutti i denti e va ripetuto dopo ogni pasto, di solito almeno tre volte al giorno. La pulizia con lo spazzolino deve durare almeno tre minuti.

Esistono svariati tipi di spazzolini, in relazione alle necessità individuali. È preferibile che la testina dello spazzolino non abbia una lunghezza superiore ai 2,5 cm e una larghezza superiore ad 1 centimetro: in questo modo sarà più facile raggiungere anche le superfici dei denti più difficilmente accessibili allo spazzolamento come le facce interne dei denti posteriori. 

Le setole di nylon devono avere le punte arrotondate e lo spazzolino deve essere sostituito non appena esse si aprono a ciuffi e si mantengono piegate, in quanto possono danneggiare la gengiva e, soprattutto, non consentono più di rimuovere efficacemente la placca.

La sostituzione va effettuata idealmente ogni tre mesi o anche meno, a seconda del grado di usura.
La tecnica di Bass modificata è la più efficace tecnica di spazzolamento: consiste nel far ruotare ripetutamente lo spazzolino dalla gengiva verso il dente.

Lo spazzolino va posto prima parallelamente ai denti, quindi le setole saranno dirette in maniera tale da formare un angolo di 45° rispetto all'asse lungo del dente.
A questo punto una leggera pressione deve essere esercitata in direzione del dente e, nello stesso tempo, occorre far compiere allo spazzolino un movimento rotatorio in direzione della superficie masticante, mantenendo una pressione costante.

Raggiunta la superficie masticante, lo spazzolino viene staccato dai denti e posto nuovamente nella posizione iniziale. Il movimento va ripetuto quattro-cinque volte per ciascuna faccia del dente.
Per eseguire in modo corretto questa tecnica, è consigliabile dividere la bocca in settori:

  • Partendo dall'arcata superiore, si procede da sinistra verso destra concentrandosi prima sulla faccia esterna, poi su quella interna e poi su quella masticatoria di ogni dente;
  • Con lo stesso metodo, si provvede alla pulizia dell'arcata inferiore, cercando infine di ripassare un'ultima volta nei punti più difficili da raggiungere per lo spazzolino (generalmente i molari posteriori).

Altrettanto fondamentale si rivela l'uso del filo interdentale, almeno una volta al giorno, per la detersione degli spazi tra i denti che non possono essere raggiunti dalle setole dello spazzolino. L'uso regolare del filo interdentale consente di eliminare la placca e i residui di cibo negli spazi tra dente e dente, laddove lo spazzolino non arriva.

Per ottenere i risultati migliori, il filo va usato almeno una volta al giorno, preferibilmente la sera prima della pulizia dei denti.
Esistono vari tipi di filo interdentale. Quello non cerato è particolarmente efficace, ma tende a sfilacciarsi facilmente.

In alcuni casi, per accedere ai punti più stretti, può essere preferibile il filo cerato. Per un corretto uso del filo interdentale, occorre tagliare un pezzo di filo lungo circa 40 cm e avvolgerlo intorno al dito medio di ogni mano, tendendo una parte del filo tra le due dita.

Effettuando piccoli movimenti avanti e indietro e con l'aiuto del pollice, il filo viene fatto passare tra i denti fino a quando supererà il punto di contatto tra un dente e l'altro.

A questo punto il filo deve essere fatto scivolare sulla superficie laterale del dente fino a raggiungere il solco gengivale con un movimento dall'alto verso il basso. La stessa operazione va eseguita sul dente collaterale.

L'uso del filo interdentale richiede una discreta manualità e la sua traiettoria deve evitare la papilla gengivale interdentale che altrimenti può essere traumatizzata.

La forcella, strumento che sostiene e tende il filo sostituendo le dita, può essere un valido ausilio nella pulizia interdentale, specie dei denti posteriori. La forcella può essere particolarmente utile anche nei casi di igiene orale assistita.

Lo scovolino è rappresentato da setole artificiali disposte a spirale, montate su un manico di plastica. È indicato per la detersione degli spazi interdentali particolarmente ampi: per l'igiene delle protesi fisse, per rimuovere la placca batterica che si deposita al di sotto degli elementi del ponte o in presenza di retrazione delle gengive, quando si formano larghi spazi vuoti alla base dei denti.

È preferibile usarlo prima del normale spazzolino da denti, in modo da rimuovere i residui di cibo e la placca batterica dagli spazi interdentali.

Lo stecchino di legno di balsa è utile per rimuovere residui alimentari dagli ampi spazi interdentali presenti in caso di mancanza di elementi dentali.

Il periaid è uno stecchino montato su di un manico di plastica che, bagnato dalla saliva, si sfiocca dando origine a un piccolo spazzolino, utile per la pulizia tra un dente e l'altro.

L'idropulsore è un apparecchio che emette getti di acqua a pressione controllata, eliminando i residui di cibo. È particolarmente utile per i portatori di protesi fisse e apparecchi ortodontici ma non può in ogni caso sostituire da solo lo spazzolino e il filo interdentale.

I rilevatori di placca sono sostanze che a contatto con la placca la colorano intensamente, rendendone più facile l'individuazione e quindi l'asportazione. Si rivelano particolarmente utili quando la pulizia dei denti non è efficace in quanto la placca non viene asportata allo stesso modo su tutte le superfici.

Il colluttorio ha per lo più un'azione rinfrescante e antibatterica. Il suo impiego prolungato ne diminuisce l'efficacia e comporta effetti secondari indesiderabili, come la comparsa di macchie transitorie sui denti. In ogni caso, anche i colluttori costituiscono solo un aiuto alla rimozione della placca con lo spazzolino.

Il dentifricio è un coadiuvante della pulizia dei denti e il suo uso è utile, ma non fondamentale poiché è solo l'azione meccanica dello spazzolamento che elimina la placca. In alcuni casi l'uso del dentifricio può rendere più gradevole la pulizia dei denti mentre in altri può essere mal tollerato, specie da persone con difficoltà nelle operazioni di risciacquo della bocca. Il dentifricio non deve essere in ogni caso abrasivo: da evitare quindi i cosiddetti dentifrici "sbiancanti". È invece consigliabile utilizzare un dentifricio al fluoro.

 

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  • A cura di: Angela Galeotti
    Unità Operativa di Odontostomatologia
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 19  Maggio 2017 


 
 

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