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Inserimento del bambino nella scuola dell'infanzia

Spesso i bambini possono avere difficoltà nell'adattarsi alla nuova situazione. È utile, prima di tutto, ascoltare il bambino ed osservare i suoi comportamenti 

L'ingresso alla scuola dell'infanzia è un momento particolarmente delicato e importante nel processo di crescita e di individuazione personale di ogni bambino, in particolare per i bambini che non hanno frequentato il nido.

È un momento molto emozionante per il bambino così come per i genitori, in particolare per i bambini che non hanno frequentato il nido. Da un rapporto limitato alla stretta relazione con i familiari, il bambino viene a inserirsi in una nuova situazione ambientale e sociale in cui diventa capace di stabilire relazioni con altri individui, coetanei e adulti, che non appartengono alla famiglia.

Si può considerare favorevolmente l'ingresso alla scuola dell'infanzia verso i due anni e mezzo, periodo in cui, sia pure con un'ampia variabilità da un bambino all'altro, sono state acquisite funzioni come il linguaggio, la comprensione dell'ambiente e l'autonomia degli sfinteri.

È fondamentale che in questo passaggio il bambino sia sostenuto dai genitori e dall'ambiente, affinché l'inserimento avvenga nel modo più sereno e armonico possibile e si realizzi così un momento di crescita per il bambino e, indirettamente, per la famiglia.

Spesso i bambini possono presentare difficoltà nell'adattarsi alla nuova situazione.

Manifestazioni di ansia (risvegli notturni, enuresi, tic, etc.), regressioni comportamentali come ad esempio tornare a comportamenti precedenti meno autonomi, la richiesta di alimentarsi con il biberon, regressioni del linguaggio, alterazioni dell'appetito sono molto frequenti e in genere transitori e non devono allarmare.

Tendono a risolversi spontaneamente quando il bambino acquisisce sicurezza nella nuova situazione.

Tuttavia, se queste manifestazioni persistono, possono rivelare un disagio più profondo. È utile parlarne. È utile, prima di tutto, ascoltare il bambino e osservare i suoi comportamenti per meglio comprendere la natura del suo disagio.

Il bambino infatti potrebbe vivere in modo particolarmente angosciante il momento della separazione dalle figure genitoriali all’ingresso, oppure trovarsi in difficoltà nelle relazioni con gli altri bambini, o avere difficoltà rispetto alle proposte didattiche degli insegnanti o ancora potrebbe essere difficile adeguarsi a un contesto di regole e ritmi diversi da quello famigliare a cui è abituato.

È fondamentale confrontarsi con gli insegnanti per comprendere meglio tali difficoltà e stabilire un rapporto di conoscenza e reciproca fiducia. Nella maggioranza delle situazioni, attraverso un attento ascolto del bambino e stabilendo un rapporto di fiducia e collaborazione con gli insegnanti, si riesce a individuare il modo migliore per accompagnare il bambino in questo passaggio.

Se tuttavia le difficoltà persistono, è utile rivolgersi a uno psicologo per un consulto.

Solitamente è sufficiente favorire l'inserimento nella scuola dell'infanzia seguendo alcuni semplici accorgimenti. È importante per esempio che si rispettino i tempi e i comportamenti propri di ogni bambino, adattandosi alle sue necessità:

  • Inizialmente è importante affiancare il bambino nell'incontro con gli altri bambini, nell'esplorazione dell'ambiente, dei giochi e del materiale didattico e rassicurarlo sulla capacità dell'ambiente e dell'insegnante di prendersi cura di lui e dei suoi bisogni (mangiare, bere, andare in bagno, riposarsi);
  • L'insegnante illustrerà ogni giorno il programma delle attività per rendere l'ambiente prevedibile e rassicurante;
  • Il bambino dovrebbe disporre di un piccolo spazio-contenitore soltanto suo (armadietto, scatola o altro) dove riporre le proprie cose;
  • È possibile che il bambino porti un oggetto da casa che potrà conservare nello zaino o nell'armadietto;
  • L'abbigliamento dovrà essere semplice e comodo ed è consigliabile fornire un cambio di biancheria e pantaloncini per eventuali incidenti;
  • È opportuno facilitare la conoscenza con gli altri bambini attraverso dialoghi che lo incoraggino ad avvicinarsi agli altri e alle loro esigenze.

Ultimo ma importante suggerimento: i genitori devono riflettere sulle proprie ansie e preoccupazioni.

Spesso sono proprio le difficoltà dei genitori nel separarsi dal bambino per avviarlo alla propria individualità/indipendenza che vengono vissute implicitamente/empaticamente dal bambino.

 

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  • A cura di: Francesca Bevilacqua
    Unità Operativa di Psicologia Clinica
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 09  Giugno 2023 


 
 

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