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Linfonodi ingrossati

Sono a volte sintomo di un'infezione, batterica o virale. Spesso possono associarsi sintomi come dolore, sensibilità al tatto, febbre 

Un aumento del volume dei linfonodi che è spesso sintomo di un’infezione batterica o virale cioè di una linfoadenite. Quando si notano dei linfonodi ingrossati c’è sempre la preoccupazione dei genitori che temono malattie gravi, autoimmuni o tumorali.

Spesso l’ingrossamento dei linfonodi può associarsi a dolore, sensibilità al tatto, febbre. Quando compare iperemia della cute sovrastante, il linfonodo aumenta di volume oltre i 2 cm e diventa di consistenza fibrosa è sempre necessaria una visita medica specialistica.

Infezione da streptococco

Gli streptococchi sono dei batteri che possono causare molte malattie nei bambini, tra cui faringite, polmonite, infezioni cutanee. I sintomi possono variare in base all’organo colpito. In alcuni casi ci possono essere importanti e dolenti tumefazioni linfonodali superficiali.

Mononucleosi infettiva

È una malattia infettiva contagiosa di origine virale. Più frequente durante la prima infanzia e in età adolescenziale, è nota come "malattia del bacio” poiché si trasmette attraverso la saliva. Si manifesta con febbre e malessere generale simile all'influenza, gonfiore anche molto ampio dei linfonodi superficiali, specialmente quelli laterocervicali, intorno al collo.

Toxoplasmosi

Malattia infettiva causata dal parassita Toxoplasma Gondii, di solito si contrae mangiando carne cruda o poco cotta, mediante esposizione a feci di gatto o per trasmissione verticale (dalla madre al feto) durante la gravidanza. Infezione spesso asintomatica, ma in alcuni casi può presentarsi con una sintomatologia simil-influenzale e tumefazione linfonodale.

Malattia di graffio del gatto

Si verifica di regola nei bambini morsi o graffiati da un gatto che inietta in questo modo sotto la pelle un batterio, la Bartonella henselae. La malattia è caratterizzata dalla comparsa di un linfonodo ingrossato, di solito sottoascellare, in corrispondenza del morso o del graffio.  

Micobatteriosi non tubercolare

È causa frequente tra i 2 e i 6 anni di una linfoadenite granulomatosa cervicale che va distinta dalla forma tubercolare. Il micobatterio, infatti, non è tubercolare e costituisce un germe ubiquitario presente nella terra e nell’acqua che quindi facilmente può contaminare i bambini più piccoli che hanno l’abitudine di portare qualsiasi oggetto alla bocca.

Tuttavia, in età pediatrica, una linfoadenopatia è una evenienza frequente e normalmente benigna che si risolve da sola o con una terapia mirata.
È necessario informare sempre il proprio medico per eventuali, altre, possibili e meno frequenti diagnosi.

Questo elenco non è esaustivo ed è sempre bene consultare il proprio medico di fiducia in caso di linfonodi ingrossati.
Condizioni più rare di aumento di volume dei linfonodi possono infatti essere dovute a forme tumorali o neoplasie del sangue (leucemie, linfomi) che in molti casi devono essere escluse.

Oltre al proprio pediatra, su sua indicazione, sarà opportuno consultare a seconda dei casi un pediatra infettivologo, un otorinolaringoiatra (tumefazioni del collo), un radiologo (ecografia dei linfonodi), un chirurgo (biopsie), un ematologo pediatra in casi specifici e rari.

 

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  • A cura di: Andrzej Krzysztofiak*, Filippo Maria Tucci**
    *Unità Operativa di Malattie Infettive
    **Unità Operativa di Otorinolaringoiatria
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 06  Maggio 2022 


 
 

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