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Malaria

Malattia infettiva dovuta a un parassita che si trasmette all'uomo attraverso la puntura di una zanzara infetta, è presente in zone tropicali e subtropicali 

La malaria è una malattia causata da parassiti appartenenti al genere Plasmodium, che si trasmette all'uomo attraverso la puntura di zanzare.

Ad oggi la malaria è presente nell'Africa sub-sahariana, nel Sud-Est Asiatico e nel Sud America. Nel 1970 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l'eradicazione della malaria in Italia.

Tuttavia, vengono ancora segnalati casi isolati in persone di ritorno da aree dove la malattia è presente, e negli ultimi anni sono stati segnalati dei rari casi di malaria autoctona, ovvero contratta in Italia.

La malaria si trasmette attraverso la puntura di una zanzara (in particolare le femmine del genere Anopheles) presente prevalentemente nelle zone tropicali e subtropicali.

Seppur raramente, sono stati descritti episodi di trasmissione attraverso lo scambio di sangue infetto (attraverso la condivisione di siringhe o aghi) e la trasmissione dalla madre al feto se la malaria è contratta in gravidanza (malaria congenita).

I parassiti responsabili della malattia sono cinque:

  • Plasmodium falciparum (il più frequente): può causare forme da lievi a gravi;
  • Plasmodium vivax, Plasmodium malariae, Plasmodium ovale, Plasmodium knowlesi: causano di solito forme meno gravi.

Dal momento in cui si verifica la puntura di zanzara, il periodo di incubazione varia da 7 a 30 giorni, a seconda del tipo di Plasmodium: l'incubazione è più breve per il P. falciparum e più lunga per il P. malariae.

I sintomi iniziali della malaria possono essere simili a quelli dell'influenza, come febbre (in alcuni casi elevata), brividi
sudorazione profusa, mal di testa, dolori muscolari, stanchezza severa, nausea, vomito, dolori addominali.

Tra le manifestazioni più specifiche della malaria invece ci sono: anemia, pallore, splenomegalia (aumento del volume della milza), piastrinopenia (basso numero di piastrine nel sangue), ipoglicemia, ittero (colorazione giallastra della cute), letargia e convulsioni.

Nei bambini la malaria si può presentare più frequentemente nella sua forma grave e, soprattutto se si presenta con manifestazioni neurologiche, può provocare disabilità permanenti.  

La malaria deve essere sospettata in tutte le persone con febbre che hanno viaggiato tra 7 giorni e 3 mesi prima della comparsa dei sintomi in aree in cui la malattia è presente. La diagnosi della malaria può essere fatta attraverso l'esame al microscopio di una goccia di sangue.

Negli ultimi anni l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha approvato l'uso di un test per la ricerca di marcatori specifici del parassita, che permette in pochi minuti di porre diagnosi di malaria tramite una goccia di sangue.

Ulteriore test è la ricerca del parassita mediante tecniche molecolari (PCR), che permettono di definire nello specifico di quale tipo di Plasmodium si tratta, ma la diagnosi può essere fatta anche dall’osservazione del sangue al microscopio (goccia spessa)

La cura della malaria prevede la somministrazione per via orale (per bocca) o, nelle forme gravi per via endovenosa, di farmaci antimalarici associati ad esempio a farmaci per abbassare la febbre e altri farmaci di supporto nel caso di ipoglicemia, crisi convulsive, anemia grave.

In caso di viaggio in regioni in cui è presente la malaria è raccomandato l'utilizzo di zanzariere, repellenti contro le zanzare, vestiti coprenti e di colore chiaro e di una profilassi antimalarica, che si esegue mediante l’assunzione di farmaci antimalarici a partire da una settimana oppure un giorno prima dell’arrivo, in base al tipo di farmaco, e proseguiti per tutto il soggiorno.

Si consiglia pertanto di pianificare le misure preventive con un centro di riferimento per la medicina dei viaggiatori prima della partenza.

Nel 2021 è stato approvato dall’OMS il primo vaccino antimalarico dal nome RTS,S/AS01, che ha mostrato dei buoni dati di efficacia nel prevenire l’infezione o la sua forma grave.

A ottobre 2023 è stato approvato un secondo vaccino dal nome R21/Matrix-M. Entrambi sono indicati in età pediatrica nelle aree geografiche in cui la trasmissione della malaria è moderata o elevata; attualmente non sono approvati per adulti o viaggiatori.

Buoni dati di efficacia nella prevenzione dell’infezione sono emersi anche da un recente studio sull’utilizzo di un anticorpo monoclonale a somministrazione sottocutanea.

 

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  • A cura di: Maia De Luca
    Unità Operativa di Malattie Infettive
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 30  Settembre 2024 


 
 

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