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Malattie legate al caldo

I bambini risultano particolarmente vulnerabili all'incremento delle temperature e andare incontro a complicanze legate alle stagioni sempre più calde 

I bambini risultano particolarmente vulnerabili all'incremento delle temperature per più fattori:

  • In primo luogo l’immaturità del meccanismo di termoregolazione nei bambini molto piccoli;
  • In secondo luogo, la minore superficie corporea e dunque la minore possibilità di dispersione del calore.

Questi fattori implicano una ridotta capacità di sudorazione del bambino rispetto all’adulto e quindi una maggiore suscettibilità alle alte temperature, con maggior rischio di disidratazione.

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La complicanza più frequente dell’esposizione al calore è la disidratazione, ovvero la perdita di liquidi dovuta alla evaporazione e il mancato reintegro dell’acqua, con o senza squilibrio dei sali (gli elettroliti).

Il caldo estremo può creare problematiche quali i crampi muscolari e il colpo di calore, che si può manifestare con nausea, vomito, cefalea, ipotensione. Altri effetti indiretti legati al caldo sono quelli di tipo psichico, come l'incremento dell'incidenza della depressione. Inoltre, il caldo, attraverso la riduzione dell’appetito, nel lungo periodo può portare a una condizione di malnutrizione.

Altre complicanze possono essere quelle a carico del sistema cardiovascolare e respiratorio. In seguito alla disidratazione e alla riduzione dei liquidi, infatti, si riduce il volume di sangue circolante, con conseguente sovraccarico di lavoro del cuore, che deve compensare la circolazione al fine di garantire l’adeguata perfusione dei tessuti.

Altre malattie che risentono del caldo sono quelle di tipo metabolico, come il diabete, alcuni disturbi neuro psichiatrici e le patologie renali.

Innanzitutto si raccomanda di evitare di esporsi al sole nelle ore più calde della giornata, prediligendo aree ombreggiate e ventilate.

Per prevenire la disidratazione, è di fondamentale importanza un'adeguata assunzione di liquidi. Nel caso del lattante di età inferiore ai sei mesi, che ha come unico apporto di liquidi il latte e non assume acqua, è necessario verificare che la diuresi sia normale. Il riscontro di pannolini che non vengono bagnati regolarmente può rappresentare il campanello di allarme per sospettare una disidratazione.

Ai bambini più grandi, in condizioni di temperature elevate deve essere offerta nel corso della giornata una quantità di acqua adeguata alla sua età e, in caso di sudorazione profusa, anche l’integrazione con sali minerali.

Altre accortezze al fine di proteggersi dal caldo estremo durante l'esposizione al sole, sono l'utilizzo di cappelli, un adeguato abbigliamento leggero e di colore chiaro, la protezione della pelle con creme solari contro i raggi UV. Può essere utile bagnare la testa e la nuca del bambino durante l'esposizione al sole, per evitare il colpo di calore.

Fondamentale, inoltre, mantenere un'alimentazione di tipo leggero ma ricca di frutta e verdura fresche. Si consiglia infine di verificare se eventuali terapie croniche in corso che abbiano effetti su pressione arteriosa o sull’equilibrio idroelettrolitico, richiedano adeguamento del dosaggio in condizioni di caldo estremo.

 

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  • A cura di: Paola Pansa
    Unità Operativa di Pediatria Generale
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 11  Gennaio 2024 


 
 

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