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Mare: meduse e altri incontri pericolosi

Tutto quello che dobbiamo sapere per proteggere i nostri bimbi dagli animali con i tentacoli urticanti 

Le meduse sono animali acquatici che somigliano a dei polipi rovesciati. Hanno un aspetto gelatinoso, colori scintillanti e posseggono dei filamenti – tentacoli - fluorescenti. È un piacere osservare l'agilità delle contrazioni che le fa muovere per propulsione.

Eppure, a dispetto del loro aspetto elegante e sinuoso, le meduse possono rappresentare un fastidioso pericolo per i nostri bambini.

Nel periodo estivo aumenta la possibilità di avere dei contatti sgradevoli con questi organismi marini, che possono indurre sintomi molto fastidiosi. Le meduse sono diffuse nei mari di tutto il mondo, per fortuna nel mediterraneo l’esposizione cutanea a questa specie non provoca gravi conseguenze, ma tutte hanno un forte potere urticante, tra queste la Pelagia noctiluca o la Chrysaora hysoscella presente quest’ultima nel mare adriatico.

Questi animali planctonici sono dotati di tentacoli attraverso i quali veicolano delle tossine, che quando vengono a contatto con superfici estranee come la cute, agiscono come potenti urticanti. A seguito dell'esposizione, compare forte dolore con arrossamento ed edema locale, della durata in genere di alcune ore con risoluzione dei sintomi entro 24 ore.

In alcuni casi è possibile avere sintomi più intensi con reazioni allergiche anche gravi, possibile orticaria per rilascio di mediatori come istamina o serotonina, gonfiore notevole della zona interessata, diarrea, ipotensione, vomito o difficoltà respiratorie. In questi casi più gravi di compromissione generale è prudente far controllare il bambino da un medico.

In generale il trattamento dei disturbi conseguenti al contatto con una medusa è orientato alla riduzione del dolore, eliminando i nematocisti (dei “sacchetti” contenenti il liquido urticante) rimasti sulla pelle, con un trattamento locale delle zone della pelle interessate.

Si suggerisce di:

  • Rimanere calmi, respirando normalmente e, se si tratta di un bambino, tranquillizzarlo. Se si è vicini alla riva uscire dall'acqua, altrimenti cercare altri per farsi aiutare;
  • Controllare, una volta fuori dall'acqua, che non siano rimaste attaccate parti della medusa (nematocisti), rimuoverle possibilmente senza toccarle, ad esempio grattandole via con una tessera di plastica rigida (tipo carta di credito) raschiando la cute per rimuoverle il più possibile;
  • Sciacquare la parte interessata con acqua di mare (non usare l'acqua dolce perché causa la rottura delle nematocisti ancora intatte);
  • Dopo aver eliminato i residui di medusa e sciacquato la parte, fare impacchi se possibile di acqua calda (40-45°C) per 10-20 minuti perché molte di queste tossine sono termolabili e si inattivano con il calore;
  • Per ridurre il dolore impacchi freddi, che hanno un effetto analgesico, evitando però che il ghiaccio, costituito da acqua dolce, entri in contatto con la pelle;
  • Applicare un gel astringente al cloruro di alluminio, che serve a lenire il prurito e a bloccare la diffusione delle tossine. Si trova in farmacia ed è utilizzato anche per lenire il prurito da punture di zanzara;
  • In seguito non esporre la parte urticata al sole;
  • Evitare di grattarsi o di strofinare la sabbia sulla parte dolorante;
  • Non usare ammoniaca, aceto, alcool o succo di limone: peggiorerebbero la situazione.

Se immediatamente dopo il contatto, la reazione cutanea si diffonde e compaiono difficoltà respiratorie, pallore, sudorazione e disorientamento, chiamare il 118 e spiegare di cosa si tratta: si riceveranno le istruzioni sul da farsi in attesa che arrivi il personale di Pronto Soccorso.

L'area di pelle colpita dalle meduse rimane sensibile alla luce solare e tende a scurirsi rapidamente. Per evitare che la pelle si macchi, è bene evitare pomate antistaminiche e occorre tenere l'area colpita coperta o ben protetta da uno schermo solare, fino a quando la razione infiammatoria non scompare (non più di due settimane).

Nel periodo estivo aumenta la possibilità di avere contatti sgradevoli con alcuni organismi marini che possono indurre sintomi molto fastidiosi. 

La tracina è un piccolo pesce che vive sui fondali sabbiosi, mentre lo Scorfano predilige invece zone più dure e rocciose. L’esposizione cutanea alle spine di questi pesci provoca un dolore acuto intenso associato a gonfiore più o meno diffuso (di solito agli arti), indotto da tossine termolabili.

Il dolore, che di solito si estingue in 24 ore, in alcuni casi può perdurare anche giorni. È possibile avere anche in questi casi, per fortuna poco frequenti, delle reazioni più gravi con sintomi che richiedono l’ospedalizzazione.

Non esistono provvedimenti sicuri al 100%, ma al di la delle numerosissime pratiche utilizzate, a volte anche discutibili, l’indicazione terapeutica più indicata è quella di applicare acido acetico al 5% (aceto di cucina) e immergere la parte coinvolta in acqua calda. La temperatura dell’acqua dovrebbe essere la più calda tollerabile, per un tempo di almeno 20 minuti.

La terapia topica è possibile e si avvale dell’uso di creme a base di cortisonici o antistaminici. Il paracetamolo può essere somministrato nel caso la precedente procedura non abbia ottenuto il risultato voluto. Nei casi gravi è consigliabile rivolgersi a una struttura ospedaliera dove poter eseguire trattamenti difficilmente eseguibili in altri contesti.

Si tenga a mente che le ferite, per quanto piccole, rappresentano una finestra aperta sul mondo circostante e possono essere veicolo di infezioni: per esempio tetano, che dovrebbe tuttavia essere scongiurato se il bambino ha eseguito le vaccinazioni previste dal calendario vaccinale.

Il consiglio è quello di tenere sotto controllo la zona nei giorni successivi, per verificare che non compaiano segni di infiammazione e infezione (ulteriore gonfiore e arrossamento, febbre ecc.). In questo caso, il medico valuterà una terapia con cortisonici e antibiotici.

 

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  • A cura di: Sebastian Cristaldi
    Unità Operativa di Pediatria dell'Emergenza
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 06  Luglio 2022 


 
 

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