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Miocardite

Un'infiammazione del muscolo cardiaco, il miocardio, causata da infezioni virali, sostanze tossiche o reazioni autoimmuni 

Con il termine miocardite si intende un'infiammazione del muscolo cardiaco – il miocardio - causata da infezioni, spesso virali, da sostanze tossiche o da reazioni autoimmuni. Al microscopio, si osserva la presenza nel muscolo cardiaco di cellule infiammatorie, come i linfociti e i macrofagi, e di danni alle cellule muscolari del cuore.

Le cause della miocardite si dividono in infettive e non infettive.
Le cause infettive possono essere:

  • Virali (Adenovirus, Enterovirus, Citomegalovirus, Eritrovirus, Herpes virus, Influenza A/B, HIV, Epatite C, Poliovirus, Varicella-zoster, Arbovirus, infezioni miste);
  • Batteriche (Mycobatteri, Chlamydia, Streptococchi, Mycoplasma, Legionella, Salmonella, Rickettsia, Corinobatteri, Borrelia);
  • Fungine (Aspergillo, Candida, Criptococco, Histoplasma);
  • Parassitarie e protozoarie (Schistosoma, Larva migrans, Tripanosoma cruzi, Toxoplasma gondii, Trichinosi/Trichinellosi, Echinococci).

Le cause non infettive possono essere:

  • Autoimmuni (post-infettive, Lupus Eritematoso Sistemico, Sarcoidosi, sindrome di Sjogren, sindrome di Chrug-Strauss, granulomatosi di Wegener, arterite di Takayasu, malattie infiammatorie croniche intestinali, miocardite a cellule giganti);
  • Tossiche (antracicline, catecolamine, citochine, cocaina, alcool, chemioterapici);
  • Allergiche/Ipersensibilità (penicillina, antidepressivi triciclici, clozapina, farmaci antireumatici, sulfamidici, cefalosporine);
  • Da agenti fisici (arsenico, litio, irradiazione, ipotermia, colpo di calore).

I sintomi della miocardite sono molto variabili e aspecifici e comprendono, nei bambini più piccoli, soprattutto nella prima infanzia:

  • Febbre;
  • Respirazione difficile, affannata;
  • Alimentazione difficoltosa.

Sintomi caratteristici a questa età possono essere:

  • Pallore cutaneo;
  • Sudorazione algida, fredda;
  • Irritabilità.

I bambini più grandi, in grado di descrivere meglio i sintomi, possono riportare anche palpitazioni a riposo o dopo uno sforzo. È importante ricordare che questi sintomi possono essere associati ai sintomi specifici della malattia infettiva.

La visita pediatrica è importante per raccogliere la storia del bambino e per valutare i sintomi. La diagnosi di miocardite è comunque difficile, perché i sintomi sono simili a quelli di molte altre malattie e spesso sono anche lievi.

La diagnosi è il frutto di un insieme di fattori clinici e strumentali in presenza di elettrocardiogramma ed ecocardiogramma che documentano un danno al cuore. 

Il rilievo di un aumento dei marcatori di danno delle cellule cardiache (troponine) può aiutare nella diagnosi.
Attraverso la risonanza magnetica nucleare cardiaca e soprattutto la biopsia endomiocardica - riservata ai casi più gravi - è possibile confermare la diagnosi.

La biopsia endomiocardica consiste nel prelievo di un piccolo campione del muscolo del cuore. Il campione viene poi analizzato al microscopio e consente di confermare la diagnosi se si osservano tutte le caratteristiche della miocardite.

Allo stato attuale delle conoscenze, la terapia per la miocardite è quella dei farmaci per lo scompenso cardiaco (inotropi, diuretici, ace-inibitori, beta-bloccanti) e, nei casi in cui si rischia la vita, l'assistenza meccanica ventricolare o l'ECMO (circolazione extracorporea). 

È possibile avvalersi di farmaci specifici che agiscono contro il virus o il batterio, utili per eliminare il virus o il batterio che ha causato la miocardite. Si tratta soprattutto di farmaci antivirali come interferon β, ganciclovir e valganciclovir.

In altri casi, in cui la genesi è autoimmune, si possono utilizzare terapie immunosoppressive per contrastare la reazione autoimmunitaria e per ridurre l'infiammazione, come le immunoglobuline per via endovenosa, i corticosteroidi, la ciclosporina e l'azatioprina.

In circa la metà dei casi, la prognosi della miocardite nei bambini e nei ragazzi è benigna, con una risoluzione completa del’ infezione/infiammazione e totale recupero della funzione cardiaca ventricolare.

Nei restanti casi, possono rimanere cicatrici del muscolo cardiaco, oppure la miocardite può evolvere in un quadro di cardiomiopatia dilatativa, con abnorme dilatazione del ventricolo sinistro del cuore e riduzione della capacità di contrarsi del muscolo cardiaco.

La miocardite sembra essere la causa dal 2% al 42% delle morti improvvise nei giovani e del 46% delle cardiomiopatie dilatative nei bambini.

 

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  • A cura di: Fabrizio Drago
    Unità Operativa di Cardiologia e Aritmologia
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 04  Maggio 2022 


 
 

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